sabato 4 luglio 2009

GDM Pescara 2009/Fine: niente vento, ci fermiamo a 2 ori

Pescara non soffia sulle speranze di Francesca Clapcich, scesa in acqua per tentare nell'ultima regata di agganciare un posto sul podio della classe Laser Radial e rimpinguare il bottino azzurro. Bonaccia fino alle 14,30, orario in cui il Comitato di Regata chiudeva definitivamente i Giochi. Le classifiche finali sono quelle di ieri (le trovate nel post precedente sui GDM), con questo bilancio italiano:

Classe 470M (10 equipaggi partecipanti)
1° (medaglia d'oro) Gabrio Zandonà-Francesco Della Torre
8° Fabio Zeni-Nicola Pitanti

Classe 470F (9 equipaggi partecipanti)
1° (medaglia d'oro) Giulia Conti-Giovanna Micol
6° Giulia Tobia-Giulia Moretto

Classe Laser Radial F (14 timoniere partecipanti)
4° Francesca Clapcich
9° Beatrice De Regis

Classe Laser Standard maschile (19 timonieri partecipanti)
8° Giacomo Bottoli
11° Marco Gallo

IL MEDAGLIERE
Nonostante i due ori, l'Italia è solo seconda nel medagliere velico di Pescara 2009, superata dalla grande rivale Francia, che è salita sul podio in tutte le classi. Ecco il dettaglio:

1) Francia 2 ori, 1 argento, 2 bronzi
2) Italia 2 ori - 0 argento - 0 bronzo
3) Croazia 0 oro - 3 argenti - 0 bronzo
4) Spagna 0 oro - 0 argento - 1 bronzo
5) Grecia 0 oro - 0 argento - 1 bronzo

Il bilancio "in numeri" si ferma qui. Quello delle parole è libero (anche troppo) di decollare. Qualcuno è andato anche oltre con l'immaginazione. Qualche simpatico esempio.

1) Gabrio Zandonà (che per inciso è il terzo velista italiano nella storia a conquistare il secondo oro ai Giochi del Mediterraneo - il primo era arrivato a Tunisi 2001 - e raggiunge i fratelli Paolo e Sandro Montefusco - oro sempre nel 470 nel 1983 e 1991) ha fatto scrivere tra virgolette: "Qui a Pescara abbiamo trovato una concorrenza davvero spietata, basta dare un’occhiata all’elenco dei partecipanti per rendersene conto." --> Uno va a guardare l'elenco e si rende conto che l'ex campione del mondo poteva riferirsi solo a se stesso...

2) Il consigliere di presidenza Francesco Ettorre, capo delegazione azzurra ma anche coordinatore organizzativo, altre virgolette: "Si è trattato di un impegno di grande responsabilità che stiamo portando avanti da dicembre 2008. Per la prima volta la FIV ha gestito un evento di questa portata direttamente, senza l'intermediazione dei Circoli ai quali fino ad oggi ci si era sempre rivolti in casi simili. Oggi, terminato il programma vela dei Giochi, credo si possa parlare di successo per due motivi fondamentali. Il primo, per il modo in cui siamo riusciti a tener fede alla grande responsabilità che ci eravamo assunti nei confronti del CONI e degli organizzatori. (...) L'impianto organizzativo a terra e in mare ha funzionato nel migliore dei modi con grande soddisfazione di tutti i partecipanti. Il secondo, che ci riempie di orgoglio e ci consente una 'nuova visione' di approccio ai programmi futuri, è dato dall'aver acquisito la consapevolezza che grazie alle proprie risorse umane e ai propri mezzi, la Federazione Italiana Vela possa gestire nel migliore dei modi eventi di questo livello." --> Senza togliere la legittima soddisfazione a programma concluso e la bravura e l'entusiasmo del giovane dirigente, forse un po' più di realismo non guasterebbe: considerando che - alla fine dei conti - si è trattato di gestire una regata di 10 470 maschili, 9 femminili, 14 Laser Radial e 19 Laser Standard. Una qualunque regata zonale ha dei numeri spaventosamente maggiori. Serviva proprio questo probante banco di prova alla Nuova FIV quale spunto per una "nuova visione" per gestire in proprio gli eventi? E quali "eventi" immagina di gestire in futuro la Nuova FIV con l'"impianto organizzativo" poderosamente schierato nelle ariette pescaresi? E perchè questa singolare voglia di bypassare proprio i Circoli, per di più definendo "intermediazione" le loro conclamate e mille volte dimostrate capacità organizzative, in eventi ben più affollati e impegnativi?

