lunedì 4 maggio 2009

Deregulation, disimpegnation



Nell'ansia di allegerirsi, la cura dimagrante della Nuova FIV rischia di degenerare in anoressia. Il peggio è se la voglia di deregolamentare, disimpegnarsi, delegare le responsabilità, coinvolge anche la fonte stessa della vela: i giovani e giovanissimi.
Da sempre la vela giovanile è un fiore all'occhiello dell'Italia, spesso riconosciuta all'estero come esempio da seguire. E noi invece che facciamo? Cambiamo tutto, anzi chiudiamo baracca... Ecco cosa serpeggia (in attesa, tanto per cambiare, di un minimo sindacale di notizie, informazioni, dati ufficiali, insomma la cara vecchia "comunicazione" che pare sparita dal vocabolario FIV) in tema di vela giovanile, stando ai mormorii colti in banchina alle prime regate della stagione.

La classe Optimist non avrà più tecnici federali, non ci saranno più squadre nazionali ai campionati europei, mondiali o ai grandi eventi internazionali. A seguire i baby-velisti provvederanno i Circoli, mentre la Classe Optimist (nel senso di Associazione di Classe) avrà un (1) suo tecnico. Niente tecnici e niente squadre significa niente soldi (la spesa annuale per la vela giovanile si aggirava sui 200mila euro): fino a 15 anni i futuri olimpici della vela azzurra dovranno cavarsela da soli. Solo in seguito, per i più bravini, la FIV interverrà: per la fascia 15-18 anni.

Perchè? Sbizzarritevi: alcuni dicono che fa parte del progetto di "britannizzazione" della vela italiana, visto che a quanto pare gli inglesi (sui quali ci illudiamo che basti copiare come giapponesi) fanno così, e non vogliono, proprio non vogliono, che i loro piccoli vincano o rischino di vincere un titolo Optimist, per non rovinarsi il futuro. Altri dicono che le scelte sono frutto di un disegno tecnico-politico che fa sempre capo al duumvirato dei Direttori Tecnici, che in questo modo si liberano dal gentile assedio di un nugolo di tecnici giovanili.

La cosa che più preoccupa, tuttavia, resta la mancata chiara comunicazione sui nuovi programmi, gli obiettivi, il percorso. Solo qualche sparuta riunione in poche Zone, e un "briefing" informale del consigliere di presidenza Pino Barbieri, a Formia durante una regata Optimist. Il presidente Croce sull'argomento ha delegato totalmente: gesto da apprezzare per l'umiltà, ma a un presidente si chiede almeno di seguire da vicino chi ha delegato (politici e tecnici), ascoltare la base, le persone coinvolte. E magari aggiustare la rotta. Speriamo in un sussulto di flessibilità e soprattutto in una ripresa delle comunicazioni, oggi interrotte, anche perchè il tempo stringe: a giugno inizia la stagione delle Scuole di Vela, con 1500 istruttori e 25mila allievi. Qualcosa a che fare con la vela giovanile...

(Nella foto di apertura: un tecnico FIV abbracciato ai suoi giovani della squadra nazionale federale, a un mondiale Optimist. Una scena che dovremo dimenticare?)

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