venerdì 15 maggio 2009
Bari: la prima volta del (nuovo) Consiglio di Presidenza
Si è tenuto a Bari il primo Consiglio di Presidenza della Nuova FIV. Il 12 e 13 maggio, cinque mesi dopo l'assemblea elettiva di Genova a dicembre, per di più richiesto a gran voce dai Presidenti delle 15 Zone, che con la stagione ormai in pieno svolgimento hanno voluto sentire da vicino la voce dei vertici federali, avere indicazioni, fornire le loro richieste, sentire insomma che aria tira.
La Consulta dei Presidenti di Zona e il CDP si sono riuniti prima singolarmente, e quindi in sessione congiunta. Più che decisioni o delibere urgenti si è trattato di un punto generale su varie situazioni in progress. In particolare le Zone hanno chiesto (e ottenuto) una revisone della Normativa sugli Istruttori, segnatamente per la parte riguardante la formazione degli allievi e praticanti. Si è parlato parecchio anche del Grande Argomento di queste settimane: la gestione dei giovani Under 16, l'Optimist da affiancare con altre classi, l'idea che la FIV "lasci" a Zone e Circoli, quando non ai singoli, l'attività giovanile, senza più allenatori FIV o squadre FIV per i baby-velisti. Il tema è scottante, le ipotesi sul tappeto prefigurano una rivoluzione epocale, che potrebbe partire dal 2010. Circolano sempre i riferimenti al "modello anglosassone", alla opportunità di allentare l'attuale tensione agonistica sui bambini dell'Optimist, al fatto che i grandi obiettivi della FIV restino due: 1) Olimpiadi e 2) Mondiali ISAF Youth (dove, beninteso, non è che l'Italia abbia fatto proprio figuracce negli ultimi lustri). Se ne discute e se ne discuterà ancora, fino ad arrivare a un documento (che starebbe preparando la neo consigliera federale Anna Bacchiega, insieme ai Direttori Tecnici) che potrebbe essere sottoposto all'esame del Consiglio Federale (il prossimo sarà a luglio).
L'amministrazione pare aver superato la fase di emergenza dei primi giorni dell'anno, sta entrando a regime, e il CONI stesso ha ripreso una certa regolarità nei pagamenti. Anche i singoli Settori lavorano in autonomia: per esempio l'Altomare si preparara varare una revisione della Normativa (e si ventila l'adozione di una figura professionale per gestire la delicata questione della classificazione degli atleti), così come la Programmazione dell'Attività Agonistica sta valutando varie azioni correttive all'annoso problema dell'affollamento dei calendari. Sarà intensificata l'attività antidoping, anche a seguito della segnalazione di un anomalo aumento delle denunce di farmaci non consentiti (forse provocato dalla sua obbligatorietà all'atto dell'iscrizione), che è sotto il mirino dei competenti uffici federali.
ALTRA IMPORTANTE RIUNIONE SABATO 16 A GENOVA: DI SCENA LE ASSOCIAZIONI DI CLASSE
Quasi tutti i segretari di classe saranno in FIV sabato 16, per un altro incontro dal sapore simile a quello voluto dalle Zone: "fateci sapere" dove stiamo andando. Sarò interessante sentire come si sviluppa il dialogo, tradizionalmente dialettico ed evolutivo, tra le Classi che sono la spina dorsale dell'attività velica, è i vertici federali. Noi continuiamo a predicare, da parte di tutti, flessibilità. E per quanto possibile, vi daremo conto anche di questa riunione.
(Nella foto in apertura: è il 13 dicembre a Genova, l'assemblea ha appena eletto presidente e nuovi consiglieri. Croce li incontra per un breve saluto informale, rinviando un ventilato Consiglio Federale, tenuto poi l'8 gennaio)
Ciao Pierre, sulle vette spazzate dal vento che guardano gli oceani
Un grave lutto per il mondo della vela e della navigazione, la scomparsa di Pierre Sicouri, navigatore solitario, skipper oceanico, amante del mare e della montagna, aveva 54 anni. Lascia la moglie Paola Pozzolini e tre figli, tutti velisti. La vela italiana ha perso un grande personaggio, unico per il modo di concepire l’andar per mare in lunghe imprese e la vela come velocità. Da quattro anni Pierre lottava contro un male inesorabile, la sua è stata una sfida estrema, condotta con grande dignità e fino all’ultimo: solo 15 giorni fa aveva veleggiato sul suo lago in catamarano.
