venerdì 7 maggio 2010

E’ già Mid Year Meeting per l’ISAF (si, la federvela internazionale, ma non lo dite a nessuno)

Puntuale duplice appuntamento: con il Mid Year Meeting dell’ISAF (la riunione ufficiale del Council e di alcuni comitati di consulenza della Federazione internazionale della vela) e con gli assordanti silenzi della frenetica “comunicazione FIV”. In fondo che sarà mai: una delle due riunioni annuali del massimo organismo mondiale che presiede allo sport velico? E invece è un peccato, perché questo Mid Year 2010 offre vari spunti di un certo interesse, almeno per chi la Vela la vive per davvero. Niente paura, quando si tratta di comunicare c’è come al solito questo minuscolo blog, recentemente anche riconosciuto sul campo come “ufficio stampa gratuito” FIV.

(Nella foto: Bruno Finzi al centro in una riunione ORC) La riunione di primavera si tiene quest’anno al Ramada Hotel affacciato sul lago Balaton, in Ungheria, dal 6 al 9 maggio, e coinvolge principalmente Council ed Executive, oltre ad Audit Committee (i revisori) ed Events Committee. Per rinfrescare la memoria, il Council è il “governo” della federvela mondiale, composto dal presidente (lo svedese Goran Petersson), dai due presidenti onorari (due sovrani: Re Harald di Norvegia e Re Costantino di Grecia), dagli otto vice presidenti (tra i quali l’italiano Alberto Predieri) - questi undici danno vita anche all’Executive - e trentuno membri in rappresentanza dei vari gruppi geografici nelle quali sono suddivise le 128 autorità nazionali che compongono l’ISAF. Nel Council l’Italia è rappresentata dall’ex presidente FIV Sergio Gaibisso, che si è avvalso della facoltà di nominare un “alternate”, un membro supplente, stavolta individuato in Bruno Finzi (chairman italiano dell’ORC e membro dell’Oceanic & Offshore Committee). L’Events è considerata la commissione consultiva per eccellenza del Council, fatta di esperti e professionisti. E’ presieduta dall’inglese Chris Atkins (membro del Council) e composta da 28 membri tra i quali gli italiani Gianfranco Busatti (ex vice presidente FIV) e Alfredo Ricci (giudice, umpire e chairman del Team Racing Sub-Committee, giovane bravo e ben introdotto). A latere del Mid Year 2010, l’Equipment Committee (importante perché parte da lui il processo decisionale sulla scelta delle classi olimpiche) è stato invece anticipato lo scorso 23 aprile a Hyeres.

(Nella foto: Gianfranco Busatti) Il Mid Year è di solito uno snodo per riprendere i discorsi rimasti fuori dall’Annual Conference (il congresso dell’ISAF che si tiene a novembre di ogni anno), o più spesso per anticipare e mettere in ordine gli argomenti della successiva Annual (ad Atene dal 4 al 15 novembre prossimi). Insomma a maggio si decide poco, ma ci si muove parecchio. L’Italia è rappresentata da quattro delegati: Bruno Finzi che nel Council è alternate di Gaibisso, Gianfranco Busatti e Alfredo Ricci nell’Events, e naturalmente il vice presidente Alberto Predieri, che nell’agenda del Council è titolare del punto 16 all’odg, un report sull’ISAF World Cup, ultimo residuo (e simbolico) obbligo verso l’Italia che la Coppa del Mondo la propose e la progettò, per poi vedersi estromessa dalla sua gestione. Sono certo che Alberto, che è un dirigente internazionale appassionato oltre che molto presente, farà anche un resoconto del Mid Year a beneficio dei tesserati FIV, magari sul sito. Tuttavia, modestamente ritengo che visto il ruolo importante che ricopre, possa agire con maggiore stimolo e coordinare l’intera pattuglia di delegati italiani, fino a creare una vera e propria linea politica internazionale, di concerto con gli organi federali nazionali. Insomma, rivendicare e assumere un ruolo vero dell’Italia nell’ISAF. Come dite? Non sento...

IL FUTURO DELLA VELA? IL TRACKING
Come sempre ogni meeting ha i suoi “titoli”. Quali sono quelli di Balaton 2010? Uno su tutti: irrompe sulla scena una delle rivoluzioni della vela futura, il Tracking. La tecnologia fa passi da gigante ed è pronta per la vela anche olimpica. L’uso del GPS offre applicazioni ormai affidabili per la vela ad alto livello, il Virtual ce l’ha insegnato. Il gruppo di lavoro tecnico ha presentato la sua relazione e i risultati di un sondaggio: molti vogliono una accelerazione sul Tracking. L’Events ha ricevuto richieste di alcune nazioni per adottare il sistema già dai Giochi di Londra 2012. Ma a cosa può servire questa tecnologia? Rilevazione ufficiale degli OCS, presenza sul campo di regata, posizione, passaggi di boa, senza dimenticare le ricadute sulla sicurezza. E in un futuro ormai arrivato, l’interattività darà ulteriori applicazioni: il CDR potrà trasmettere segnali ai concorrenti, come lo stesso OCS, e i concorrenti potranno segnalare eventuali proteste o richieste di assistenza. La vela olimpica tecnologica sarà anche meglio visibile e comprensibile in tv e sul web. Resta il problema di come trasmettere i dati: attualmente si può fare con il cellulare (ma solo per regate costiere), con VHF-UHF (ma con molti limiti e problemi legali), con il satellitare (ma a costi elevati, accettabili solo per regate offshore). Altro problema che si sta affrontando riguarda l’appalto a ditte private, e c’è chi propone all’ISAF di crearsi da solo il sistema. Tra chi frena e chi accelera, il futuro appare comunque segnato: se non a Londra 2012, da Rio 2016 la vela olimpica sarà “cablata”... Vi racconteremo.

Altro “titolo” caldo la proposta di limitare le iscrizioni in alcune classi al test-event 2011 di Weymouth (49er, RSX e Match Race), per consentire agli organizzatori di fare una prova generale della regata olimpica, spettatori compresi. Qualcuno non è d’accordo: per esempio i paesi che sono indietro nella preparazione in queste classi, rischierebbero di vedersi preclusa una possibilità di allenamento (potrebbe essere il caso della stessa Italia nel Match Race femminile).

Una notizia positiva e una negativa per l’ISAF dal Mondiale Youth: quest’anno a Istanbul sarà battuto ogni record di partecipazione (notizia positiva), ma sarà l’ultima edizione della Volvo, la casa automobilistica passata in mani cinesi cessa la sua sponsorizzazione. E questo è un bel macigno per il futuro dei mondiali giovanili.

Possiamo appena sorvolare su altri temi “minori”, dal pantagruelico Strategic Plan dell’ISAF (da molti bollato come un libro dei sogni), alle varie classi che si propongono per le Olimpiadi del 2016: torna alla carica il Tornado, si affacciano il Dart e il Formula 18, sperando in un rientro del multiscafo, si riparla di deriva acrobatica femminile (29er?). Fino alla decisione, saggia, di porre un freno al dilagare delle “Submission”, spesso ridicole o improponibili, creando un working party che farà un pre-esame e le selezionerà prima che arrivino a intasare i lavori di meeting e conference.

Le prossime Annual Conference si terranno nel 2011 a Porto Rico dal 3 al 13 novembre, e nel 2012 a Dan Loghaire in Irlanda dall’1 all’11 novembre, nella nazione già capitale velica con l’arrivo della Volvo Ocean Race a Galway. Che invidia. Chissà quando un meeting ISAF in Italia?

Lettori fissi