Trieste, seconda domenica di ottobre. Da quarantuno anni significa Barcolana. Da almeno una decina d'anni, significa record, spettacolo, amore per la vela. Duemila barche, venticinquemila velisti, trecentocinquantamila spettatori. Team velici, sponsor, protagonisti della vela che fanno di tutto per non perdersi l'appuntamento. E diretta RAI, servizi da altre tv, duecentoventi giornalisti accreditati da vari paesi, collegamenti e dirette radio, una televisione dedicata (Barcolana TV) con dodicimila collegamenti, centotrenta ore di girato in una settimana, servizi montati (dirette escluse) per quasi otto ore, una Giuria Internazionale presieduta dal presidente onorario FIV Carlo Rolandi e composta di 6 membri, un numero imprecisato (ma significativo) di tessere FIV realizzate nei giorni dell'iscrizione alla regata, un budget complessivo intorno al milione di euro, con introiti da sponsor privati e istituzioni di circa 1.2 milioni, e utili che vanno a finanziare l'attività sportiva della Società Velica Barcola Grignano e più in generale di Trieste, una delle capitali vere della vela italiana, a sua volta tra i paesi leader del mondo. Più che una festa, un motore a scoppio. Una centrale elettrica della vela in questo paese. Esserci o non esserci non è indifferente, per chiunque.
Figurarsi per il presidente della Federazione Italiana Vela. O per il vicepresidente vicario, tantopiù se coordinatore di un Settore che si chiama, sentite qua: Promozione, Immagine e Comunicazione.
Quest'anno, per la prima volta da parecchi anni, qui a Trieste la FIV non c'era.
Punto.
(E' stata una Barcolana bellissima, di sole e Maestrale, con 1798 partenti e quasi 1400 arrivati. Vittoria meritata di Maxi Jena e Mitja Kosmina, dopo sette secondi posti consecutivi! Grande spettacolo e coinvolgimento, come al solito.)
E' tutto da rivedere su www. barcolana.tv.
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Che vergogna! Si vede che tutti i genovesi che sono adesso a capo di Fiv facevano troppa strada per arrivare fino a Trieste?
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