lunedì 4 maggio 2009

Deregulation, disimpegnation



Nell'ansia di allegerirsi, la cura dimagrante della Nuova FIV rischia di degenerare in anoressia. Il peggio è se la voglia di deregolamentare, disimpegnarsi, delegare le responsabilità, coinvolge anche la fonte stessa della vela: i giovani e giovanissimi.
Da sempre la vela giovanile è un fiore all'occhiello dell'Italia, spesso riconosciuta all'estero come esempio da seguire. E noi invece che facciamo? Cambiamo tutto, anzi chiudiamo baracca... Ecco cosa serpeggia (in attesa, tanto per cambiare, di un minimo sindacale di notizie, informazioni, dati ufficiali, insomma la cara vecchia "comunicazione" che pare sparita dal vocabolario FIV) in tema di vela giovanile, stando ai mormorii colti in banchina alle prime regate della stagione.

La classe Optimist non avrà più tecnici federali, non ci saranno più squadre nazionali ai campionati europei, mondiali o ai grandi eventi internazionali. A seguire i baby-velisti provvederanno i Circoli, mentre la Classe Optimist (nel senso di Associazione di Classe) avrà un (1) suo tecnico. Niente tecnici e niente squadre significa niente soldi (la spesa annuale per la vela giovanile si aggirava sui 200mila euro): fino a 15 anni i futuri olimpici della vela azzurra dovranno cavarsela da soli. Solo in seguito, per i più bravini, la FIV interverrà: per la fascia 15-18 anni.

Perchè? Sbizzarritevi: alcuni dicono che fa parte del progetto di "britannizzazione" della vela italiana, visto che a quanto pare gli inglesi (sui quali ci illudiamo che basti copiare come giapponesi) fanno così, e non vogliono, proprio non vogliono, che i loro piccoli vincano o rischino di vincere un titolo Optimist, per non rovinarsi il futuro. Altri dicono che le scelte sono frutto di un disegno tecnico-politico che fa sempre capo al duumvirato dei Direttori Tecnici, che in questo modo si liberano dal gentile assedio di un nugolo di tecnici giovanili.

La cosa che più preoccupa, tuttavia, resta la mancata chiara comunicazione sui nuovi programmi, gli obiettivi, il percorso. Solo qualche sparuta riunione in poche Zone, e un "briefing" informale del consigliere di presidenza Pino Barbieri, a Formia durante una regata Optimist. Il presidente Croce sull'argomento ha delegato totalmente: gesto da apprezzare per l'umiltà, ma a un presidente si chiede almeno di seguire da vicino chi ha delegato (politici e tecnici), ascoltare la base, le persone coinvolte. E magari aggiustare la rotta. Speriamo in un sussulto di flessibilità e soprattutto in una ripresa delle comunicazioni, oggi interrotte, anche perchè il tempo stringe: a giugno inizia la stagione delle Scuole di Vela, con 1500 istruttori e 25mila allievi. Qualcosa a che fare con la vela giovanile...

(Nella foto di apertura: un tecnico FIV abbracciato ai suoi giovani della squadra nazionale federale, a un mondiale Optimist. Una scena che dovremo dimenticare?)

28 commenti:

  1. Ciao Fabio
    come scrivi tu è tragico e mi augura che non finisca così,cmq non eravamo tanto messi bene la squadra nazionale non è servita mai a nulla sopratutto xchè i tecnici spesso non conoscevano bene gli atleti e spesso imponevano scelte loro.
    Sicuramente non bisogna abbandonare i piccoli ma cercare una collaborazione soprattutto con gli allenatori che ogni anno hanno ragazzi selezionati nella squadra e che al momento clou non possono più dire una parola e devono stare lontani come se fossero appestati, e poi gli allenamenti della squadra non sono mai serviti a nulla...................

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  2. mah penso che la squadra nazionale ci deve essere ma sicuramente in visione della manifestazione in oggetto, dare un tecnico che raggruppi la squadra sì ci deve essere ma secondo molti va bene preso dalla classe e/o scelto tra i migliori tecnici di circolo es. Meringolo o altri. Il tecnico FIV Turchi o Giorgianni ha poca capacità di intervento e molto dispendio di energia da ambo le parti si dell'equipaggio che del tecnico. Poi la capacità del tecnico e il suo rinnovamento motivazionale e tecnico è data dalla sua espressione con dati di fatto di costruzione e scelta di new - entry e rinnovamenti e sperimentazione con equipaggi nuovi e continui. E poi un continuo avvicendamento può solo che portare linfa e miglioramento.
    Comunque l'Optimist è deve rimanere classe promozionale in tutti i sensi,la sua peculiarità è sempre stata questa! L'Optimist è troppo diverso dalle altre derive per conduzione e tecnica ed è assolutamente obsoleto, basta vedere che le altre nazioni anglosassoni e non si stanno indirizzando su altre classi lentamente e sanno quello che viene dopo è solo l'inizio di una lunga carriera velistica in tutti i sensi!
    E' giusto rivedere programmazioni e priorità!
    Di Campioni mondiali ed Europei Optimist ne abbiamo persi fin troppi!

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  3. Sarà un dettaglio ma quando dici: "il tempo stringe, a giugno inizia la stagione delle Scuole Vela", mi viene da pensare che forse la stagione potrebbe anche iniziare prima. Almeno su questo, ispirarsi un pochino del modello inglese non sarebbe male.
    Tof

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  4. Se non ricordo male abbiamo portato a casa qualche titolo Mondiale dalla Classe Optimist.
    Al momento ricordo quello di Luca Bursic e la doppietta di Mattia Pressich, quindi ritengo sia stato fatto un buon lavoro anche da parte dei tecnici federali Marcello Turchi e Massimo Giorgianni che la FIV invece ha deciso di mandare in pensione. Uno sbaglio enorme; il Presidente Croce non ha capito o fa finta di non capire che senza la base non si costruisce assolutamente nulla e sta facendo esattamente l'opposto di quanto ha fatto suo padre per i giovanissimi quando era al timone della Federazione Italiana Vela negli anni 70.
    Speriamo solo che Beppe Croce "illumini dall'alto dei cieli" le menti un po' confuse dell'attuale dirigenza e le faccia riflettera sull'enorme errore che stanno commettendo.

