lunedì 27 aprile 2009

Oceano, Italia



Dicono che dietro a Giovanni Soldini e Vittorio Malingri ci sono pochi ricambi. Dicono che la vela oceanica in Italia non ha seguito. Dicono che la FIV si occupa troppo poco dell'altomare, quello vero, oltre le colonne d'Ercole. Dicono tante cose, alcune giuste, altre da valutare. Intanto l'Italia non ha coste sull'Oceano, ma sullo splendido Mediterraneo: sarà pure una prima spiegazione del perchè ci mancano le frotte di navigatori solitari francesi o inglesi? In fondo la navigazione oceanica sportiva, in regata, è sempre stata un feudo anglo-francese, ma la presenza italiana, pur tra alti e bassi, secondo me sta crescendo, almeno tra i solitari. C'è Pietro D'Alì, c'è Matteo Miceli, ci sono i (tanti) del gruppo mini-transat, alcuni dei quali con ottime prospettive di crescita (Caracci, Gesi, Pendibene, ma ce ne sono anche altri e non voglio fare torto a nessuno: torneremo comunque sull'argomento), c'è sempre Vittorio Malingri, Ciccio Manzoli, ci sono le new-entry della Ostar di quest'anno. La vela in solitario sta pian piano conquistando gli italiani. Speriamo che presto gli italiani conquistino i primi posti della vela in solitario: abbiamo visto che il successo ha subito riportato in auge Giovanni Soldini (anche se ha vinto in coppia con D'Alì) dopo gli anni magri del trimarano.

Va meno bene sul fronte oceano in equipaggio. Qui siamo presenti e bravi a livello di Rally o giri del mondo "privati", ma non nelle regate, e tanto meno nella Regata: la Volvo Ocean Race, il giro del mondo a vela in equipaggio, dal quale la Grande Italia (3 sfide in Coppa America e tanti titoli nell'altura tra le boe) è assente da molte edizioni. L'ultimo fu Brooksfield dello skipper Guido Maisto nel 1997-98. Una volta c'erano i Doi Malingri, i Giorgio Falck, i Corrado Di Majo, i Tonino Chioatto...

Dallo Speciale 80 ANNI FIV (www.federvela.it/80anni) citiamo: "La nostra presenza al giro del mondo, la Whitbread (giro del mondo in equipaggio a tappe, l'attuale Volvo Ocean Race ), risale alla prima edizione, 1973, con tre barche: Guia di Giorgio Falck, CS&RB di Doi Malingri e Tauranga di Eric Pascoli. Ma la vera esplosione della vela oceanica è degli anni ottanta. Falck partecipava nel 1981 con Rolly Go e nel 1989 con Gatorade e Corrado di Majo nel 1977 con B&B. Una presenza più numerosa all'edizione successiva. Con Falck con Rolly Go, Roberto Vianello con Ilgagomma, Doi Malingri con Save Venice, Beppe Panada con Viva Napoli e Claudio Stampi con La Barca Laboratorio."

E visto che l'ultimo skipper italiano al giro è stato Guido Maisto, introduciamo l'elemento anomalo della voce "Oceano, Italia", quello degli equipaggi doppi e delle regate in due. Nè da soli nè in tanti. La Roma per 2, nata da una felice collaborazione tra Riva di Traiano con Mannucci, Denotti e Venanzangeli, Bolina con Casti e Pasquale De Gregorio, ha avuto sin dalla prima edizione (1994: lo so perchè, modestamente, l'ho vinta nella nostra classe, con un half tonner di nome Per Elisa e ribattezzato Fare Vela e in coppia con Lello Magnini, che saluto) ha avuto successo e audience, più della pur bellissima Cinquecento X 2, e ha dato vita ad altre imitazioni. All'ultima Roma per 2 ha vinto una coppia: proprio Guido Maisto con Andrea Mura, e con Vento di Sardegna (nientemeno che il restauro del glorioso Wind della Vendeé Globe di Pasquale De Gregorio).

Insomma l'Oceano non scorrerà nel sangue dei velisti italiani (troppo bello starsene nel nostro paradiso mediterraneo), ma di movimento con l'altomare "Blue Water" ne stiamo creando. E sarà quindi il caso - anche per la FIV - di occuparsene in pianta stabile. Loro, i solitari, lo chiedono da tempo. Nei talk show al salone di Genova lo abbiamo ripetuto tante volte. Ora che la Nuova FIV è guidata dal presidente dello Yacht Club Italiano che ha portato in Italia persino una tappa del Grand Prix dei Mini 650, forse (dico forse) qualcosa accadrà. E noi ci saremo. Oceano, Italia.

