martedì 27 aprile 2010
Hyeres/3: Sognando mistralate leggendarie
(Una notevole immagine della surfista inglese Bryony Shaw, bronzo olimpico 2008 e in testa nella classifica a Hyeres. L'immagine fa parte di un servizio sugli atleti olimpici britannici. Altro esempiuccio di "comunicazione Integrata" che si può dedicare agli atleti e alle atlete della vela olimpica...)
Prima la nube del vulcano islandese (che ha creato parecchi problemi ai team che arrivavano da molto lontano), poi un cuneo tra alte e basse pressioni che sta rilasciando solo pochi e irrequieti refoli di vento: sembra una edizione un po’ stregata questa Hyeres 2010, quarta tappa di World Cup ISAF. I mille supervelisti olimpici cercano di farsene una ragione, sognando mistralate leggendarie o almeno uno straccio di termica. Le classifiche sono veramente ridotte al minimo, disputate metà delle prove previste.
Peggio di tutti, però, sembrano averla presa gli azzurri. Il miglior piazzamento italiano al terzo giorno della SOF di Hyeres è il sesto posto del terzetto Zorzi-Dighe-Agosti nella classe Sonar paralimpica. Molto defilati gli altri, a partire dai capitani-campioni: 11° Gabrio Zandonà e Pietro Zucchetti (470M), come 11ma è Laura Linares (RSXF), 12° Giorgio Poggi (Finn), 15° G&G (470F), 17° i Sibello (49er), 17° Esposito e 19° Heidegger (RSXM), 21ma Laura Cosentino e 26ma Francesca Clapcich (Laser Radial), e nel Laser il primo azzurro si trova al 46° posto ed è Enrico Strazzera.
A questo punto non resta che sperare in un finale più “ossigenato” (di vento), le previsioni per domani parlano di 7-10 nodi di vento (ma era l’identica aspettativa di ieri per oggi...). Il programma, seriamente a repentaglio, prevede regate di selezione fino a giovedi (o venerdi mattina) e quindi le Medal Race tra i primi 10 di ogni classe nella giornata di venerdi.
Ai link seguenti le classifiche complete (tra parentesi le prove disputate).
Star (3)
49er (2)
470 Maschile (3)
470 Femminile (2)
Finn (2)
Laser (3)
Laser Radial (3)
RSX Maschile (4)
RSX Femminile (3)
Match Race Femminile (RR1)
2.4 (3)
Sonar (3)
ISAF, come cambia (e come cambierà) la Medal Race. Sull'altare della TV
La Medal Race fu introdotta dall’ISAF per i Giochi Olimpici di Pechino 2008, in risposta alle lamentele di media e tv, che ad Atene 2004 avevano visto le finali di alcune regate senza i vincitori già matematici delle medaglie. Il sistema (i primi 10 della classifica della serie, con una regata secca non scartabile, arbitrata in mare e a punteggio doppio) ha funzionato così così a Qingdao. Alcune medaglie sono state in bilico fino all’ultimo, ma altre erano già aritmeticamente assicurate anche prima della Medal Race. E così il sistema è tornato sul tavolo dell’ISAF, che di recente ha introdotto una modifica sostanziale all’Addendum Q del Regolamento di Regata 2009-2012 sulla Medal Race. Commenta il Giudice Internazionale Jos Spijkerman: “Il cambiamento più rilevante riguarda l’impossibilità di presentare qualsiasi tipo di protesta sulla Medal Race”. Tradotto in pratica: se un concorrente, in violazione di una regola fondamentale della Parte 2 del RR, danneggia la mia barca o la rallenta moltissimo o persino mi costringe al ritiro dalla Medal Race, ebbene io non avrò possibilità di protesta!
“E’ l’ennesimo sacrificio all’altare della TV”, commenta lo stesso Spijkerman, che aggiunge: “Ciò a cui si vorrebbe tendere è vedere una finale nella quale le prime tre barche che tagliano l’arrivo vincono le tre medaglie olimpiche. La Medal Race che fa ripartire i top-10 a pari punti, annullando tutto quanto successo nelle 8, 10 o più prove precedenti. Chiunque può vincere l’oro. Dramma, tensione, ottimo menu per la tv. L’ISAF forse non è ancora pronta a questo passo ulteriore. Ma guardando al trend degli ultimi dieci anni, credo che ci arriverà presto”.
Qui il link alle modifiche all'Addendum Q.
(La Vela Olimpica (il core-business) è sempre col silenziatore: ne saprete poco o nulla dai macchinisti federali. Anche quando, come i questo caso, sono nell'aria cambiamenti che possono rivoluzionarne certi aspetti agonistici. Comunicazioni e commenti wanted.)
“E’ l’ennesimo sacrificio all’altare della TV”, commenta lo stesso Spijkerman, che aggiunge: “Ciò a cui si vorrebbe tendere è vedere una finale nella quale le prime tre barche che tagliano l’arrivo vincono le tre medaglie olimpiche. La Medal Race che fa ripartire i top-10 a pari punti, annullando tutto quanto successo nelle 8, 10 o più prove precedenti. Chiunque può vincere l’oro. Dramma, tensione, ottimo menu per la tv. L’ISAF forse non è ancora pronta a questo passo ulteriore. Ma guardando al trend degli ultimi dieci anni, credo che ci arriverà presto”.
Qui il link alle modifiche all'Addendum Q.
(La Vela Olimpica (il core-business) è sempre col silenziatore: ne saprete poco o nulla dai macchinisti federali. Anche quando, come i questo caso, sono nell'aria cambiamenti che possono rivoluzionarne certi aspetti agonistici. Comunicazioni e commenti wanted.)
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