martedì 14 aprile 2009

I torni contano?

Uno degli argomenti più ripetuti dai nuovi dirigenti FIV è il (presunto) rosso di bilancio ereditato dalla gestione precedente. E’ stato ribadito in più d’una occasione, scritta e parlata. Tra le più importanti se ne trova traccia nel discorso del neo-presidente Carlo Croce al primo Consiglio Federale dell’anno (Link: http://www.federvela.it/node/3297), e più recentemente nell’intervista rilasciata dallo stesso presidente a un sito internet e trasmessa in video. Nel primo caso si parla di “eredità pesante”, nel secondo di “bilancio rosso, a sorpresa”. In precedenti circostanze c’erano state anche illazioni non troppo velate e senza remore, sulle quali è meglio chiosare. Resta il punto: come sta il bilancio FIV? Come stava al momento dell’insediamento della nuova amministrazione federale? E quali sono le prospettive per le casse dell’ente in un anno difficile come questo per l’economia mondiale?

Proprio perché il tema è stato sollevato dall’interno della Nuova FIV, ci si aspetterebbe un esempio di trasparenza: non limitarsi alle parole, ma passare alle cifre. Attesa destinata a restare vana, a quanto sembra. I numeri restano nei cassetti e le chiacchiere continuano a ballare, suscitando una manciata di legittime domande. Se i nuovi dirigenti FIV hanno trovato un buco a sorpresa nel bilancio, perché il responsabile del Settore Amministrazione è rimasto lo stesso (il giovane e valido consigliere di presidenza Francesco Ettorre)? Visto che i due terzi dei Revisori dei Conti sono rimasti invariati rispetto al quadriennio precedente, non sarebbe giusto informarsi con loro sui motivi del (presunto) disavanzo? Se l’entità del presunto buco è oscura (almeno ufficialmente), e i motivi che l’hanno generato inspiegabili, non sarebbe lecito almeno conoscere le (eventuali) conseguenze per la gestione 2009?

Tranquilli, su questo ci sono buone notizie. Intanto i contributi CONI sono stabili con tendenza al leggero rialzo rispetto agli anni recenti. Per la Federvela, il contributo che il CONI riconoscerà nel 2009 è di 3.163.000 euro. Da segnalare che i contributi ufficializzati sono comunque al netto dell’attività sportiva, della logistica e del personale. Il che significa che la somma è destinata a crescere.

Il totale dei contributi che nel 2009 andranno alle 40 federazioni sportive (più le 5 “fuori perimetro” che comprendono cronometristi, medici sportivi, automobile e aero club, e il comitato paralimpico pur soggetto a nuove organizzazioni) affiliate al CONI è di 193,864 milioni di euro. E' il calcio con 81 milioni la disciplina che si aggiudichera' nel 2009 i maggiori contributi Coni. Questa la 'top ten' delle federazioni per i contributi dal Coni per il 2009 per l'attività sportiva (a parte la Figc, per la quale resta invariata la cifra di 81 milioni di euro stabilita con un contratto a parte): 1) atletica leggera 7,07; 2) nuoto: 5,84; 3) sport invernali 5,73; 4) ciclismo 4,97; 5) scherma 4,89; 6) ginnastica 4,71; 7) judo lotta karate 4,64; 8) canottaggio 4,22; 9) pallacanestro 4,18; 10) pallavolo 3,82. Precedono (di poco) la Vela anche: Sport Ghiaccio (3,49), Tennis (3,49), Tiro al Volo (3.34), Pugilato (3,29) e Canoa-Kayak (3,20). La FIV è al 16° posto tra le 40 FSN (17° comprendendo la “fuoriclasse” FGCI).

Come si è arrivati al recupero delle finanze per lo sport lo spiega il segretario generale del CONI, il “velista” Raffaele Pagnozzi: “Dallo 0,7% del prelievo fiscale sul settore “new slot” verranno circa 100 milioni di euro - ha detto il segretario - e quindi, dato il taglio in Finanziaria di circa 113 milioni, risultano circa 13 milioni di euro in meno”. Questi 13 milioni di euro saranno compensati dalla diminuzione dell'entità del contratto di servizio tra Coni e Coni Servizi SpA, la società del ministero dell'Economia che gestisce le attività del Coni.

Dal CONI, con il quale la Nuova FIV sembra in ottimi rapporti, come si vede la trasparenza non manca. Per questo ci auguriamo che anche da Corte Lambruschini arrivino notizie, e soprattutto numeri, quelli veri. Solo in questo modo si potrà impostare un programma che deve avere il respiro di un quadriennio, ed evitare (come ha fatto finora il Nuovo Consiglio) di prendere impegni a breve scadenza, e fare contratti annuali. Come può un tecnico o un atleta guardare a Londra 2012 se può vedere solo fino al 31 dicembre di quest’anno? E come puo’ nascere un piano comunicazione efficace, magari rivoluzionario, se gli incaricati hanno un solo anno di contratto* (che sarà loro appena sufficiente a entrare un po’ nella realtà e nelle dinamiche della vita federale)? Va bene la prudenza nella gestione di soldi pubblici, ma la trasparenza esige anche una minima condivisione di obiettivi e relative risorse, e lo sguardo sul futuro.

* Il contratto di 1 anno con una società che si occupa di “informazioni alla stampa” prevede un importo superiore, seppure di poco, a quanto spendeva la FIV in precedenza per una struttura che impegnava tre professionisti con numerose mansioni in più. Dreaming transparency...

Lettori fissi