domenica 19 luglio 2009

Grazie lo stesso (perchè è un bronzo che vale)



DALLA LOTTERIA DELLA MEDAL RACE (CONCLUSA AL 7° POSTO), I SIBELLO CHIUDONO IL MONDIALE 49er AL 3°

Pietro e Gianfranco Sibello hanno inseguito e avvicinato, accarezzato e allontanato il Mondiale 49er 2009 edizione gardesana. Alla fine conquistano il 3° posto e un bronzo iridato nella classe acrobatica della vela olimpica, sulla quale navigano dal 1997, alle spalle dell'australiano Outteridge (bis mondiale dopo il titolo vinto a Melbourne nel 2008) e degli inglesi Pink-Peacock (questa si, una notevole sorpresa). La Medal non era iniziata male: ottima partenza, prima boa davanti agli australiani, poppa di controllo ma gran ritorno dei rivali, poi sono iniziate delle scelte tattiche sbagliate e il finale negativo, con un sorpasso finale sull'arrivo che li ha privati dell'argento.

Nella lotteria della Medal Race finale, affrontata a 5 punti dal primo, e quindi obbligati ad attaccare (cosa sempre complicatissima nel "match-race" tra i top-10), hanno concluso solo settimi la finalissima, mentre i rivali Outeridge-Jensen (Australia) hanno chiuso secondi alle spalle dell'equipaggio danese. Un DEN che vince la Medal che doveva essere nostra, dev'essere un brutto flashback per i due fratelloni alassini. E' proprio questa la chiave per leggere il mondiale di Riva del Garda: prima, durante e dopo.

Prima: Pietro e Gianfranco escono distrutti dall'esperienza olimpica con la medaglia "elastica", vinta, persa, rivinta e ripersa definitivamente. La medaglia di legno di solito è un macigno che toglie agli atleti voglie e stimoli. Non per loro. Dopo pochi mesi erano di nuovo in barca, il programma dei prossimi quattro anni della loro vita già pianificato, la rabbia dentro tenuta a bada, metabolizzata, trasformata in energia positiva. Si sono allenati bene, a lungo, come al solito, meglio del solito, con la grinta buona di Luca De Pedrini e quella loro dolcezza timida che abbandonano (quasi sempre) in acqua, faccia al vento.

Durante: Questo mondiale un po' se lo sentivano e lo volevano, Pietro, Gianfranco e Luca. Allenatissimi, levigati, tirati a lucido, difficile arrivare più preparati all'appuntamento. Perdipiù nelle acque amiche del Garda, quelle dove si allenano da dieci anni, secondo le scelte e i programmi che furono dei Gaibisso, dei Mankin, dei De Pedrini, e che adesso sono dei Croce, dei De Pedrini e dei Ghione. Stesso Peler, stessa Ora, stesse onde, stesso hotel, stessa cucina. Strategia pianificata: non strafare, controllare, regatare conservativi senza rischi. Funziona. Avanzano, restano al vertice, molti fanno su e giù loro sono costanti anche se non mancano un paio di scivoloni (scartati). Malino il penultimo giorno (6-6-14), meglio stamattina nelle ultime curve prima della Medal Race (1-7), che affrontano con 4 punti da recuperare ai campioni in carica aussie. Anzi 5: perchè in uno strano turbinio di proteste e controproteste il punteggio viene cambiato e i Sibello sono gravati di 1 punto. Non è una cosa da poco, nella MR significa una barca in più da mettere tra te e i rivali da rimontare. Significa dover attaccare, fare la faccia feroce, rischiare l'osso del collo. E puoi pianificare tutto, ma non cambiarti il dna: Pietro e Gianfranco sono veloci e preparati, bravi come e più dei migliori della flotta, ma la faccia feroce ancora devono provarla meglio, anche con se stessi. Finiscono settimi e terzi in generale come raccontato. E chissenefrega se la MR la vince DEN. Il passato è sepolto.

Dopo: perchè questo bronzo mondiale dimostra proprio questo, che Qingdao è dimenticata, che Sibello nel mondo 49er è sinonimo di bravi e forti, che nessuno del podio olimpico e pochissimi di quella MR olimpica sono oggi così in alto quanto Pietro e Gianfranco. Avanti. Battistrada nella maratona verso Londra 2012. Poteva essere il loro Mondiale, e lo è stato. Sono terzi, è un bronzo che vale, perchè chiude i conti col passato e apre definitivamente la corsa alla prossima fermata: l'oro di Londra. Unico ingrediente che serve aumentare: il senso del killer, un po' di quella cattiveria che ti da la freddezza decisiva nel momento in cui affondi il coltello.

I MIGLIORI RISULTATI DEI SIBELLO AI MONDIALI 49er E NON SOLO
Il 3° posto di Riva fa coppia con lo stesso risultato ottenuto nel 2006 (Mondiale ISAF) e nel 2005. Poi due quarti posti nel 2007 e nel 2008. Dal 2003 hanno vinto ovunque nelle cattedrali della vela olimpica: Palamos (2003), Hyeres (2004), Kiel (2004 e 2006), Medemblik (2007). In termini di piazzamenti i Sibello non hanno praticamente rivali.

LA STORIA DEL MONDIALE 49er
Nei primi tre anni (1997-1998-1999) tripletta australiana di Nicholson-Phillips, poi 2000 Lopez Vazquez-De La Plaza (ESP), 2001 (a Malcesine) Jonathan e Charlie McKee (USA), 2002 Martinez-Fernandez (ESP), 2003 Draper-Hiscocks (GBR), 2004 Martinez-Fernandez (ESP), 2005 Luka-Leonchuck (UKR), 2006 Draper-Hiscocks (GBR), 2007 Morrison-Rhodes (GBR), 2008 Outteridge-Austin (AUS). Outteridge è dunque il terzo timoniere a vincere per due volte il titolo, che ancora attende un trionfo azzurro.

Adesso buone vacanze e godetevi la famiglia. Ne riparleremo e gliela faremo vedere.

RIALZARSI DOPO LA CADUTA E' PROPRIO DEI GRANDI DELLO SPORT

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