Il mondo va avanti, la FIV indietreggia. In questi giorni è in discussione il rinnovo dell'accordo per la cessione dei diritti della vela dalla FIV alla RAI-Radiotelevisione italiana. Un accordo storico, che si rinnova da un periodo ultra-decennale, e che nel suo sviluppo - oltre ad aver innescato un meccanismo di sviluppo della visibilità della vela sulle reti RAI - era andato migliorando i risultati per la FIV, sia in termini economici (la RAI versa nelle casse FIV una discreta sommetta), che in termini contrattuali. In particolare, l'ultimo rinnovo (siglato nell'autunno 2008) aveva segnato un passo avanti significativo perchè aveva introdotto la durata biennale del rapporto.
Ora che a fine 2010 il contratto biennale stipulato tra la RAI e la (vecchia) FIV è in scadenza, si discute sul rinnovo. E il primo passo come detto è all'indietro, perchè si torna all'antico con una durata limitata ai 12 mesi. Quindi da settembre 2011 le parti dovranno rimettersi al tavolo.
Una prospettiva non proprio rosea, considerando anche che in RAI non fanno salti di gioia per la "produzione" fornita dalla Federvela nel corso di questi biennio: pochi eventi, poche immagini e qualità in discesa rispetto agli standard acquisiti negli anni precedenti. Il dimezzamento della durata dell'accordo è il primo campanello d'allarme. La FIV sta rischiando di perdere la RAI.
Ma di certo, nel fragore del silenzio del Settore Promozione Immagine e Comunicazione, questo rischio non è minimamente percepito. La Comunicazione FIV è vacante: buone vacanze alla Comunicazione FIV.
venerdì 30 luglio 2010
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