martedì 15 settembre 2009
Giro a Due
LA FIV SALE A BORDO DEL GIRO D'ITALIA DI CINO RICCI: ISTRUZIONI PER L'USO
Cino Ricci e Carlo Croce, il Giro d'Italia a vela e la FIV. Vicini, vicinissimi, praticamente insieme. E' questo lo scenario che emerge da un incontro svolto a Giulianova durante l'ultima Primavela. Il porto abruzzese è da sempre una tappa fissa del giro, molto amata (ricambiata) dal patron Cino, e tre ore d'auto da Ravenna valgono bene l'incontro. Scopo: studiare una collaborazione della FIV al Girovela, evento storico nel nostro panorama ma recentemente apparso un po' appesantito dagli anni. Il possibile coinvolgimento della FIV e quello personale del nuovo presidente Carlo Croce, potrebbe aiutare l'evento a rivitalizzarsi. E il clima di festa giovane vissuto proprio a Giulianova, cornice dell'incontro, di certo ha aiutato i due a vedere nel futuro. Perchè, con chi (e come) può essere interessante l'ipotesi di un nuovo Giro d'Italia a vela targato Cino Ricci (Velaitalia)-Carlo Croce (FIV)? Ecco un primo ventaglio di considerazioni.
1. La linea del presidente Croce si va delineando (anche in direzione opposta rispetto ad alcuni segnali iniziali): portare la FIV al centro della vela italiana. A fianco del "core-business" (parole sue) della vela olimpica, sono sorti la riforma della vela giovanile, lo studio che riporta in primo piano l'obiettivo dei Centri Federali, l'idea di un Centro Federale dedicato alla vela oceanica e alla formazione e supporto di giovani navigatori, la discesa in campo per un consorzio italiano alla Volvo Ocean Race (con Giovanni Soldini). E altro. E' vero che c'è stato l'incidente di percorso del protocollo con Assonautica e LNI che assegnava a quest'ultima il ruolo principale per la "promozione della vela", relegando la FIV al solo ambito "sportivo". Ma tale intesa sembra rimasta per il momento - fortunatamente - lettera morta. Ed è altrettanto vero che è tutta da dimostrare la volontà di collaborare strettamente con UCINA e altri organizzatori di eventi e saloni per una presenza FIV costante e centrale, anche attraverso eventi concreti di promozione. Ma a parte questo, la linea crociana di mettere la FIV al centro, mi trova concorde. E' anzi una linea sulla quale negli anni precedenti abbiamo più volte spinto la navicella federale.
2. Il Giro d'Italia di Cino Ricci è una mezza istituzione come il suo patron. E' passato indenne attraverso diverse stagioni della vela italiana, ha saputo rinnovarsi e ha trovato nelle istituzioni locali sul territorio (Regioni, Province, Città e grandi Enti) un supporto vitale negli ultimi anni. E' stato quindi anche un veicolo di promozione della vela lungo le coste della penisola.
3. Il Giro d'Italia è anche un format che riesce a unire due aspetti spesso antitetici della vela: l'agonismo delle regate tra le boe, e la navigazione d'altomare per lunghe distanze.
4. Ora che, rispetto ai primi anni, i grandi nomi della vela tendono a disertare il Giro, preferendogli altri circuiti più remunerativi o tecnicamente interessanti, l'eventuale ingresso della FIV di Croce nel Girovela può portare a un ringiovanimento dell'evento e alla sua riaffermazione.
5. La FIV può beneficiare dalle potenzialità di promozione capillare sul territorio, nei porti, nel coinvolgimento dei cittadini e nella buona copertura mediatica locale del Giro: potrebbe contribuire a ripristinare il villaggio della vela itinerante al seguito del giro, inserendo i messaggi promozionali sulla FIV, il tesseramento, le scuole vela, che in questo momento le interessano ma stentano a trovare canali che non siano quelli già battuti.
6. La FIV, e per essa la Zone coinvolte, potrebbe trarre giovamento dagli ottimi e storici rapporti che Cino Ricci ha instaurato con molti enti e istituzioni locali, e coinvolgerle in progetti che riguardino lo sviluppo della vela in molte aree, il miglioramento degli impianti sportivi di molti circoli, il supporto a eventi nazionali o regionali, la valorizzazione degli aspetti turistici del territorio attraverso la vela.
7. Il Girovela e Cino, finalmente, supererebbero alcune storiche incomprensioni (reciproche) con il mondo federale, tornerebbero a guardare alla FIV come un partner, e insieme organizzare anche una proposta interessante per convogliare sul Giro sponsor e risorse, finalizzate in definitiva alla maggiore visibilità della vela.
8. La FIV potrebbe portare "in dote" al matrimonio anche molte capacità e professionalità dei suoi dirigenti locali, o promuovere il coinvolgimento tecnico nella regata di alcuni equipaggi delle squadre azzurre, sia giovanili che olimpiche, nonchè navigatori e skipper oceanici, in un circuito virtuoso che amplifichi l'immagine di nuovi personaggi (che è uno degli scopi dichiarati ma lontani dall'essere perseguiti dell'attuale Comunicazione FIV).
9. La copertura tv del Girovela è stata in passato ottima, con dirette e ampie sintesi sulla RAI e su grandi network. Di recente l'appannamento dell'evento si è manifestato anche su un ridotto seguito televisivo. La collaborazione FIV-Girovela dovrebbe servire anche a riproporre alla RAI o ad altri primari operatori televisivi un evento di grandi valori e contenuti, che suggerisca formati finalmente attuali e interessanti sulla vela, come si addice a una grande regata-avventura che compie l'intero giro della penisola.
10. Non è da escludere anche un comitato tecnico misto Girovela-FIV che ponga mano a un rinnovamento che riguardi anche le barche e, perchè no, valuti nuovi formati da affiancare all'evento principale, compresi il giro in solitario alla Figaro, o in doppio, o la collaborazione con alcuni paesi vicini per tappe estere affascinanti...
Insomma, Cino&Carlo, si può fare. Noi vi guardiamo.
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