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  5. Di titoli mondiali ne abbiamo vinti + di uno :
    Landi Sabrina - Vanelo Ugo (anni ottanta) Bursich - Pressich ( anni novanta duemila): Europei - Bonifacio (anni ottanta) e ecc....fino a Dubbini e sempre grazie agli allenatori propri o del circolo e genitori che li hanno supportati fino ad imbarcarli sull'aereo o pulmino per i Mondiali o Europei, i tecnici federali sono sempre stati marginali nella loro preparazione come è stato fatto da sempre in tutti le federazioni, e come in tutte le federazioni sono stati sempre soggetti a cambiamenti proprio per rinnovare e rendere sempre più dinamico il modus interventi di chi vuole operare e ottimizzare la promozionalità e le motivazioni sia degli equipaggi che dei tecnici. E' giusto cambiare, è giusto rinnovare, è giusto dare ad altri, forse anche più capaci e con nuove idee, il modo di esprimersi e rendere al meglio!
    E poi come mai gli allenatori che hanno forgiato dal nulla e che hanno sempre seguito i famosi campioni europei e mondiali Optimist ( Bursich Landi Bonifacio Pressich Vanelo....) non sono mai stati Tecnici Federali Nazionali della classe?
    A quale titolo meritocratico sono stati mantenuti per tutti questi anni, decine, i tecnici Turchi e Giorgianni? Vincere con equipaggi che loro non hanno seguito educato forgiato ma hanno solo preso in prestito per qualche giorno non può essere considerato merito per rimanere tutti questi anni a fare un lavoro che qualsiasi tecnico nel mondo Optimist nazionale, con qualche anno di esperienza e motivazione all'ennesima potenza e che ha dimostrato portando ai vertici i propri equipaggi, è in grado di fare!
    E poi è giusto anche ridimensionare una classe che è e deve continuare ad essere promozionale in prospettiva di classi ed una vita futura velistica molto più articolata e duratura.
    Il pres. Croce secondo molti ha la visione giusta per rendere dinamico e appetibile a tutti e per tutti il mondo della vela, diamogli fiducia almeno per 4 anni e poi si vedrà.....!

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  6. Un saluto e un ringraziamento a tutti, vedo che il tema è sentito e le idee svariano. E' giusto e bello. Rinnovo l'invito a non lasciare commenti in anonimato, non ne vedo francamente la ragione, siamo fra amici in un ambiente sportivo e parliamo di giovani e di vela!
    Le scuole di vela iniziano a giugno perchè seguono la fine dell'anno scolastico, naturalmente ci sono corsi e allenamenti per adulti e giovani che seguono le attività preagonistiche e agonistiche, anche negli altri mesi.
    Infine, anche alla luce del fertile dibattito, voglio ribadire che non è mia intenzione discutere o criticare a priori eventuali scelte tecnico-politiche, ma sottolineo che il fatto più negativo ed evidente è la mancanza di chiarezza, di informazione e di comunicazione. Sempre lieto di dovermi ricredere se le cose dovessero cambiare. Ma forse dare 4 anni di fiducia "al buio" è un po' rischioso. Visto che uno dei capisaldi della corrente amministrazione federale è di chiudere contratti della durata massima di 1 anno, questo potrebbe essere un periodo legittimo per un primo giudizio sull'operato della Nuova FIV. Senza dimenticare che il 31 maggio prossimo cadranno i primi 200 giorni della presidenza Croce...
    Buon vento a tutti, e disanonimatevi
    Fabio Colivicchi

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  7. Ciao Fabio, non vedo questa mancanza di chiarezza, anzi tuttaltro mai è stato così chiaro il piano strategico inserito dalla FIV gestione Croce, e si capisce anche l'ottica verticalizzata della ricerca degli obiettivi posti, dove si rimette tutto in gioco e dove tutti possono partecipare spingendo con il proprio apporto tecnico e motivazionale su qualsiasi ramo la ricerca comune di migliorare lo sport della vela correndo insieme verso il 2012 con l'ottica di essere serviti a qualche cosa! Un anno non basta, a mio modestissimo avviso, la ricetta funziona solo se si corre tutti per 4 anni e poi si tirano le somme, e se funziona allora ci vogliono almeno altri 2 quadrienni per essere risanati dall'attività promozionale a quelle giovanili alle olimpiche alle attività altomare coppa America Volvo Ocean Race e quant'altro sia vela.........!

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  8. Ehi che bell'ottimismo, che bello slancio. Contagioso. Sarà... ma tra ottiche verticalizzate, tutto che si rimette in gioco, apporto tecnico motivazionale e somme da tirare non solo tra 4 anni ma persino tra 12, più che chiarezza... a me viene la claustrofobia! Tralasciando il fatto che a mio avviso la vela italiana non è affatto da risanare, stando ai risultati. Ma sto al gioco, l'unico che mi piace: la ricerca comune di migliorare lo sport della vela: quindi vediamo la ricetta. E' scritta da qualche parte?
    In ogni caso, ragazzi: sempre buon lavoro

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  9. La vela italiana non è da risanare????? Beh allora parliamo di cose diverse, su queste basi la discussione non ha senso.

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  10. Ma perchè non la smetti di raccontare cose parziali e poi ricorda un detto "chi è senza peccato scagli la prima pietra".
    Tu la lancieresti la pietra? Io penso di ..

