
Il maxi Esimit Europa 2 (ex Alfa Romeo II) di Igor Simcic ha conquistato la Line Honour di Sanremo vincendo in reale la regata d’altura della Giraglia Rolex Cup, in 23 ore e 9 secondi, arrivando poco dopo le 11 di giovedi 17 mattina. Esimit Europa 2, che aveva anche doppiato in testa lo scoglio della Giraglia alle 22 e 25 di ieri sera, si aggiudica il Trofeo Rolex e il Trofeo Réné Levainville riservati al primo yacht classificato in tempo reale e il Trofeo Beppe Croce riservato al primo yacht ad aver raggiunto lo scoglio della Giraglia. L’ex Alfa Romeo) è lunga 30,5 metri e corre con bandiera Europea sotto il patrocinio della Comunità Europea e del Presidente Barroso. Flavio Favini è lo skipper, Alberto Bolzan primo timoniere e Tiziano Nava tattico. In arrivo anche Shockwave, il nuovo Mini Maxi di Neville Crichton (l’ex armatore di Alfa Romeo II, battuto dalla sua “vecchia” barca) e in terza posizione Container, il Judel Vrolijk 66 di Udo Schuetz.

--> Ben più di duecento barche al via, molti bellissimi maxi moderni, da regata e da crociera, Swan, Wally, one design, Open 40, una marea di yacht da crociera-regata o solo crociera (un po' meno solo regata), di tutti i cantieri e tutte le dimensioni. Una folla di vele, un frastuono di dacron, kevlar, mylar riuniti in un indistinto e fortissimo fragore, quel frastuono gracchioso che fanno le rande e i fiocchi che schioccano in virata o quando la prua è al vento (e che vento, alla Giraglia quest'anno). E' il rumore della vela che fa annichilire le monotone e stressanti "vuvuzela" del Mondiale di Calcio in Sudafrica. La festa è qui, e basta. La Giragliona (prologo, settimana tra le boe, le nuit de St Tropez, la lunga sul percorso di sempre, e il ritorno dell'arrivo a Sanremo, il regno sempre più dorato del bravissimo presidente dello YCS Beppe Zaoli, lo scoglio in Corsica, i cetacei, i record: insomma tutto insieme) è un grande patrimonio di spettacolo e anche cultura non solo sportiva della vela moderna, con tutto il suo carico storico, anzi proprio per la capacità - ormai acclarata - di andare ben oltre le aspettative dei suoi fondatori. Duecentotrenta barche fanno circa duemila velisti. In tempi - ahimè - di vela sempre più "autoreferenziale", rinchiusa in acquari come abbiamo sperimentato per la sontuosa ma isolata, quasi insonorizzata, Louis Vuitton a La Maddalena, questo esercito appassionato, colorato, competente, in grado di riempire il mare di chiglie, spinnaker, schizzi ed emozioni, è la più bella assicurazione sul futuro della nostra vela. Well done.