venerdì 16 ottobre 2009

La quiete prima della bonaccia


Tutto tace, dal palazzo di vetro. Tutto si muove restando fermo. In attesa del Consiglio che deciderà tutto, si rincorrono le voci e le sensazioni, i fatti e le teorie. Nell'augurare buon lavoro ai consiglieri federali che sabato proclameranno la rivoluzione, eccovi qualche microscopico - ma sintomatico - segnale rilevato dai nostri strumenti.

SONDAGGIO UNDER-16 - A 24 ore dalla chiusura del sondaggio, il 64% dei votanti alla domanda se il Piano prossimo alla delibera sia stato sufficientemente comunicato e discusso, ritiene che "NO, il piano è stato predisposto e fatto circolare solo tra pochissimi, c'è stata scarsa comunicazione e scarsa discussione"; il 21% "NON TANTO, si poteva far conoscere meglio il testo con i dettagli del progetto, considerando le conseguenze che avrà sul futuro della nostra vela"; e solo il 13% dice che "SI, se ne è parlato abbastanza e ognuno ha potuto dire la sua, anche i Tecnici e le Società affiliate più periferiche". E' un campioncino minimo quanto si vuole, ma parecchio deciso: l'85% non è soddisfatto. Non del Piano Under-16, attenzione. Del modo in cui si sta facendo passare. Credo sia giusto tenerne nota, lassù al sedicesimo piano.

NUOVI TECNICI - Ora che siamo in dirittura d'arrivo, e che si deve definire la squadra, invece di prendere linearità la rotta si fa contorta. C'era un modulo per partecipare a una selezione, e oltre sessanta hanno partecipato mostrando interesse professionale per la vela nazionale. Non si tratta di una vera e propria gara, però, e questo andrebbe chiarito. Anche perchè nei moduli non c'era alcun accenno alle caratteristiche di un eventuale contratto. Inoltre, visto che si parla di assegnare un Tecnico per ciascuna Classe, è singolare che proprio le Classi non siano state coinvolte nel processo, cosa abbastanza normale in passato. Speriamo in un bel sussulto finale che fughi ogni dubbio, per ora si vede poco del Nuovo che avanza, sembra il Vecchio stropicciato e ristirato.

MODIFICHE ALLO STATUTO - Ve ne eravate dimenticati? Noi no, anzi. Vi ricordiamo che il presidente annunciò fortemente la volontà di riformare lo Statuto federale per la parte delle procedure elettive (mica poco). E disse che di ciò si sarebbe occupato il vicepresidente vicario, e che "entro l'anno" avrebbe presentato un progetto di riforma statutaria. Alla fine dell'anno mancano due mesi e grossomodo altrettanti Consigli federali. Una riforma dello Statuto naturalmente è materia da Assemblea Straordinaria (l'Ordinaria è prevista a fine 2010, e si fa un attimo ad agganciarci una Straordinaria), ma almeno qualche avvisaglia, qualche bozza, qualche stralcio, tra i consiglieri dovrebbe circolare, no? Niente, tutto tace (vabbè, da quel pulpito è normality). Secondo voi, vuol dire che la riforma non è più in agenda, ed è rinviata ad altro momento? Riflettori accesi.

1 commento:

  1. Per quanto concerne le supposte modifiche allo Statuto Federale, riporto a te e ai lettori del tuo blog, che devono essere numerosi perchè ne incontro sempre più in varie circostanze, che in occasione dell'ultimo Consiglio del 17 ottobre a Genova, l'Avv. Giancarlo Sabbadini ha sollevato la questione, ricordando anche la tempistica prevista in caso di modifiche statutarie, e invitando i competenti organi statutari, se ancora intenzionati, a fare in fretta. A quanto pare tra i consiglieri nessuno è a conoscenza di proposte in questo senso. Però vista la tendenza a preparare le cose nell''ombra, come spesso raccontato in questo tuo blog, non meravigliamoci se qualcosa salta fuori prima di Natale...Quindi l'intervento di Sabbadini è stato tempestivo. F.F.

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