martedì 27 ottobre 2009

Onore e Responsabilità


NEL GIORNO IN CUI LA CORTE DI NEW YORK SI RIUNISCE (PER DECIDERE SU RAS AL KHAIMAH) FULL-ATTACK DI BMW ORACLE CONTRO ALINGHI

"Vincere la Coppa America non porta solo onore, ma anche responsabilità. L'onore forse è perso, ma la responsabilità rimane". La frase è di Sir Russell Coutts, sottocapo di Larry Ellison a BMW Oracle, ed è indirizzata ad Alinghi, sua ex casa, e senza interposte persone a Ernesto Bertarelli, suo ex datore di lavoro e amico di famiglia. Roba pesante. L'idea che quella che tutti chiamiamo diatriba legale intorno all'America's Cup stia diventando ogni giorno una frattura più insanabile, con radici profonde.

Il colpo è arrivato a margine dell'ultimo e più pesante attacco legale di San Francisco (Golden Gate Yacht Club) contro Alinghi (Società Nautica di Ginevra), presentato oggi alla Suprema Corte di New York: i legali americani chiedono che la Corte tolga al club elvetico la qualifica di Trustee, o fiduciario, del Deed of Gift, connessa con la detenzione del trofeo. BMW Oracle chiede che le regate della XXXIII Coppa, nel febbraio del 2010, siano gestite da una entità terza incaricata dalla Corte nella qualità di fiduciario delle regole del Deed of Gift, che garantisca equità ai due concorrenti in gara. Una nota del GGYC chiarisce che questa richiesta non disconosce il ruolo di Alinghi quale sailing team defender e detentore della Coppa.

Il commento di Brad Butterworth, lo skipper neozelandese di Alinghi: “BMW Oracle dovrebbe lavare il suo comportamento antisportivo con una buona dose di acqua salata e di sole, accettando di competere per la Coppa in mare. Altrimenti si facciano da parte, lasciando spazio ad altri team che vogliono partecipare”.

Questa mattina intanto è prevista l'udienza sulla settima causa promossa da GGYC, quella sulla località di Ras al Khaimah scelta per le regate.

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