martedì 23 marzo 2010

Back to (core) business


Una giornata in ufficio, finally. E che giornata: col massimo del massimo. Vela olimpica, classe acrobatica 49er, raduno federale, il nostro regista-operatore, Pietro&Gianfranco Sibello (i super brothers bi-bronzo mondiale in carica), e Luca De Pedrini (uno dei DT della vela azzurra insieme a Paolo Ghione). Con loro anche tre equipaggi giovanissimi dal Veneto, dal lago di Garda, dal lago di Como. Una vera squadra al lavoro. Con questo menu per sette giorni: alle 8 in palestra, alle 9 colazione, dalle 10 alle 15 interminabili ripetizioni di partenze, micro-regate, manovre, ingaggi, scuffie, prove di ogni tipo (Alassio era in forma, sempre vento fresco e onde niente male), rientro a terra, pranzo al circolo (il CNAM di Rinaldo Agostini e Ennio Pogliano ha un nuovo chef, da provare), debriefing "alla De Pedrini", multimediali, approfonditi, e per finire eventuali e varie. Si va a nanna con gli occhi chiusi che continuano a ballare sul mare. Ed è così dall'inizio dell'anno (per qualcuno anche prima), per 20 giorni al mese. Benvenuti al Laboratorio per Londra 2012 (e Rio 2016, e...).

Ad Alassio c'erano solo 49er e Finn, ma contemporaneamente anche le altre classi olimpiche sono al lavoro. Forse non tutte con il clima splendido trovato qui (due campioni come i Sibellos che si mettono in gioco con dei ragazzini vogliosissimi di imparare, senza remore, non si trovano proprio tutti i giorni), ma comunque al lavoro, duro lavoro. L'unica strada per quel podio laggiù. Noi abbiamo (ri)cominciato e continueremo a seguire questo lavoro, questa vela, questi grandi protagonisti. Nei raduni di allenamento e - ormai ci siamo - nella stagione di regate.

Loro, atleti e tecnici che lasciano amici e famiglie per inseguire cinque cerchi, in giornate che iniziano all'alba e stroncherebbero un pentatleta, hanno bisogno di tutti noi. Del sostegno di giornali e tv, dei circoli, dei singoli tesserati, di sponsor, dell'ambiente circostante, delle scuole. Tutti possiamo contribuire, soffiare sulle vele azzurre, ciascuno nel suo. Qualcuno "deve" di più, ma questo è un altro discorso, che oggi non voglio affrontare. Quel sorriso sulle facce abbronzate non si deve mai spegnere. Continuate così, noi ci saremo.

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