
AL VIA OGGI IN COREA DEL SUD, LA CONFERENZA ANNUALE DELL’ISAF, LA FEDERVELA MONDIALE
Il programma, i temi sul tappeto, le decisioni. E l’Italia...
Inizia oggi a Busan in Corea del Sud, la città che ospitò le regate veliche dell’Olimpiade di Seul 1988, l’Annual Conference dell’ISAF (International Sailing Federation) che si concluderà il 15 novembre. La conferenza annuale è l’appuntamento fisso della massima istituzione velica internazionale a novembre di ogni anno, e riunisce in un colpo solo Committees e Sub-committees (i Comitati, o Sub-Comitati quando solo un po’ meno centrali, sono i gruppi di lavoro nei quali sono impegnati i vari delegati di ciascuna federazione nazionale aderente all’ISAF (MNA = Member National Authority), oltre agli organi esecutivi della federazione, per discutere e deliberare sui temi più importanti nell’agenda velica mondiale, stabilita dal Mid-Year Meeting (la riunione ISAF di maggio riservata a Executive e Council) e dalle scadenze sportive internazionali del CIO, in particolare per le decisioni in materia olimpica. I Comitati ISAF comprono pertanto l’intero orizzonte dello sport velico, dalla vela olimpica alla vela giovanile e alla vela d’altura, dalla formazione alla tecnica, dall’organizzazione ai grandi eventi, dalle regole agli ufficiali di regata, e molto altro ancora.

I dirigenti, i delegati dei Comitati e i membri delle Commissioni (organi consultivi tecnici, ulteriore anello della catena decisionale dell’ISAF) stanno viaggiando da tutto il mondo per raggiungere Busan, insieme ai rappresentanti delle MNA, delle Classi riconosciute, agli organizzatori di eventi, ai rappresentanti dell’industria, organizzazioni promozionali eccetera.
La Conferenza inizia oggi con una prima riunione dell’Executive, composto dal presidente, dai due presidenti onorari (Re Harald di Norvegia e Re Costantino di Grecia), dai 7 vicepresidenti (uno dei quali è l’italiano Alberto Predieri) e dal tesoriere David Kellet. Domani sarà il turno delle Commissioni (International Regulations, Medical, Coaches, Multihulls) e del Sub-Comitato sulle Classi Olimpiche. Da sabato 7 la Conferenza entra nel suo programma pieno, con le riunioni di Classes Committee, Race Officials Sub-committees e il Sub-comitato sul Mondiale giovanile Youth ISAF.
Questo il link per l’intera agenda della Conferenza di Busan 2009: http://www.sailing.org/2009-conference.php#confschedule
Questo invece è il link del microsito ISAF aggiornato con le decisioni delle varie riunioni: www.sailing.org/meetings.
E questo infine è il link dove è possibile scaricare o vedere tutte le Submissions e le carte dei vari Committee: http://www.sailing.org/2009-conference.php#confpapers
COME FUNZIONA L’ANNUAL CONFERENCE ISAF

