venerdì 15 maggio 2009

Ciao Pierre, sulle vette spazzate dal vento che guardano gli oceani



Un grave lutto per il mondo della vela e della navigazione, la scomparsa di Pierre Sicouri, navigatore solitario, skipper oceanico, amante del mare e della montagna, aveva 54 anni. Lascia la moglie Paola Pozzolini e tre figli, tutti velisti. La vela italiana ha perso un grande personaggio, unico per il modo di concepire l’andar per mare in lunghe imprese e la vela come velocità. Da quattro anni Pierre lottava contro un male inesorabile, la sua è stata una sfida estrema, condotta con grande dignità e fino all’ultimo: solo 15 giorni fa aveva veleggiato sul suo lago in catamarano.

Pierre Sicouri è nato il 10 ottobre 1955, le sue imprese veliche sono strettamente legate a Giorgio Falck, con il quale sui vari “Guia” ha partecipato a ben 3 edizioni del Giro del Mondo in equipaggio Whitbread Around The World Race. In aggiunta, Sicouri ha anche al suo attivo 2 Ostar, la prima transatlantica in solitario, e oltre 20 traversate oceaniche in tutto il mondo. Pierre Sicouri era lo skipper del “Rolly Go” di Giorgio Falk alla Whitbread, ed era al timone nella manovra effettuata per recuperare Paolo Martinoni, caduto in mare vicino a Capo Horn.

Negli ultimi anni, oltre a partecipare ancora con successo a regate d’altomare - come la Quebec-St Malo insieme alla moglie Paola nel 1996, alla Roma per 2, vinta nel 1997 con Vittorio Malingri, il Giro d’Europa nel 1999, tutte con il suo trimarano “Spirit” - si è impegnato a trasferire la sua passione per la vela ai figli, con grande successo. Ha regatato per cinque stagioni sul catamarano Formula 18 insieme al figlio Raphael fino a vincere il Campionato Nazionale nel 2005, e ha seguito attentamente le figlie Silvia e Lara divenute nazionali azzurre del catamarano Hobie Cat 16, con il quale hanno partecipato al Mondiale ISAF in Austria nel 2007. Sempre col figlio Raphael aveva partecipato al campionato italiano delle classi olimpiche nel 2007 sul lago di Como.

Nel 1984 insieme alla moglie Paola Pozzolini, a sua volta skipper e navigatrice solitaria, ha scritto per Zanichelli un libro intitolato: “Navigare in oceano. Come e perchè attraversare le colonne d'Ercole raccontato dalla più famosa coppia di navigatori italiani”.

Di lui ha un ricordo speciale il consigliere di presidenza della FIV Angelo Insabato, catamaranista e velista dello stesso lago: “E’ una perdita immensa per tutta la vela italiana, per il Centro Vela Dervio, per le classi dei piccoli catamarani, siamo un po’ tutti orfani della sua grande personalità e della sua storia”.

Da “Racers. Storie di uomini con la velocità nel cuore”, un ricordo di Franco Pivoli, guardando il video del trimarano Spirit: “Qui eravamo sui 33 nodi, circa 60 chilometri orari. Stavamo navigando nelle Bocche di Bonifacio, con 50 nodi di vento. Li vedi? Ridono e scherzano, ma a questa velocità basta poco. Un sacchetto di plastica in mare e si sfascia tutto. E’ come ritrovarsi a 300 chilometri orari su una Formula 1 senza lo sterzo. Ma a quella velocità, le sensazioni...Ti senti in caduta libera, costantemente...Sei sempre sulla cresta dell’onda, come fossi in picchiata, con una barca larga 16 metri che pesa 4500 chili e ha un albero di 700 chili alto 30 metri...”

Addio grande Pierre Sicouri, navigatore della vita, che ha regalato emozioni e storie grandi a generazioni di velisti e non solo in Italia. Ci mancherà il tuo modo dolce e sicuro di navigare, di parlare e di affrontare tutte le tempeste. Pierre era anche amante della montagna e di Courmayeur. I funerali si terranno domenica 17 alle 15 presso la Società delle Guide Alpine in Piazza della Chiesa a Courmayeur, dove ha voluto riposare. Sulle vette spazzate dal vento che guardano gli oceani.



(In questa foto, Pierre con le figlie e la moglie a Neusidersee in Austria, al Mondiale ISAF 2006)

6 commenti:

  1. La vita è fantastica, fragile, tremenda. Ciao Pierre. Domani veniamo a Courmayeur, ci saremo ci saremo anche questa volta. Lassù tira vento. E io ti vedo, navigare sulla neve. Sai quale immagine ho davanti ? La tua incazzatura epocale quando a Lisbona per sbaglio avevamo messo benzina invece di gasolio nel serbatoio del Guia IV! Devi ammettere, un po' esagerata :-) Ciao grande Pierre. Dai un occhio quaggiù. J

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  2. Caro Fabio, quello che hai scritto di Pierre dimostra quanto ami e conosci questo sport. Braveo, un bel ricordo. Speriami che da questo mondo ne arrivino tanti altri. Pierre merita di essere ricordato per sempre da chi ha la passione del mare nel sangue. Peccato che la maggior parte dei post di questo blog siano intrisi di rancore o di autocelebrazione. Questo non ti fa onore e neppure ti fa bene. I cicli passano inevitabilmente, se chi passa la mano ha seminato bene deve essere contento se chi lo segue raccoglie, anche solo una briciola.

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  3. Pierre era nato il 10 gennaio....
    buon vento pierre

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  4. Il tuo sguardo profondo ed intelligente, la tua determinazione e la tua generosità ti rendono indimenticabile....
    ciao Pierre

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  5. Voglia di abbracciati...voglia di presentati i miei figli e mio marito voglia di tornare a ridere insieme a Cesenatico con tutto il gruppo di hobiecatters...voglia che tu sia ancora con noi

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