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  11. Sai a me la claustofobia era venuta per 5 mandati 20 anni sempre con le stesse persone stessi errori ripetuti all'inverosimile negando l'evidenza e quando pareva avessimo imboccato la via giusta hanno pensato bene di azzerare il lavoro fatto, l'unica cosa rimasta........l'impostazione che i veri atleti hanno acquisito e ne hanno fatto bagaglio ed è servito a loro per crescere ed essere ora l'unica chance nostra per le olimpiadi 2012!
    Se abbiamo qualche equipaggio in grado di essere veramente in zona medaglia è grazie alla loro perseveranza ed al fatto che ci hanno creduto sempre ed hanno avuto vicino i loro tecnici i loro amici i loro circoli i loro sponsor che li hanno aiutati ad essere atleti OLIMPICI! Per 20 anni la FIV ha solo vivacchiato sulle "penne" di atleti potenziali e ne ha reso la strada veramente in salita con incertezze confusione sfiducia + o - mascherata, basta vedere i crolli psicologici che tutti i nostri atleti nel momento clou nell'Olimpiade avevano. Chi ha salvato la FIV è stata Alessandra Luca e Diego che si sa si sono preparati singolarmente a parte e con personal trainer propri.......un motivo ci sarà .....no? E dietro a questi chi c'è....? Solo il windsurf ha seminato con Ghione e colleghi uscendo da ottiche federali miopi, ma le altre classi hanno buchi generazionali e solo un attenta e lunga politica e tecnica innovativa può reimmettere una base alta alla piramide olimpica per arrivare alla punta per eccellenza! La base è il fondamento la nostra base è piccola, con 5600 km di costa e tutte le città e paesi sul mare e non possibile che abbiamo così pochi tesserati? Perchè perdiamo così tanti Optimisti tra e nel dopo Optimist ( la colpa è da ricercare anche e soprattutto nella gestione federale e della classe ) ?
    Perchè continuiamo ad avere classi fantasma e obsolete come l'Equipe o tecnicamente errate come il 555? Perchè continuiamo a mantenere sempre sul 420 tutte le potenzialità del doppio quando se si ha il peso sarebbe opportuno passarli sul 470 soprattutto juniores? Perchè non si rende appetibile il 29er vera preparazione al 49er? Perchè non si cerca di trovare una classe di passaggio tra l'Optimist e le altre classi quando i ragazzi a 12 e 13 anni in Optimist NON CI STANNO + E NON SI DIVERTONO + ( le altre nazioni europee e d'oltreoceano lo stanno già facendo da anni)?
    Ecco perchè il mio ottimismo c'è e deve esserci, il cambiamento c'è e si vede, è ossigeno, ma cambiare è più lunga e dura che rimanere inerti e vivacchiare annaspando "per tenersi a galla". Sarò forse un idealista? mi sbaglierò? Che dire.....aspettiamo operiamo aiutiamo solo così funziona!

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  12. Caro Fabio
    recentemente sono capitate delle cose, come quella segnalata nel tuo post, che mi fanno venire voglia di trasformare il mio blog in un mezzo per poter dimostrare il dissenso che provo.
    Non vorrei in realtà farlo perché speravo di trattare solo esperienze vissute in barca e per questo servisse da esempio ad altri bimbi, lasciando da parte le solite polemiche di noi adulti, ma è difficile restare in silenzio.
    Sfrutterò quindi per ora il tuo spazio per dire la mia.

    Vedi io prendo a cuore la questione perché oltre al blog io e te abbiamo un'altra cosa che ci accomuna ed è la passione per il mare e la vela che anch’io ho trasformato nella ragione della mia vita.
    E l’ho trasmesso anche ai miei due figli !!! Guarda caso proprio grazie all’optimist.

    Non posso e non riesco quindi a stare zitto quando sento certe assurdità che riguardano i ragazzi e l’optimist.
    E’ ormai più di un mese che si sente dire quali cambiamenti avverranno da parte della Fiv riguardo la vela giovanile e sono quanto mai allarmanti !!! Croce non fa altro che ripeterlo nei suoi discorsi e nelle interviste e chi è attento e sensibile al problema l’ha notato subito.
    L’idea che si vuol far passare, e che trova tutti i fedelissimi d’accordo anche se di ufficiale non si trova nulla, è che l’optimist stressa i ragazzi e quindi molti abbandonano la vela per questo motivo, che sono investiti sulla classe troppi soldi ed energie, che in fondo l’optimist serve e non serve.
    Addirittura ultimamente aleggia anche che gli allenatori optimist siano “allenatori di serie B” E qui andiamo proprio oltre il consentito!!

    Vista l’assurdità di tali idee mi viene da pensare, dato che sono ancora abituato a farlo, che sotto sotto ci sia dell’altro ma che non lo si voglia dire.

    A prova di questa assurda teoria si cita ormai a sproposito quello che viene fatto dalla Federazione Inglese, e anche tu ne fai menzione nel post.

    Bisogna quindi precisare in proposito che l’interpretazione è assolutamente sbagliata !!

    La federazione Inglese ha stanziato qualcosa come 11 milioni di Euro per sviluppare nei prossimi 4 anni programmi dedicati alla diffusione della vela per i bambini !
    E’ attivo un programma denominato “On board” un programma che avvicini 50 mila bambini l’anno alla vela !!!!!! Bambini che non hanno alcuna conoscenza della vela.
    Ragazzi avete sentito bene ????
    Dopo di che nel programma viene specificato che uno degli obbiettivi della Federazione è di portare almeno cinque ragazzi nei primi 30 posti al mondiale optimist.

    Detto questo la nostra Fiv interpreta a modo suo e lancia il messaggio invece che l’optimist non serve, e taglia i tecnici federali, i mondiali stressano i ragazzini e quindi cancella la squadra nazionale, non da più i rimborsi ai partecipanti delle selezioni e degli Italiani. E si tolgono così i soldi ai giovani.

    Salvo poi dire che prenderà per mano i ragazzi dai 15 anni in su……..ma quali se dall’optimist non li facciamo arrivare???