3) Un comunicato ci informa di altri numeri: "Oltre alla squadra sportiva, composta da 12 atleti, due tecnici, dal Medico Federale Dottor Luca Ferraris e dallo stesso Francesco Ettorre in veste di Capo Delegazione, la FIV ha affrontato i Giochi con una struttura composta da 72 persone, delle quali 45 in mare con 23 imbarcazioni (assistenza, servizio posa boe e barche Comitato) e 28 a terra (servizi di segreteria, logistica e comunicazione). L'intero staff è stato impegnato operativamente a Pescara a partire dal 22 giugno fino a oggi, 4 luglio." --> Ehi, ma c'erano più persone nell'impianto organizzativo che regatanti a regatare?

4) Finalmente si passa ad apprendere che: "La premiazione è stata presieduta dal Sindaco di Pescara, Avvocato Luigi Albore Mascia, alla presenza della stella della vela spagnola Theresa Zabell (in veste di membro del Comitato Organizzatore), del Presidente della Provincia di Pescara, Dottor Guerino Testa e del Vice Presidente Vicario della Federazione Italiana Vela, Avvocato Glauco Valerio Briante." --> Inevitabile segnalare l'inquietante presenza di tanti avvocati (per di più uno con doppio cognome e uno con doppio nome, sempre esagerati), e la parallela dimenticanza - nel caso - di indicare anche Francesco Ettorre come "Dottore Commercialista" e la neolaureata Giovanna Micol come "Dottoressa"...

Onore alle medaglie e grazie alla RAI che almeno ieri ha mandato due interviste a Gabrio e Giulia con le immagini della troupe FIV di Luca Negro. Sul resto dei media poco, pochissimo o niente. La comunicazione nel medagliere non c'è proprio arrivata.

5 commenti:

  1. Caro Colivicchi,
    Le consiglio di parlare con la dottoressa Rossana Ciuffetti -Responsabile della Preparazione Olimpica CONI- per farsi spiegare qualcosa di questa edizione dei Giochi del Mediterraneo, in cui TUTTE le Federazioni hanno ORGANIZZATO, eccome se hanno organizzato!
    Se lo faccia spiegare, anzichè commentare da altrove quello che accade o è accaduto.
    Poteva essere qui a Pescara a godere di Casa Italia, del CONI, dell'Ospitalità Abruzzese, delle qualità sportive ed umane degli atleti MEDITERRANEI e dell'impegno e della bravura di tutto lo staff FEDERVELA a mare ed a terra, con percorsi adattati in pochi attimi a frequentissimi salti di vento,con attese in mare fino ad ore tarde, sempre sotto la direzione di un eccellente Presidente di CdR come Giuliano Tosi e sotto l'osservazione millimetrica di Bernard Bonneau, delegato Tecnico dell'ISAF che alla fine ha fatto i "complimenti" per ... l'Organizzazione Italiana!
    Un "Onore" per tutti noi!
    Ma certo tutto questo Lei non può saperlo...
    Ed è per questo che i suoi commenti sono imperdonabili, oltre che -more solito- ...misti di malcelata acritudine.
    Ne posso comprendere certamente il motivo.
    Ma non posso perdonare critiche ingiuste da chi ben poteva acreditarsi per esercitare QUI l'arte del giornalismo ed invece non è venuto, preferendo legittimamente altro di più mediatico e meno istituzionale dal seguire una semplice Missione Ufficiale del Comitato Olimpico Nazionale.
    Lasci allora scrivere i report ed i commenti da chi è stato QUI "sul pezzo".
    Quanto ai numeri evidenziati nel Suo commento per "mettere in ombra" la necessità di tanta organizzazione, rammenti pure i numeri delle partecipazioni alle gare olimpiche e li raffronti con quelli di una regata di Italia Cup nostrana.
    Quindi faccia il paragone delle qualità organizzative delle due gare e veda se i "torni Le contano" ... come Lei ama dire.
    O Lei pensa che la quantità equivalga alla qualità?
    Se ne è convinto, vada a raccontarlo a tutti gli atleti ed ai Team Leader di questa XVI edizione dei GDM, da Abascal a Misura, passando per tutti gli altri.
    L'attendono con ansia per chiederle se conosce gli standard dei protocolli organizzativi Internazionali dei Giochi del Mediterraneo.
    Faccia polemica con cose più opinabili e lasci il giudizio sul valore atletico ed organizzativo a chi ha sudato QUI tutti i giorni, ognuno sul suo "pezzo", ed alle Istituzioni Internazionali Sportive deputate a farlo.
    Altrimenti rischiamo di giudicare lo Sport agonistico praticato ed organizzato con il rumore di fondo solito della stampa nazionale dei quotidiani.
    Con il rischio che i lettori tarino meglio lo "squelch" ed eliminino da soli il rumore di fondo.
    Mi lasci darLe un consiglio: nello sport della vela moderno ben altre sono le criticità da intepretare per traghettare la "famiglia federale" ad essere "istituzione federale".
    Best regards.
    Pigi Ciammaichella

