Ricorderete il famoso Consiglio Federale nella Sala Rossa del Palazzo palermitano. In quella sede, come tanti presenti hanno confermato, si è vissuto un momento particolare, per la prima volta da quando è stato eletto il nuovo governo FIV ha dovuto affrontare un passaggio critico, e le critiche, abbastanza severe e diffuse, hanno riguardato la “comunicazione” e quindi il relativo Settore, in carica al Vice Presidente Vicario Glauco Valerio Briante.
Di seguito qualche stralcio del verbale di quella riunione.
“Si passa poi alla valutazione della proposta (sull’ufficio stampa, ndb) ed i Consiglieri (omissis) ed (omissis) chiedono di poter conoscere nel dettaglio il piano di comunicazione, lamentando, unitamente al consigliere (omissis), che si abbia all’esterno una percezione di non funzionamento del settore; anche il Consigliere (omissis) parla di ‘una insoddisfazione generale’.
“Il Consigliere (omissis) propone che venga meglio pubblicizzata l’attività dell’Ufficio Stampa non solo all’esterno ma anche all’interno, implementando quanto più possibile il sito di notizie utili sia ai tesserati che ai partners federali. (...)
“Interviene il Presidente dichiarandosi d’accordo sulla necessità di trovare una soluzione per aumentare la percezione positiva delle iniziative che cura l’Area Comunicazione. (...)
“Il Presidente conferma di cogliere anch’egli questa insoddisfazione esterna e, consapevole che il nuovo gruppo abbia una forte professionalità, insiste sulle azioni che debbono essere attivate (...) per migliorare il percepito dei nostri Tesserati. (...)
“Il Vice Presidente Briante, spiega che il contratto con (omissis) è un rinnovo automatico, così come previsto nel primo contratto sottoscritto nel 2009 senza un aumento ma anzi con l’inserimento del tetto massimo di spesa per le trasferte dei Suoi incaricati; (...).
“Il consigliere (omissis) suggerisce che si identifichi anche qualcuno che filtri le notizie da pubblicare per evitare da un lato che non si comunichi quanto di importante viene fatto e dall’altro, che si comunichino, a volte, anche dati errati.”
Davanti a critiche significative, circostanziate e che hanno richiesto l’intervento difensivo del presidente stesso, in prima persona, si è autorizzati a immaginare un successivo cambio di registro, una decisa accelerazione, una ripresa delle attività, se non altro per zittire queste critiche “amiche”, provenienti cioè dall’interno del Consiglio stesso. E anche perché quel Consiglio, al di là di ciò che dice il verbale, è stato come un cartellino giallo, una “ammonizione” per il Settore e il suo responsabile. Che da quel momento diventa osservato speciale e a rischio di seconda ammonizione e successiva “espulsione”.
Ciò chè è successo negli ultimi giorni dimostra in modo inequivocabile che il Settore della “comunicazione” federale non ha affatto cambiato registro, anzi se possibile ha persino aggravato i propri difetti e le proprie inadempienze. A distanza di pochi giorni si sono svolti tre campionati europei (singolarmente tutti in Polonia), due di classi olimpiche (in uno c’erano in gara gli azzurri campioni d’Europa in carica Pietro e Gianfranco Sibello; nell’altro la plurimedagliata olimpica e vicepresidente federale Alessandra Sensini), e un terzo dell’Optimist, la vela giovanile per antonomasia. Bene. A fine settimana è successo che la vela italiana ha vinto l’Europeo Optimist con la 14enne triestina Francesca Russo Cirillo, carina e molto telegenica; poi a seguire si è presentata alla Medal Race di finalissima del windsurf RSX femminile con due azzurre in corsa per il titolo, e una, la giovane Laura Linares, addirittura al primo posto a pari punti con una campionessa spagnola: pensate che attesa, che thrilling; nel frattempo i detentori del titolo nella classe acrobatica 49er sono stati a lungo in testa al campionato. Alla fine, nel windsurf Laura Linares ha conquistato il 2° posto e la Sensini il 4°, e nel 49er i Sibello il 7°.
Duole rilevare che tutto quanto descritto è passato sotto il completo silenzio della “comunicazione FIV”, in termini di comunicati e rapporti con i media. Continuiamo a ritenere interessante e ben gestito il lavoro di aggiornamento del sito federale, che infatti ha dato conto anche di queste notizie. Ma la “comunicazione”, amici, quella è un’altra cosa. La Federazione Italiana Vela, una federazione che gestisce uno sport olimpico e che ha sotto contratto (rinnovato di recente nella Sala Rossa e nel clima descritto dal citato verbale) un ufficio stampa composto da numerosi e anche bravi professionisti (lo dico perché li conosco), non ha emesso un solo comunicato stampa sull’argento europeo nel windsurf olimpico, su altri due piazzamenti che rientrano nei limiti del Club Olimpico CONI, e tanto per gradire sulla baby triestina campionessa continentale del giovanile Optimist. Zero assoluto, neanche uno straccio di comunicato.
Negli stessi giorni tutti noi giornalisti siamo stati sommersi da numerosi comunicati sull’Europeo ORCi di vela d’altura, sul giro d’Italia a vela, sull’Audi Sardinia Cup...tutte “regate” per modo di dire, nobili e ben fatte ma lontanissime dal valore sportivo di RSX, 49er, Optimist. Per non parlare di ciò che fa l’ISAF: per i campionati IFDS Worlds, i mondiali per disabili a Medemblik, e per il Volvo Youth Worlds, i mondiali giovanili a Istanbul, la federvela internazionale inizia a emettere comunicati già qualche giorno prima, e poi ne emette uno al giorno, creando aspettative, personaggi, climax, fino al botto finale con la proclamazione dei campioni.
Questo accade nelle regate “normali” e nel mondo “normale”. Ma purtroppo non accade – proprio non c’è verso – alla nostra “comunicazione FIV”. E a questo punto, verificata anche la professionalità degli addetti, sorge il dubbio che lo stesso vertice del Settore sia l’ispiratore di questa disastrosa politica del silenzio. Segnali in tal senso non ne mancano, ed è assai credibile l’ipotesi che il freno a mano sia tirato con forza dallo stesso vpv Briante: non necessariamente per dolo, ma anche solo per cronica mancanza di tempo e di specifica competenza. Il vicario ha infatti le mani in pasta praticamente ovunque: dalla riforma dello Statuto, alla multilateralità, all’organizzazione periferica, alla possibile applicazione dell’ICI sui posti-barca e così via. Al punto che più d’uno lo identifica già come il successore designato del presidente Croce, il quale – va ricordato – nel discorso di insediamento disse di voler restare solo un quadriennio. Dunque l’uomo del freno a mano alla comunicazione, è in carriera per diventare presidente FIV? Chissà.
Una sola cosa intanto è sicura: quello FIV è senz’altro un ufficio stampa “a emissioni zero”: Francesca, Laura e Alessandra ringraziano. Ma è ora che i cartellini gialli tornino a farsi vedere: chissà che entro l’anno non ci scappi una sacrosanta espulsione...
lunedì 12 luglio 2010
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