    Il sospetto invece è che non si voglia ammettere l’errore fatto cioè: fino ad oggi i ragazzi sono stati abbandonati dalla Fiv, e specialmente i giovani talenti usciti dall’optimist, che non disponevano di forti sponsor (genitori ricchi e consenzienti), piano piano si disperdevano.

    Già, per chi non lo sapesse fino ad oggi l’attività giovanile è affidata in concreto ai genitori !!!
    Non ai circoli o alla Fiv o alla classe, non solo, ma ai genitori che foraggiano tesseramenti Fiv, di Classe, allenatori, circoli, velai, cantieri, abbigliamento tecnico, trasferte, alberghi ecc. ecc.
    Chi è del “mestiere” questo lo sa bene, ma forse chi non lo è nemmeno lo immagina.

    E mentre se per l’optimist la cosa è abbastanza contenuta, anche se non proprio economica, quando poi si tratta di andare avanti nelle classi superiori l’impegno economico diventa proibitivo.
    Come si può pensare al 470 senza aiuti federali? Ai mondiali ISAF 420 ? E così via.

    E poi c’è la scuola, il lavoro e tanti altri motivi che inducono spesso un genitore a sospendere il forte impegno economico a discapito della vela. E qui la Federazione dov’è?

    E guarda caso questa piccola riflessione dettata dal semplice buonsenso ha avuto conferma quando ho incontrato Mattia Pressich ( 2 volte campione del mondo optimist) e gli ho chiesto cosa ne pensasse delle dichiarazioni d’intenti della nuova Fiv. Mi ha risposto che a lui è mancata la Fiv non la voglia di andare alle olimpiadi ……….!!

    Trovo che tagliare i fondi all’optimist o distogliere attenzione da questa brillante ed efficientissima classe sia l’errore più grave che si possa fare, soprattutto nel nome della diffusione della vela.
    Sono assolutamente convinto, comprovato da fatti veri, che i ragazzi venuti dall’optimist hanno e avranno sempre una marcia in più rispetto a chi si affaccia alla vela senza esserci passato.

    Questo stupendo mondo e questa “magica” barchetta sono la giusta formula per far scoprire ai ragazzi la passione per il mare, per la vela, per le regate.
    Per insegnare loro le trasferte, i raduni, le amicizie lontane e perché no una sana attività sportiva.
    Il tutto con gioco e divertimento, questo è garantito basta chiederlo a loro, ma anche con impegno e sacrificio.

    Credo di poter affermare che i ragazzi dell’optimist, col loro bagaglio d’esperienze maturato nei 5 o 6 anni d’attività, se anche non diventeranno tutti degli olimpionici medagliati, avranno comunque imparato e conosciuto, tutti, il meraviglioso ed unico mondo della vela.
    E in Italia paese di mare e di pallone, manca proprio questo, mi sembra !

    Sarebbe bello che la Federazione, i giornalisti nautici, le scuole, le Istituzioni varie procedessero ad una sensibilizzazione, come avviene in Inghilterra, verso i giovani e la vela e non il contrario……

    A questo punto un saluto anonimo a tutti, visto che sembra costume comune non firmarsi.
    Chissà perchè.
    Ciao

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  13. La discussione ha sempre senso, quello che non ha senso è nascondersi nell'anonimato su temi del genere. Guardati in giro nel mondo, caro amico sconosciuto, e indicami quanti paesi hanno una "Vela" più in salute di quella italiana. Tesserati, numero di barche e regate, media, sponsor, risultati sportivi, organizzazione, decentramento, dalla vela giovanile alle tre sfide di coppamerica, passando per l'altura ORC, i monotipi, i TP52 e ora anche 65, e così via. La vela italiana, e la sua gestione, non sono da risanare. Non significa che sia perfetta, ma non è da buttare e rifondare, sarebbe un errore fatale. Naturalmente, tutti insieme, si puo' e si deve lavorare sempre per migliorare, correggere, adeguare ai tempi che cambiano. Tutti insieme, ripeto.
    Per quanto riguarda il "detto" (dal Vangelo Secondo Giovanni 8,7): va da sè che quella pietra non la scaglieremmo nè tu nè io. Ma la frase viene da un racconto sulla capacità di perdonare: che cancella il passato e crea un futuro nuovo e migliore, apre nuove possibilità e strade.