Pierre Sicouri è nato il 10 ottobre 1955, le sue imprese veliche sono strettamente legate a Giorgio Falck, con il quale sui vari “Guia” ha partecipato a ben 3 edizioni del Giro del Mondo in equipaggio Whitbread Around The World Race. In aggiunta, Sicouri ha anche al suo attivo 2 Ostar, la prima transatlantica in solitario, e oltre 20 traversate oceaniche in tutto il mondo. Pierre Sicouri era lo skipper del “Rolly Go” di Giorgio Falk alla Whitbread, ed era al timone nella manovra effettuata per recuperare Paolo Martinoni, caduto in mare vicino a Capo Horn.
Negli ultimi anni, oltre a partecipare ancora con successo a regate d’altomare - come la Quebec-St Malo insieme alla moglie Paola nel 1996, alla Roma per 2, vinta nel 1997 con Vittorio Malingri, il Giro d’Europa nel 1999, tutte con il suo trimarano “Spirit” - si è impegnato a trasferire la sua passione per la vela ai figli, con grande successo. Ha regatato per cinque stagioni sul catamarano Formula 18 insieme al figlio Raphael fino a vincere il Campionato Nazionale nel 2005, e ha seguito attentamente le figlie Silvia e Lara divenute nazionali azzurre del catamarano Hobie Cat 16, con il quale hanno partecipato al Mondiale ISAF in Austria nel 2007. Sempre col figlio Raphael aveva partecipato al campionato italiano delle classi olimpiche nel 2007 sul lago di Como.
Nel 1984 insieme alla moglie Paola Pozzolini, a sua volta skipper e navigatrice solitaria, ha scritto per Zanichelli un libro intitolato: “Navigare in oceano. Come e perchè attraversare le colonne d'Ercole raccontato dalla più famosa coppia di navigatori italiani”.
Di lui ha un ricordo speciale il consigliere di presidenza della FIV Angelo Insabato, catamaranista e velista dello stesso lago: “E’ una perdita immensa per tutta la vela italiana, per il Centro Vela Dervio, per le classi dei piccoli catamarani, siamo un po’ tutti orfani della sua grande personalità e della sua storia”.
Da “Racers. Storie di uomini con la velocità nel cuore”, un ricordo di Franco Pivoli, guardando il video del trimarano Spirit: “Qui eravamo sui 33 nodi, circa 60 chilometri orari. Stavamo navigando nelle Bocche di Bonifacio, con 50 nodi di vento. Li vedi? Ridono e scherzano, ma a questa velocità basta poco. Un sacchetto di plastica in mare e si sfascia tutto. E’ come ritrovarsi a 300 chilometri orari su una Formula 1 senza lo sterzo. Ma a quella velocità, le sensazioni...Ti senti in caduta libera, costantemente...Sei sempre sulla cresta dell’onda, come fossi in picchiata, con una barca larga 16 metri che pesa 4500 chili e ha un albero di 700 chili alto 30 metri...”
Addio grande Pierre Sicouri, navigatore della vita, che ha regalato emozioni e storie grandi a generazioni di velisti e non solo in Italia. Ci mancherà il tuo modo dolce e sicuro di navigare, di parlare e di affrontare tutte le tempeste. Pierre era anche amante della montagna e di Courmayeur. I funerali si terranno domenica 17 alle 15 presso la Società delle Guide Alpine in Piazza della Chiesa a Courmayeur, dove ha voluto riposare. Sulle vette spazzate dal vento che guardano gli oceani.
(In questa foto, Pierre con le figlie e la moglie a Neusidersee in Austria, al Mondiale ISAF 2006)
Iscriviti a:
Post (Atom)