Il nostro primo sondaggio, un sondaggio-lampo, condotto in una settimana, con 85 risposte (altre ne sono sopraggiunte nelle ultime ore portando a quasi 100 i partecipanti: un risultato importante che dimostra la voglia di partecipazione di tutti al dibattito sul futuro della nostra Vela) e che ha dato un responso netto su un tema sentito dalla base: la FIV deve occuparsi di Sport e, nella stessa misura, di Promozione e di Cultura del mare.
Questi nel dettaglio i risultati del sondaggio, la cui domanda era: La FIV deve occuparsi solo di Sport o anche di Promozione della Vela e della Cultura del Mare?
Il 49% ha risposto: Di entrambe in eguale misura
Il 36% ha risposto: Principalmente di Sport, ma anche di Promozione e Cultura
Il 14% ha risposto: Solo di Sport e Regate
Lo 0% ha risposto: Solo di Promozione e Cultura del Mare
--> Il sondaggio è stato lanciato a margine dell’accordo tra Assonautica, FIV e LNI nel quale si ipotizzava una competenza delle tre associazioni secondo cui la prima si occupa di Economia, la seconda di Sport e la terza di Cultura del mare. Per quanto limitato il sondaggio invia un chiaro segnale ai vertici FIV, a non ignorare o svendere l’immenso patrimonio fatto di scuole vela, istruttori e storia didattica e promozionale rivolta soprattutto ai giovani accumulato in decenni dalla federvela. E’ da questo serbatoio che sono emersi anche i campioni della vela azzurra. Senza dimenticare il progetto Velascuola FIV, che ha una potenzialità enorme, ancora tutta da sviluppare.
Presto sul blog altri sondaggi: sono gradite le vostre segnalazioni.
giovedì 2 aprile 2009
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Caro Colivicchi,
RispondiEliminanon so chi abbia risposto, ma sicuramente i rispondenti a questo sodaggio di cui parli chiedono alla FIV di occuparsi anche di altro oltre che delle ragate (solo il 14% ha una visione limitata a queste) Per intenderci: i club sciistici non si occupano solo di gare di sci ma anche di insegnare lo sci a chi mai farà gare, ed anche di sci alpinismo.
Nella nostra impostazione (peggio nella mia attività di stazzatore!) invece partiamo dalla ed arriviamo alla regata e talvolta facciamo intendere che l'andar sulle derive serve solo per gareggiare e non per divertirsi e per vivere il mare! Io sono convinto che la regata sia altamente formativa, anzi sia il vertice della formazione, ma sono anche del parere che la vela dovrebbe conquistare spazi anche tra coloro che delle regate non gliene può fregà de meno.
E questo a partire dagli optimist che sono un po' vissuti purtroppo solo come la selezione ed il reclutamento dei futuri campioncini e non come formazione del bambino attraverso il gioco, l'ardimento e il mare.La vela deve diventare, per i ragazzi ma anche per gli adulti, anche gioco e divertimento, e come tutti i giochi deve essere fatta con serietà, impegno e competenza.
Se tutto ciò è vero, allora cosa si può e si deve fare come circoli Fiv? Io come stazzatore nulla o poco; posso curare, come spesso faccio, il problema dei materiali, dell'efficienza, della sicurezza oltre naturalmente il problema della lealtà. Però come amante del mare e come navigatore posso fare molto e sopratutto posso innescare passione principalmente in chi inizia.
Speriamo che questo sondaggio porti un po' di più di questo spirito, che se così sarà avremo poi anche molti più campioni e molti più regatanti perchè nasceranno da una base più vasta e più innamorata della vela.
buon lavoro
Cesare Cislaghi, stazzatore IV zona