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  14. E' questa l'ottica ....insieme con l'apporto di tutti cosa che fino ad adesso non è stato fatto, anzi, il fatto che gli anglosassoni siano avanti a noi notevolmente avanti è dato principalmente da un approccio sistematico alla vela diverso e più coinvolgente che abbraccia tutto e tutti dalle scuole alle attività lavorative alle ferie a tutto! E' quello che manca a noi troppo legati a stereotipi es. pallone automobili viaggi televisione e lo sport viene più vissuto da spettatore che da vero sportivo praticante e si proietta anche nei bambini e ragazzi adolescenti ecc.
    Ne perdiamo da velisti piccoli ad adolescenti proprio perchè non sappiamo motivare e far crescere loro e la vela stessa lasciando, è vero spesso in balia di sè stessi dei genitori che sempre + spesso hanno sempre meno voglia tempo e mezzi per sobbarcarsi quello che possono e/o non possono fare nelle classi preolimpiche od olimpiche vere.
    Qui nel piano strategico ho notato quello che è stato toccato e sviluppato, l'aspetto clou del problema, ovvero lo sviluppo dell'intervento dei circoli le zone FIV o regioni.
    E' la logica dello sviluppo in loco o limitrofo con mezzi e tecnici esistenti ( bando concorso allenatori FIV) e che ottimizzerà proprio coloro che non possono fare attività a grande scala naz. ma hanno capacità e tecnica in barca e soprattutto motivazione per eccellere in qualche classe. Non è detto sia l'Optimist, possono emergere ben dopo o possono iniziare direttamente da un'altra classe, ma sapete quanti equipaggi olimpici e medagliati mondiali ed europei non hanno fatto mai l'Optimist? Tantissimi! E quanti hanno iniziato tardi la loro attività velica.....tantissimi!
    Ho + di 30 anni di esperienza insegnando vela e ad amare la vela e ogni velista che ho avvicinato a questo sport e che ha continuato per sua volontà e che ho poi ritrovato nei campi di regata o nelle crociere a vela o nelle regate cabinate per me è stata una vittoria! Ho lavorato con Optimist Equipe 420 470 Star Tornado Laser Europa sto tuttora lavorando con tutte le età dagli under 12 ai 50enni tutti sulle derive e l'ottica è quella del divertimento della ricerca della simbiosi con la barca ed il mare ed il cielo, ricetta vincente se si vogliono raggiungere i risultati prefissati, qualsiasi essi siano, e di equipaggi portati alle Olimpiadi e a mondiali ed europei ne ho parecchi ma sempre con l'amore per la vela e lo sport e con la voglia poi di trasmetterlo a chiunque dei miei atleti domandassi di venire a fare una lezione di vela di iniziazione verrebbero senza esitare un attimo! Questo è il patrimonio che abbiamo e dobbiamo creare e quello che stanno facendo anche gli anglosassoni e francesi e sudamericani con una metodica più mirata e ad ampio raggio di noi.
    La Federazione siamo noi e noi dobbiamo aiutarla nel nostro piccolo dal nostro circolo dalla nostra zona ad allargare la maglia della nostra rete a portare nuovi adepti dalle scuole dagli uffici dalle fabbriche dappertutto !
    Le classi sono importanti nella formazione ma perdersi in troppe ruscelli o torrenti nella crescita potrebbe danneggiare + che migliorare formiamo i nostri ragazzi con mezzi idonei divertenti moderni veloci sicuri accattivanti economici senza troppi licenziosità tecniche, + sostanza e meno possibilità di imbrogli! La vela Italiana è un bene di tutti anche di chi non la conosce ancora facciamogliela conoscere per quello che è ancora "la passione pura"!

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  15. Sono veramente contento del livello di questa discussione, amici! Forse un po' troppe parole (il mezzo internet richiede un po' più di sintesi) ma la passione è travolgente, in chiunque mi scrive. Di questo passo (e con istruttori-allenatori come il nostro "Allenatore FIV" - che bel gioco cercare di capire chi sei! -) si può avere fiducia sul futuro. Sul concetto "operiamo e aiutiamo", credo non si possa che essere daccordo: siamo realmente sulla stessa barca e la frase "La federazione siamo noi" è un mio cavallo di battaglia, presente anche nel nome di questo blog. Dunque ci siamo, siamo in cammino. Per quanto mi riguarda ci siamo sempre stati, e il progresso sta nella capacità di migliorarsi conoscendo i propri errori. Ma occhio a non buttare tutto il bambino con l'acqua sporca. La FIV ha 82 anni e ha costruito tanto, ha uomini cresciuti nei suoi valori. Cambiare non deve significare azzerare. In questa (comprensibile) voglia di rinnovamento vedo anche il rischio di essere troppo rigidi e trancianti, sento parole e idee nette, poco flessibili. Partire pensando che prima c'erano solo imbrogli non aiuta. Non pretendiamo di confezionare a tutti la stessa vela, lasciamo che ognuno si avvicini, la conosca e ne faccia la scelta migliore per la sua vita, che potrà essere di atleta, navigatore, tecnico, imprenditore. E mi consentirai un'ultima osservazione che riguarda più da vicino il mio lavoro (se tu sei Allenatore FIV io potrei definirmi Comunicatore FIV): manca la comunicazione, il flusso di notizie e conoscenze, l'informazione dettagliata sui programmi, il rapporto tra il vertice e la base, tanto più grave considerando che proprio la periferia sarà al centro della formazione dei giovani velisti del futuro. Su questo si deve fare di più, molto di più.

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  16. sto pensando ad alta voce...
    mattia pressich ha vinto due volte il campionato del mondo optist, adesso fa l'istruttore di vela a mille euro al mese ed è impossibilitato a scalare una campagna olimpica perché non trova gli ottantamila euro che gli occorrono per farlo, per esempio.
    altri 'bravini' in optimist, inseriti a titolo nel gruppo agonistico nazionale e seguitissimi dagli allenatori nazionali potete trovarli adesso perduti in fondo alle classifiche delle varie selezioni di 420, laser ed altro. altri semplicemente non ci sono più e alla vela non pensano proprio.
    mi domando: ma davvero non è il caso e il momento di rivedere le nostre posizione sul mondo agonistico optimist? attenti, ho detto agonistico, solo quello a me non va più molto bene per cosa è diventato e per come i circoli ne sono attratti; e se fosse davvero solo l'inizio di un mondo optimist più rilassato e giocoso che facesse esplodere l'agonismo in una fase più avanzata? che belli sarebbero i circoli senza i genitori che compilano le proteste ai bambini indifesi.. dai loro stessi genitori.
    io approvo queste scelte, la vela è lo sport più longevo che ci sia, dunque scaliamo pure la marcia e rallentiamo un po' tutto... fosse mai che ci venissero delle nuove e più sane idee.
    viva il presidente, abbasso chi gli vuol male.

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  17. Ma scusa perchè dai la colpa all'optimist se il buco dove ci si perde è dopo e lo dici tu stesso ?
    E' una colpa forse diventare bravi?
    E prima di affermare che l'optimist non è rilassato e giocoso anche oggi, fatti un giro per banchine durante le regate e poi ne parliamo.
    Cerchiamo semmai un modo per traghettare i bimbi che non vanno più in optimist o non ci possono più andare su una barca nuova divertente e tecnicamente valida.