(Nella foto Massimo D'Alema, che alla politica preferisce di gran lunga la vela - come dargli torto? -, e che ha vinto la Roma per Tutti in equipaggio, mentre parla in banchina con Maisto e Mura alla premiazione della regata)

7 commenti:

  1. OTTIMA L'IDEA DI OCCUPARSI FINALMENTE ANCHE UN PO DI VELA DEGLI OCEANI, COSA CHE DOVREBBE DFARE ANCHE LA NOSTRA FEDERAZIONE PERCHE' TANTI NAVIGATORI E VELISTI SONO ATTRATTI DA QUESTO MONDO E VANNO AIUTATI; ANCHE UN BLOG PUO' SERVIRE POSSIAMO SPERARE IN CARLO CROCE?

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  2. Che D'Alema preferisca la vela alla politica è un po' grossa, assetato di potere com'è! Certo per lui è una passionaccia. Ora chle la Fiv si occuperà sicuramente di vela oceanica perchè Croce è un grande fan di Soldini (in tanti anni di successi mai ricevuto neppure un telegramma di complimenti dalla vecchia gestione) sicuramente avremo da ridire perchè trascurerà qualcos'altro. Comunque la partecipazione più significativa degli italiani alla withbread è stata la prima quando l'Italia vinse la classifica a squadre. Poi tanta buona volontà ma molte figuraccie: in questo senso gran finale proprio con Booksfield. Per la cronaca Soldini ha vinto con Pietro D'Ali, ma anche da solo!

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  3. Dimenticavo! Tra tante citazioni manca il primo italiano ad aver vinto una regata oceanica con un multiscafo: Paolo Martinoni! Ma capisco che essendo la persona che ha preso il tuo posto in federazione non meriti di essere nominato. Quanto inutile rancore!

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  4. Caro anonimo, non facciamo diventare questo un blog a basso livello, ce ne sono già troppi in rete! "Illazioni e frecciatine" occupando solo spazio che potrebbe essere usato per delle osservazioni costruttive. Grazie per avere ricordato a noi lettori e anche al redattore del blog e che Martinoni è stato il primo italiano ad aver vinto una regata oceanica con un multiscafo...

    In questo blog vorrei poter leggere articoli e osservazioni sulla VELA e non di persone che si sentono citate in causa per un fatto del genere. Caro anonimo, non è che questo blog l'hai confuso con Novella 2000?

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  5. Non so dire se è una cosa temporanea dovuta alle assolute ristrettezze di bilancio, ma la mia impressione è che la nuova FIV abbia tirato una linea sull'Altomare.
    Ti basti un particolare: la persona che segue l'Altomare (una!) fa parte di un settore in cui altri sei si occupano solo di derive (di cui uno è anche il Presidente) e si comprende quanto di Altomare parleranno e specialmente con quanta competenza, ma non basta! Costui è anche coordinatore del settore attività speciali, una "sinecura" che comprende ad esempio la vela per i disabili e le paraolimpiadi.
    Mi domando quando e dove avrà tempo di seguire l'Altomare.

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  6. Bene bene bene
    Grazie a tutti dei commenti (molti altri ne arrivano via mail), ma vi prego se possibile di evitare l'anonimato: in fondo che male c'è ad avere il coraggio delle proprie parole? Non dimentichiamo che stiamo parlando di Vela, sport, natura, federazione: tutte cose che devono restare belle e piacevoli. E a questo proposito voglio solo - fermamente - tranquillizzare chi ha usato la parola "rancore". E' veramente fuori luogo. Tanto più riguardo al mio amico Paolo Martinoni (ciao, Paolo, buon lavoro). Il quale, sorridendoci sopra per inciso, non sembra abbia "preso il mio posto" in FIV. Sul sito FIV, infatti, alla voce "Contatta la Federazione", dove un tempo c'era scritto "Comunicazione Ufficio Stampa: Fabio Colivicchi, Angela Rodi, Bianca Gropallo, agenzia Vela&Vela", adesso non compare alcun nome, nè alcuna azienda, solo la cara vecchia casella mail "comunicazione@federvela.it".

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  7. Ciao a tutti, nella Volvo ocean Race 2009 c'è anche l'unico Italiano imbarcato se Telephonica blue il veneto Gabriele Olivo, simpaticissimo e modestissimo che mantiene alto comunque il valore dei marinai - velisti italiani e ricordatevi anche di un altro Signor marinaio - velista l'unico a mio ricordo che si fece 2 volte nello stesso anno la regata intorno al mondo su Amers Sport one e sul mostruoso catamarano Club Med (che vinse il record quell'anno del giro del mondo + veloce senza scalo in 62 giorni) il friulano Stefano Rizzi.....insomma sarebbe bello raccogliere tutte questi testimonial e farci raccontare le loro esperienze assolutamente affascinanti ed impagabili!!! Siamo sempre un popolo di navigatori un po impigriti ma lo siamo ancora!

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