venerdì 2 aprile 2010

Palma/6: Vincono Sensini e Conti-Micol. Italia seconda per nazioni

Gira che ti rigira che ti rigira, l’italvela si riscopre appesa ai riccioli: quelli biondi di Alessandra Sensini e quelli scuri e più ribelli di Giulia Conti, con il corredo di biondo più levigato della prodiera Giovanna Micol. Sono femminili i due successi azzurri a Palma, Trofeo Princesa Sofia, terza tappa e prima europea del circuito World Cup ISAF, la coppa del mondo della vela olimpica, concluso oggi. Sfuma invece il terzo primato, perché Diego Negri e Nando Colaninno non indovinano la Madel Race e finiscono addirittura fuori dal podio in una serie che avevano dato l’impressione di dominare. Podio che scivola anche dalle mani della farfalla Laura Linares (finisce quarta per un punticino), nonostante una bella Medal, battagliata fianco a fianco della sua Capitana.
Anche se non è tempo di bilanci, i raduni proseguono già nelle prossime settimane, e Hyeres incombe con il suo carico simbolico e il suo Mistral, proviamo a fotografare la situazione.

Il bilancio di squadra è positivo: l’Italia è seconda della classifica per nazioni (secondo il sistema del “medagliere”, ma chiamando i piazzamenti sul podio per quello che sono e non come medaglie) con due primi posti, al pari della Francia che ha anche due terzi, e davanti allo squadrone britannico e ai padroni di casa spagnoli che però vantano una maggiore frequentazione del podio (entrambi un primo, un secondo e due terzi), alla sorprendente Croazia (un primo e ben tre secondi) e via seguitando fino agli USA che chiudono con un solo terzo posto. Se si pensa al podio sfumato della Star e a quello “regalato per relax” del 49er, si ha un quadro dei buoni valori complessivi che possiamo mettere in campo, come conseguenza di un’onda lunga di lavoro e formazione della preparazione olimpica degli ultimi 6-8 anni, se non di più. Su questo materiale umano il nuovo staff tecnico è al lavoro, con il duplice obiettivo di portare a Londra 2012 un gruppo competitivo, e far crescere il futuro vero alle loro spalle. Vedremo.

Sul piano individuale i bilanci si prestano a qualche valutazione più articolata. Il successo della vicepresidentessa-capitana al primo colpo ufficiale, dopo qualche mese di allenamento al caldo, oltre a far piacere a Kinder e al Canottieri Aniene di Giovanni Malagò, suscita un misto di ammirazione e spavento. L’ammirazione che si prova invariabilmente quando un fuoriclasse dimostra una volta di più la sua arte sportiva, da altro pianeta. E lo spavento per dover gestire e far crescere altre atlete all’ombra di un marziano del genere. Ma come al solito, avercene problemi di abbondanza come questo... La marinaia Laura Linares quarta a 8 punti da Alessandra dopo 8 prove più la Medal (nelle quali le è arrivata davanti per quattro volte) fa comunque impressione e lascia intendere di volersi giocare senza troppe paure ogni singola manche o serie, la stagione, la qualifica e la selezione. E’ talmente giovane da poter aspettare una maturazione più lenta e quindi più corposa e duratura. La fiammagialla Flavia Tartaglini ha iniziato e finito sottotono, ma nei giorni centrali e con vento è stata davanti, all’altezza. Delicato equilibrio tecnico e mentale per un dream-team del genere. Il tecnico esordiente Marco Iazzetta, che viene dai catamarani, si è messo umilmente a disposizione e sta facendo esperienza. Ma non è da escludere, presto o tardi, qualche rimpasto o rinforzo tecnico nella tavola femminile così effervescente, e magari lo stesso ritorno di Paolo Ghione al fianco della Sensini (la coppia d’argento del 2008). In fondo l’RSX femminile è un laboratorio di come (tendenzialmente, auspicabilmente) dovrebbero diventare anche le altre classi, con più equipaggi in grado di competere ad alto livello. Oggi purtroppo la maggior parte delle classi ha un solo cavallo, e intorno solo puledrini tutti da svezzare.

Anche nel 470F, dove Giulia Conti (foto) e Giovanna Micol (altre marinaie militari) hanno un’autostrada davanti e possono permettersi di non avere paura di nessuno. Qui si dovrà giocare d’astuzia, anche conoscendo il carattere (di ferro e di fuoco) della timoniera romano-gardesana, e l’eccellente affiatamento tra le due G. Con la qualifica e la selezione fuori discussione, il lavoro è sul timing, sulle curve di forma, sul mantenimento dell’attenzione, della voglia. Quando hanno voglia, G&G non danno scampo. Divertitevi sempre, ragazze.

Peccato per la Medal steccata dai finanzieri Diego Negri e Nando Colaninno, un ultimo posto (brutta prima bolina poi tentativi estremi di recuperare, come spesso capita finiti peggio), che in un colpo solo li ha privati del primo posto e anche del podio. Diego e la Medal non sono mai stati proprio l’uno per l’altra, e forse un tipo come Nando può essere d’aiuto, alla lunga. Archiviamo questo epilogo e immaginiamo la Star azzurra com’era prima di quella finale di mezzora.