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  18. Bellissima discussione; bravo Fabio.
    Ecco quindi le mie considerazioni:
    1. In banchina ci giro, spesso, soprattutto quando ci sono optimist ed il clima gioioso e giocoso..uhmm...non è che sia proprio quello che trovo più spesso, anzi! Piccoli campioncini con fare arrogante dettato sì dai loro risultati ma soprattutto dall'enfatizzazione di questi da parte di genitori e di certi allenatori (ho scritto "certi" non "tutti")
    2. Non considero così negativo che si possa iniziare un'attività agonistica sull'optimist, certo è che comunque con regate ogni settimana in effetti sti ragazzini vengono stressati anche un pò troppo. Poi, come in tutti i campi dello sport, ci sta che ci siano i "fenomeni" che non soffrono di questo stress e si divertono anche a fare una regata ogni settimana. Però sono più propenso a pensare che qualche regata in meno non sarebbe male.
    3. Dopo l'optimist...il vuoto. Ragazzi che sono cresciuti troppo (in altezza, peso, età) che vengono abbandonati al loro destino (o meglio a quello del portafoglio di famiglia). Se potessi focalizzerei qui le mie risorse.
    4. Concordo con lo sviluppo limitrofo della FIV, che però non dovrebbe consistere nell'abbandono delle Zone a se stesse, ma piuttosto con uno sviluppo coordinato centralmente sia per organizzazione che per mezzi, finanziamenti e sponsor; questo per tutto ciò che riguarda la vela, a 360° (facciamo anche 720 che un doppio giro non guasta)
    5. Devo darti atto, caro Fabio, che tu avrai pure il "dente avvelenato" però hai ragione al 100% sulla mancanza di comunicazione

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  19. ciao Fabio.

    ho letto con interesse il tuo blog, per giorni ho provato a resistere ma ora sento il bisogno di dire la mia.
    Mi spiace notare come la discussione sia incentrata più sul sentito dire e su luoghi comuni che su dati oggettivi.


    Alleno ragazzi nelle varie classi da più di 20 anni prima come istruttore di circolo poi dal 1993 per la federazione.
    Credo , fermamente credo, di aver insegnato ad andare in barca a centinaia di ragazzi ad aver trasmesso loro non solo nozioni tecniche ma anche valori sportivi, umani e l'orgoglio di rappresentare il proprio paese con tutto il carico di responsabilità che questo comporta.
    non ho , spero mi perdonerete , la sensazione di aver spremuto chicchessia ma al contrario credo di aver fatto in modo che ciascuno potesse dare il proprio meglio nei limiti della sua preparazione.
    Ciò alla luce del fatto che ne io ne nessun altro tecnico federale alleniamo alcun atleta ma e sicuramente vero che ci sforziamo di metterlo nelle condizioni di dare quanto altri hanno trasmesso.
    Non ho l'impressione di aver imposto alcuna decisione che andasse oltre l'educazione ed il corretto comportamento in acqua e fuori, ,
    personalmente non ho mai allontanato alcun genitore , dirigente o allenatore, anzi al contrario ne ho sfruttato l'entusiasmo e la disponibilità quando necessaria.
    Sono ben consapevole di non essere il miglior allenatore che tecnico che un atleta possa trovare sulla propria strada di certo, se di meritocrazia si deve parlare, il mio merito , tra glia altri, è stato quello di accettare contratti minimi con clausole limitative e compensi ridotti.
    certo il ruolo che ricopro non ha avuto molti pretendenti alla luce forse del fatto che negli ultimi 10 anni ho guadagnato una media di 17.000 euro l'anno LORDI si intende ed con essi ho viaggiato in 4 continenti .
    Sono d'accordo con chi dice che il rinnovamento darà nuova linfa al settore, certo avrei auspicato un passaggio meno violento al fine di non disperdere tutto il capitale di esperienza accumulato nel tempo e che mai ho tenuto nascosto ma sempre condiviso con chi gradiva.
    Per quello che riguarda la corsa al metodo inglese mi permetto di aggingere che ben conosco come essi operano e forse sono stati per anni gli avversari più tenaci che ho mai incontrato la cui organizzazione ere seconda solo alla nostra.
    per chi volesse approfondire gli argomenti consiglio una navigata nel sito optiworld. org dal quale risulta che l'85% degli atleti presenti alle ultime olimpiadi e passato per l'Optimist di questi oltre il 60% ha preo parte ad eventi inernzionali di alto livello.
    Alcuni di essi li ho allenati personalmente (Zac Raley, Nicolas Charbonnier, Amanda Clark, ad esempio) e posso garatire che non avevano nulla di più dei nostri almeno finoa 15 anni poi non so.
    concludo dicendo che certo L'optimist non è perfetto molte volte mi sono schirato in prima linea contro alcune sue degenerazioni che ben conosco,contro soprattutto la mancanza di una imbarcazione giovanile che tenesse a galla due ragazzi di 55- 60 kg ciascuno che certo nel singolo in questione non potevano entrare ma a cui non veniva data alternativa.
    Poco è stato fatto con L'equipe uno scafo forse di vecchia concezione ma sottovalutato per le possibilità che poteva offrire.
    Non è certo abolendolo che si risolve il problema.