Nella prima settimana di Conferenza, i Committee (13 in tutto, qui trovate l’elenco completo: www.sailing.org/committees) considerano le Submission in agenda e passano delle “recommendations” (una sorta di sottolineatura di una o più proposte) al Council dell’ISAF. Oltre alle Submission, ogni Comitato esamina e discute molti altri propri argomenti, che possono includere il varo di iniziative promozionali, la selezione di località per futuri eventi e regate ISAF, analisi di risultati di eventi disputati, esame di Regole di regata ed eventuali aggiornamenti del Regolamento, certificazioni, e così via. Tra i Comitati più importanti l’Events Committee (composto da 28 membri e presieduto dal britannico Chris Atkins, per l’Italia c’è l’ex vicepresidente FIV Gianfranco Busatti, e vi partecipa anche l’Ufficiale di regata Alfredo Ricci, quale Chairman del Team Racing Sub-Committee).
Al termine della Conferenza la parola passa al Council dell’ISAF che si riunisce per tre giorni e prende le decisioni finali su tutte le Submission. Il Council fa proprie le “raccomandazioni” dei Comitati, e stabilisce definitivamente quali accettare o rigettare. Il Council è composto dai membri dell’Executive, più 31 componenti in rappresentanza di Gruppi di nazioni divisi per aree geografiche, delle classi, dell’offshore (la vela d’altura) e delle donne. Per l’Italia il rappresentante nel Council è l’ex presidente federale Sergio Gaibisso, oltre al vicepresidente ISAF Alberto Predieri.
I TITOLI DI BUSAN 2009
Non sono attese a questa Annual Conference decisioni fondamentali per la vela: è l’anno post-olimpico e tradizionalmente non è il più “caldo”. In discussione però l’Events Committee ha il tema del multiscafo olimpico, con il seguito di Submission e polemiche al mancato reinserimento del Tornado da Londra 2012, nonché una interessante anteprima su un possibile sviluppo della vela olimpica ridotta a 5 classi (10 specialità considerando le categorie maschile e femminile): multiscafo, singolo, doppio, skiff, chiglia e tavole. La decisione sulle classi olimpiche della Vela ai Giochi di Rio 2016 è in programma all’Annual Conference ISAF del 2010.
Da seguire anche le reazioni alla prima stagione dell’ISAF World Cup, il circuito delle classi olimpiche che non pare aver dato i risultati sperati soprattutto per la mancata gestione di una comunicazione efficace.
In tema di match racing forse le questioni più delicate e urgenti: manca una regola chiara sulle qualifiche olimpiche per nazione nella specialità Match Race femminile (12 posti disponibili, e la delicata questione su come garantire parità di condizioni a tutte le nazioni, anche le più povere), e l’ISAF dovrà anche chiarire l’uso delle barche Elliott 6. Nella federazione continua il braccio di ferro tra i fautori del match racing puro (che non vorrebbero l’obbligo di classi), e la “politica” che ha imposto l’Elliott 6: una scelta vista come primo passo destinato proprio ad allontanare nuovamente il match race dalle Olimpiadi.
Inevitabilmente a Busan si parlerà anche di Coppa America, per il ruolo dell’ISAF sia nel protocollo di intesa con Societé Nautique de Geneve (Alinghi) che nella nomina degli Ufficiali di Regata e della Giuria dell’evento, alla luce delle diatribe legali in corso a New York.
L’ITALIA A BUSAN 2009

Restano a casa titolari pesanti: da Sergio Gaibisso (Council) a Carlo Rolandi (Constitution Committee e spesso Alternate member di Gaibisso al Council), Gianfranco Busatti (Events), Riccardo Simoneschi (Equipment), Luciano Giacomi (Racing Rules), Alessandra Sensini (Windsurfing, nonché velista dell’anno uscente), Luca Ferraris (Medical), più altri con ruoli minori. In forse la presenza a titolo personale del presidente federale Carlo Croce, che non ha incarichi ufficiali.
ALTRE ASSENZE
--> Distanze e costi a parte, l’organizzazione federale ha brillato per l’assoluta mancanza di comunicazione (ma va?) e di coordinamento politico e logistico della presenza italiana nel massimo ente mondiale della vela. Andiamo in pochi e senza un comando, che almeno il vicepresidente Predieri dovrebbe assumere. Alcuni hanno inviato lettere o richieste alla FIV per chiedere direttive, e semplicemente (purtroppo come abitudine della Nuova FIV) non hanno ricevuto risposta. Negli anni precedenti, quantomeno, c'erano comunicazioni degli uffici federali ai delegati, per informarli sui viaggi e i relativi rimborsi. Stavolta tutto tace. Speriamo che il clima cambi presto: la vela italiana dovrebbe dare tanto e assumere un ruolo significativo anche nell’attuale ISAF, dopo i successi di risultati, di presenza e di organizzazione nei vari settori della vela.
Per parte nostra, cercheremo di darvi nei prossimi giorni tutti gli aggiornamenti da Busan, Annual Conference ISAF 2009.