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  2. Pigi, Pigi! Quoque tu?!
    Prima di rispondere al tuo atteso e gradito commento, è doveroso un breve inquadramento per i nostri lettori.

    L'Avvocato Pier Luigi Ciammaichella (un altro avvocato con due nomi, è un'epidemia), Presidente del Comitato IX Zona FIV (Abruzzo e Molise) da due quadrienni, è un caro "amico di vela": abbiamo condiviso insieme qualche anno glorioso di regate in Laser a metà anni Ottanta, con tutto il piacere che ne consegue (per la vela, l'ambiente sportivo, l'età giovanile, le tante amicizie, il clima delle trasferte). Finite le regate Pigi è divenuto un bravo avvocato e io un giornalista di vela. Abbiamo continuato a sentirci, a parlare di vela, organizzazione, filosofie dirigenziali, federazione, comunicazione, in particolare da quando Pigi è diventato Presidente di Zona, con frequenti scambi di mail e telefonate, nelle quali - come si conviene tra coetanei che hanno condiviso il puro spirito dello sport - ci siamo sempre e indifferentemente dati del tu. Fino a ieri.

    Sono incline a non drammatizzare il tuo deliberato abbandono del pronome allocutivo, pur se rinforzato dal Lei maiuscolo, ritenendo piuttosto che tu abbia voluto in questo modo aumentare quel respiro istituzionale che più volte hai evocato nel tuo commento. Di conseguenza, do per scontato che da domani torneremo serenamente al tu reciproco. E adesso ti rispondo.

    Rossanna Ciuffetti è un dirigente CONI di grande spessore, energia ed esperienza, che ben conosco e con la quale ho lavorato nel luglio di un anno fa, per la presentazione della squadra azzurra della vela olimpica per Pechino (Qingdao) 2008. All'epoca, Rossana si occupava di marketing e con lei abbiamo curato le delicate questioni riguardanti i diritti di immagine legati agli atleti, credo con ottima soddisfazione. Oggi Rossana ha preso il posto di responsabile della preparazione olimpica al posto di un grande predecessore come Roberto Fabbricini (entrambi erano al tavolo della presidenza alla presentazione della squadra velica al Palazzo Ducale di Genova il 1° luglio 2008), e il suo ruolo è ancor più centrale. Sono sicuro che farà benissimo, e mi fa piacere che i Giochi del Mediterraneo siano stati per te un'occasione per incontrare e conoscere questa figura dirigenziale di valore del nostro sport.