In tema di bilanci va sul positivo quello del surfista Fabian Heidegger (Marina Militare) che torna con un buon 6° posto e ci offre la faccia solida della medaglia. Se fosse “sceso in acqua” anche nel giorno di sventolata, sarebbe stato da podio alto: capire questo è già un bel salto di qualità. Palma positiva anche per Giacomino Bottoli (foto) e il suo Laser, anche se la Medal sembrava poter essere gestita meglio (era quarto ed è finito settimo), l’8° posto finale fa morale. Quanto ai Sibello, il loro titolo non si presta a verifiche di bilancio: semplicemente giusto prendersi qualche pausa. E nella classe sale il rating di Gianmarco Togni e Nicolò Fasoli, il lavoro ad Alassio con Sibello-De Pedrini evidentemente paga, e c’è da aspettare al varco la prossima new entry (esordio forse a Hyeres?) dell’ancor più giovane Ruggiero Tita con Matteo Gritti (recentemente vincitori della prima nazionale proprio davanti a Togni-Fasoli).

Ultimi bilanci in bilico per i singolisti, a cominciare dal Laser Radial di Francesca Clapcich: qual è quella vera? Quella del primo posto nell’ultima manche o quella del 65°, del 54°, del 29° posto di altre regate? Pensate a quanti punti si guadagnano sostituendo un 15° a un 30° un paio di volte, e avrete la bionda aeronautica ai primi 6-7 posti. Il punto sta nel capire a chi spetta la risposta. Il tecnico Larissa Nevierov probabilmente è nella posizione più delicata, perché la vicenda di Francesca a tratti somiglia tantissimo a certi suoi quadrienni olimpici... Ma è vero che si cresce proprio nel capire se stessi. Lo sport della vela non fa eccezione, anzi. Per il Finn, la fiammagialla Giorgio Poggi tornava dopo lungo infortunio e una meticolosa preparazione invernale con Paolo Ghione. Tre prove nei primi dieci e un successo di manche dicono che il mezzo e il timoniere ci sono. Serve continuità a quel livello, che è meno vertiginoso di quanto a volte Giorgio stesso pensi. Buon ritorno anche per il gardesano Michele Paoletti (YC Torri), dopo Soling, altro Finn e un po’ di professionismo. I due non sono lontanissimi e questo può essere un bene. Basta capirlo.

Chiudiamo con i 470 maschili, più che un bilancio personale fa un po’ paura l’idea che i tanti giovani (due o tre ormai lanciati da qualche anno nel giro che conta) non riescano a emergere, offrano pochi squilli. Fabio Zeni e Nicola Pitanti (miglior risultato di manche un 9°), Luca e Roberto Dubbini (un 8° e un 9°), e Giulio Desiderato e Enrico Fonda (due sesti e un decimo) mancano ancora di una consistenza minima almeno tale da avvicinarli alla Medal Race. Ed è un lavoro da fare in fretta, a prescindere dal rientro alle competizioni del caposquadra Gabrio Zandonà (che in questi giorni si è allenato a lungo con Pietro Zucchetti ad Anzio con il tecnico della Marina Militare Paolo Fava). Servono segnali da tutti.

Tutte le classifiche di Palma cliccando qui.

LA CLASSIFICA DELLE NAZIONI SUL PODIO
FRA, 2-0-2
ITA, 2-0-0
CRO, 1-3-0
ESP,1-1-2
GBR, 1-1-2
NED, 1-0-1
GRE, 1-0-0
SWE, 1-0-0
NZL, 0-1-1
SUI, 0-1-0
AUS, 0-1-0
ISR, 0-1-0
CZE, 0-1-0
GER, 0-0-1
USA, 0-0-1

(Ai bilanci non sfugge la tentacolare macchina comunicazionale federale. Risultati sotto gli occhi di tutti. Alle 18:04 il sito federale ancora non riportava la news della conclusione delle Medal Race, dei due successi azzurri e del secondo posto per nazioni dell'Italia. Quanto a un eventuale comunicato stampa vero e proprio, almeno adesso che i nostri hanno vinto: sperare non costa nulla. Vi terremo opportunamente aggiornati, sempre con spirito costruttivo. Nell'attesa, vi abbiamo selezionato qualche perla di splendide inquadrature co-prodotte dalla Nuova FIV a Palma)



(L'aggiornamento promesso: il comunicato FIV è arrivato (il sesto dall'inizio dell'anno, che prolificità), alle 18,50 infarcito di qualche errore di battitura (il correttore automatico fa brutti scherzi), ma generoso e completo, anche se parla troppo di "medaglie"... E il sito federvela.it in un colpo solo, anche se alle 19 passate, informa su Palma e aggiorna - questa si, è sempre una notizia - la copertina che era ferma a 8 giorni fa. Avanti così che state migliorando)

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