    un saluto a tutti da Massimo

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  20. Mi pare di capire da quello che si legge, da questo ultimo commento che uno dei tecnici Optimist ha girato il dito nella piaga Optimist con degenarazioni e difficoltà della classe e sua gestione.....è già un bel passo avanti! Già ammettendo che manca una classe doppia over 50 kg e una singola over 50 kg da cui si può convogliare tutti coloro che si sono stufati da stare sulla "vasca da bagno" Optimist in una che riesca ad imprimere gioia motivazione e voglia di intraptrendere un'altra stada che porterà , se lo vorrà, poi ad una classe Olimpica è una strada obbligata!
    Dio mio però l'Equipe no, vi prego no, e nemmeno il 555! Sono barche obsolete sia come progetto ( l'Equipe ) che come concezione e sicurezza( 555 ed equipe )!
    Ci sono nel mondo della vela internazionale tante di quelle classi da poter decidere e valutare, anche tra classi nuove emergenti ed interessanti progetti nuovi! Guardiamole e vediamo di svecchiarci un po senza dover stare a giochi di interessi e quantaltro.....!
    L'Optimist è e rimarrà una barca da scuola vela ottima, anche se diciamocelo... comincia a segnare il passo per la vecchiaia......( 1947)stroppi antenne sessole timoni a mo'di pagaia scafi non autovuotanti salsicciotti soggetti a tutte le bizze atmosferiche e non, materiale non propriamente robusti e soggetti a forte usura, sono grossi handicap per una barca che alla fine del primo decennio del duemila dovrebbe essere tecnologicamente diversa ed essere il non plusultra per la scuola vela ed iniziazione!
    Gli Optimisti portati su qualsiasi altra barca con la B maiuscola,... nel senso che abbia una prua, che non sia uno scafo quadrato a forma di chiatta, che abbia un timone in asse diritto, una vela con vang tesamura tesabase senza sfiacciamenti all'albero con materiali a pellicola o comunque con manovre molto più gestibili e dove la cinghia o trapezio conta,che abbia qualche altra vela sartia o altro e che sviluppi una buona velocità con vento leggero medio.... hanno problemi ad azzerare quasi del tutto l'impostazione ricevuta e devono riprendere la sensibilità e la visione di una barca che deve essere portata con il peso del corpo e con l'utilizzo delle vele!
    Dai su è ora di guardare avanti e cominciare a spaziare con l'ottica di migliorare da quello che abbiamo, ed è molto,.... tra ragazzi volontà circoli genitori allenatori federvela, a nuove soluzioni tecniche e metodologiche che aiutino la vela italiana a continuare ad essere sempre tra le migliori!

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  21. quante belle parole, ma la soluzione? Sicuramente la colpa non è dell'Optimist se i ragazzi smettono dopo i 15 anni, se guardate anche il calo che c'è dopo il Laser 4.7 vi rendete conto che in realtà il vero problema sono i quattrini..........Sempre a chi ha da ridire sul Optmist ricordo che tutti i più forti italiani Vasco,Cian,Rufo,Ivaldi michele e matteo,Bruni ecc escono tutti dal'Optimist.
    Il vero problema è il costo che questo splendido sport ha, l'optimist il laser 4.7 e il 420 bene o male i genitori i veri primi sponsor di questo sport riescono a permetterselo ma poi?com si fà a fare una campagna olimpica se non entri nei gruppi sportivi delle forze armate?Secondo me sono le forze armate la vera squadra nazionale ahahah loro si possono permettere di stipendiare gli atleti che non devono far altro che allenarsi e andare a fare le regate, altro che sistema Inglese qua ci vuole il sistema militare con lo stato che paga ahahahah rido, perchè siamo messi male.
    I nuovi federali sono sicuramente meglio dei vecchi ma..................sembra che si stanno un pò montando la testa.
    Ciao Fabio che perdita cmq hanno fatto con te.
    Marcello

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  22. Non sono completamente daccordo sul fatto che l'Optimist non ne abbia colpa! Per me ne ha tutta ma ne ha......!
    Per quanto riguarda chi è uscito dall'Optimist di timonieri odierni forti beh di esempi contrari a quelli fatti da Marcello..... Romero Calligaris C. Nevierov L. Clapcich F. Trani A. Bogatec A. Benussi G. Rizzi S. ( senza contare es. di nomi esteri super....) o non hanno fatto la classe Optimist o comnque ci sono passati solo per imparare a stare in barca e di attività e risultati in quella classe .....solo zonale o qualche regata nazionale... come vedi non tutti passano per il vertice di questa classe per poi essere al vertice di classi ben più complesse ed importanti come classi olimpiche singoli o doppie! Significa che l'optimist è importante ma non fondamentale nè indispensabile per creare un velista marinaio tecnico campione!
    Non ce l'ho con l'Optimist, anzi la reputo una classe importante promozionale, anche se ha fatto il suo tempo,
    ce l'ho con la sua mitizzazione e con le sue aberrazioni che devono, secondo me, essere ridimensionate altrimenti si rischia di perdere futuri velisti in uma maglia di rete già molto larga di suo( promozione dello sport della vela in genere)!
    Fare il tecnico FIV è dura, spesso si è poco salvaguardati anche dallo stesso datore di lavoro.... gli altri, poi ti guardano di traverso anche dovuto a retaggi di certi personaggi che hanno per decenni inquinato questa categoria, con prosopopee immodestia e miopia tecnica e sperimentatrice!
    Ciao Fabio in effetti mi dispiace molto che ti abbiano messo al palo, comunque stai sempre facendo un ottimo servizio alla vela in genere!
    Ciao Allenatore FIV

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  23. Fabio, so che non c'entra nulla con questo post ma ti prego, quando potrai, di aprire una discussione sulle attuali classi olimpiche, dall'esclusione del Tornado al fatto che, unico sport al mondo, siamo presenti ai Giochi con mezzi (leggi "barche") progettate un secolo fa, oppure nel 1960, che oltretutto costano una fracca di soldi (fracca di soldi è un'espressione tipicamente romana).
    un abbraccio
    RickHelmut

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  24. Allenatore fiv dice:" Non ce l'ho con l'Optimist, anzi la reputo una classe importante promozionale, anche se ha fatto il suo tempo...."

    Vorrei ricordare che i bambini che navigano con l'optimist AMANO la loro barchetta !!!!!
    E grazie a quest’amore imparano ad amare il mare, il vento, la vela, e le regate.
    Sono tutti passi importanti collegati fra loro e imprescindibili !!!

    Quindi non bisogna credere che come dice sempre l'amico tecnico fiv"..... per creare un velista marinaio tecnico campione!.." si debba ricorrere a una nuova classe magari supertecnologica.

    L'optimist è a dimensione bambino, e mentre gli trasmette sicurezza, insieme trasmette anche gli stimoli per riuscire a farlo "camminare", il che non è semplice viste le linee d’acqua da vasca da bagno….
    Ma è questa è la formula giusta per iniziare a fare vela.

