mercoledì 6 maggio 2009

Addio a Cesare "Popi" Biagi, una vita catamarana



La vela italiana ha perso non solo un nome ma un pezzo significativo della propria storia, con la scomparsa, avvenuta a fine aprile, di Cesare Biagi, prodiere del Tornado di Franco Pivoli olimpico a Montreal (Kingston) 1976, poi allenatore e dirigente FIV. Biagi aveva 77 anni.

La stella brillante di Cesare Biagi nella vela italiana è legata strettamente alla carriera di Franco Pivoli. La coppia Franco Pivoli-Cesare Biagi, però, non fu solo un sodalizio sportivo di brillanti risultati: Cesare infatti è stato per oltre 50 anni il patrigno di Franco, avendone sposato la madre. In questi lunghi anni è nata la passione per la vela, una vera e propria scoperta che da subito si è legata alla navigazione sui multiscafi, approdando infine al catamarano Tornado fino alla partecipazione olimpica. Un ricordo che rivive nel racconto di Franco Pivoli: “Iniziammo dal campeggio nautico e dopo due anni scoprimmo subito la bellezza dei multiscafi, con un trimarano di 9 metri, con il quale facevamo lunghe crociere. Poi sempre su piccoli multiscafi ci avvicinammo alle regate, vincendo insieme la “Uno per Classe” nel 1966. L’anno dopo ad Anzio vedemmo per la prima volta il Tornado, e fu un amore a prima vista. Con Cesare abbiamo fatto coppia fissa all’insegna della vela: lui me l’ha ha fatta scoprire, e io l’ho portato fino alle Olimpiadi, nonostante la complicazione dei ruoli: in barca comandavo io come timoniere, una volta a terra la situazione si ribaltava. Ma è stato divertente.”

Dopo i lunghi anni ai vertici della classe Tornado, culminati con il 7° posto ai Giochi di Kingston 1976 (“Potevamo chiudere al 3° posto, senza una squalifica nell’ultima prova – ricorda ancora Franco Pivoli – e nella circostanza ci penalizzò il fatto che Beppe Croce fosse presidente della federvela internazionale, perché non potè difenderci fino in fondo”), Cesare Biagi è rimasto nella vela agonistica, sia come allenatore federale del Tornado nel quadriennio 1977-1980, che come coach del catamarano Classe C italiano “Miss Lancia” che fu sfidante alla Little America’s Cup (sfida tra prototipi di multiscafi assai popolare a cavallo tra gli anni Settanta e Ottanta, tanto da meritarsi l’appellativo di piccola Coppa America, a dispetto del nome reale: International Catamaran Challenge Trophy) nel 1978 negli USA, battuto 4-0 da Patient Lady IV di Dave Hubbard.

Cesare Biagi, imprenditore nella chimica, è stato anche dirigente FIV: nel quadriennio 1977-1980 (presidente federale Beppe Croce), è stato Componente della Commissione Sportiva presieduta da Sergio Gaibisso e composta con lui da Maurizio Andreuzzi, Rodolfo Decleva, Ernesto Maggioni, Primo Paniccia, Bianca Maria Piccinini, Tullio Pizzorno, Livio Spanghero e Franco Visibelli.

Il 2 maggio Biagi è stato ricordato con una benedizione solenne a Venezia, la città dove viveva da alcuni anni, e il prossimo 19 maggio a Soncino (Crema) si terrà una messa presso la tomba di famiglia.

A Franco Pivoli e a tutta la famiglia le nostre condoglianze, e un ricordo affettuoso e grato per quanto "popi" ha dato alla vela italiana.

(Nella foto, Cesare Biagi in divisa FIV a una regata Tornado - Courtesy Franco Pivoli)

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