    Vedere poi come si divertono 900 ragazzi di tutto il mondo al Meeting del Garda dovrebbe far riflettere a fondo tutti quelli che ne parlano o pensano male.

    Sempre allenatore fiv, mi scuso se l'ho preso di mira ma non sono proprio d'accordo con lui, dice: " .... poi essere al vertice di classi ben più complesse ed importanti ...." Bene se l'optimist non è importante dobbiamo chiederci per chi non lo è... Perchè secondo me una classe che riesce a mettere in barca a vela migliaia di ragazzini e che poi in tantissimi di loro fa scoprire il mondo delle regate, e che non fa distinzione tra maschi e femmine e che fa loro scoprire la Volvo Ocean race, la Vendeè Globe, l'America's Cup, con i suoi protagonisti, allora ditemi cosa è importante per la vela di domani.....!!

    Il fatto che sia una barca semplice, strana, poco barca se vogliamo la mantiene al riparo da eventuali probabili forzature che NOI grandi immancabilmente siamo portati a fare. Ad oggi quando hai messo due bozzelli Harken e una scotta nuova hai esaurito le possibilità di modifiche, mentre ai ragazzi basta avere qualche disegno strano o i salsicciotti colorati per essere soddisfatti del proprio mezzo.
    Cosa vuoi di più….???

    Non mi dilungo se no Fabio dice che scriviamo troppe parole !!
    Ciao
    Daniele

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  25. Ciao Daniele, forse mi hai stracapito, sono daccordo con te quando parli di come l'Optimist è e avvicina tutt'ora i neo velisti alla vela e anche come li avvicina.....sono semplicemente poco convinto, anzi per niente convinto, di come vengono poi portati al mondo delle regate, e per quanto riguarda la barca tecnicamente l'Optimist è obsoleto vecchio e gli stessi neo velisti,credimi, anelano a vedere nuove classi a loro immagine e somiglianza, da ragazzi del 2000, semplice veloce autosvouotante senza virtuosismi tecnici: vedi bicchieri dell'albero in titanio, vedi cinghie super pesanti o pallini di piombo nella cassa della deriva o alberi in alluminio in ergal, timoni e derive in fibra unidirezionale e stick in carbonio ecc, ( fatti e pensati non dai ragazzi ma dagli adulti che storpiano quell'ambiente così bello che esiste ed è dei ragazzi)!
    Il mondo della vela under 15 deve rimanere nell'ottica promozionale di crescita velistica tecnica marinaresca e sportiva per poi sfociare nelle regate, naturale campo di prova per tutti , è in quest'ottica che bisogna rinnovare i mezzi e la possibilità di poter dare al neo velista un mezzo tecnico in grado di accompagnarlo ed avvicinarlo alla vela del futuro dando il massimo del peso possibile solo alle capacità tattiche - tecniche e atletiche del timoniere e mantenendo monotipico il più possibile la classe su cui navigherà per qualche anno possibilmente anche con una estensione della vela in grado di seguire il peso e l'altezza soprattutto nella fase di maggior crescita tra i 10 - 15 anni.
    Non ho assolutamente voluto sparare a zero sul mondo Optimist ma semplicemente e procatoriamente messo in evidenza tutte le problematiche che ci sono e possono essere risolte con la volontà di tutti.

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  26. Ciao Allenatore, ho capito cosa intendi e va bene, ma se il tutto avviene senza svantaggiare o demolire quanto fino ad oggi ha comunque portato dei risultati più che soddisfacenti.
    Non credo che tagliare i contributi ai selezionati o eliminare i tecnici federali, o disintegrare una squadra nazionale porti comunque a risoluzione dei problemi, anzi....
    Credo invece che basandosi sulle esperienze passate si potrebbe aggiustare quello che già c'è e integrarlo con nuove idee.
    Credo sia impensabile non avere una rappresentanza agli Europei o ai Mondiali o affidarla ai singoli circoli e zone.
    Anche perchè non sempre i circoli sono all'altezza della situazione e questo lo sappiamo benissimo tutti.
    Quindi andremmo a creare opportunità differenti per i ragazzi a seconda del circolo d'appartenenza, mi sembra una partenza col piede sbagliato........! Esperienza mi insegna!
    Sono convinto della grande utilità del lavoro svolto da Marcello e Massimo in questi anni e dei benfici che i ragazzi ne hanno tratto, semmai sarebbe sensato pensare a come perfezionarlo, svilupparlo, ammodernarlo piuttosto che ELIMINARLO !!
    Bah!

    Vedo comunque che il tema è sentito e discusso e questo mi rassicura perchè parlandone, in genere, i problemi vengono risolti al meglio.
    Mi preoccupa solo una cosa: essere sicuro che a parlarne vengano invitati e ascoltati anche i diretti interessati e soprattutto chi conosce davvero bene il mondo optimist perchè altrimenti si ricasca nel solito pentolone burocratico così lontano, anni luce, dal bene dei ragazzi e della vela italiana.
    Ciao
    Daniele

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  27. Beh sì hai ragione se a parlarne siamo solo noi 2 si perde la possibilità di confrontarsi con le idee di altri o dei diretti interessati FiV compresa.
    Non intendo eliminare la squadra naz. per un mondiale tutt'altro ma ridimensionare e rendere a rotazione il ruolo dei tecnici FIV dove il lavoro può essere organizzato da un pool di allenatori scelti tra i migliori di Italia con sistema meritocratico e coordinati da un tecnico FIV under 15 per tutte le classi interessate e non solo l'Optimist! Sia nella programmmazione che nelle preparazione ad eventi mondiali che nazionali che nei cambi classi.
    Speriamo che al di fuori di noi qualcuno intervenga per porre idee quesiti o proprie visioni programmatiche basaste ovviamente da esperienza

    ciao Allenatore FIV

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