    Sono certo che sai bene che non mi occorre parlare con Rossana per avere qualche particolare in più sulla gestazione e l'organizzazione dei XVI Giochi del Mediterraneo, appena 8 mesi fa ancora a rischio di cancellazione o trasferimento ad altre regioni. La forza del CONI, dell'Abruzzo e di Pescara, ha evitato la beffa e ha consentito di dare vita a un'edizione fortunata dei Giochi. Il ruolo determinante delle Federazioni era emerso subito dopo l'elezione del nuovo Consiglio FIV, e lo stesso Carlo Croce me ne aveva parlato a gennaio, evidenziandone tutti i vantaggi e svantaggi connessi.

    Non mi occorrono spiegazioni. Pensi davvero che al mio cuore e alla mia memoria possano sfuggire elementi come le qualità umane degli atleti o la bravura dello staff della Federvela, o di tanti Giudici di Regata, tra i quali uno come Giuliano brilla di luce propria? Ma di cosa abbiamo parlato tutti questi anni insieme, perchè tu oggi possa scrivere: "Ma certo tutto questo Lei non può saperlo..."? Non voglio credere di essermi sbagliato così tanto con te.

    (segue)

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  3. (segue)

    Quanto a Casa Italia e al CONI, cosa vuoi che ti dica? Solo questo: Barcellona 1992, Atlanta (Savannah) 1996, Sydney 2000, Atene 2004, Pechino (Qingdao) 2008. Venti anni e 5 Olimpiadi vissute in preparazione e da dentro, compresa Casa Italia, e a volte anche una "casa italia della vela". Uomini, lacrime, storie, fraternità sportiva, notti insonni, colori, regole e protocolli dello Sport Italiano: ci sono dentro da una vita eppure ogni volta ho sempre la pelle d'oca per l'emozione a una cerimonia. Io lo so. Mi compiaccio che anche tu abbia avuto l'occasione di conoscere da vicino questo mondo spesso equivocato e semplificato. E sono certo che ne trarrai utile esperienza.

    Come avrai notato, da questo minuscolo e seminascosto blog ho seguito Pescara 2009 con la passione e la dignità che riconosco all'appuntamento dei tre cerchi (avendone, per inciso, vissuti almeno tre in prima persona), aggiungendo all'inizio il peso delle vicende storiche, che sono sempre il vero patrimonio degli eventi sportivi (come della nostra vita), l'albo d'oro, il medagliere, per accrescere l'attesa e avvicinare la gente alle imprese degli atleti. L'ho fatto con passione e naturalezza, e con qualche ora di impegno, come avrebbe dovuto farlo (e non ha fatto) la Comunicazione della Nuova FIV. Giulia, Gabrio e gli altri sono cresciuti sotto i miei occhi e mi è venuto naturale seguirli secondo le mie attuali possibilità. Devo dirti, e ne converrai carissimo Pigi, che non ho visto tanti articoli in giro sulla vela a Pescara 2009, e quindi francamente ignoro chi possa esser stato così presente "sul pezzo" per produrre così poco. Io il mio piccolo l'ho fatto.

    Quello che ho scritto nel post finale con l'analisi di alcuni brani del comunicato stampa FIV è così chiaro e lineare, nella sua sintassi. I Giochi sono una cosa grande, ma le barche erano così poche, meno della maggior parte delle regate che si organizzano ogni weekend in Italia. E' un dato, che nulla toglie alla perfezione e alle soddisfazioni dell'organizzazione FIV a Pescara, delle quali sono lieto. Tu l'hai presa come critica e mi hai scritto dandomi del Lei venendomi a fare delle lezioni sulle mie materie. Io, invece, insisto con le domande, senza cambiare una virgola, giacchè non ho avuto risposta e si tratta di argomenti proprio scottanti, direi decisivi per il nostro futuro, ben più di un pronome allocutivo: << Serviva proprio questo probante banco di prova alla Nuova FIV quale spunto per una "nuova visione" per gestire in proprio gli eventi? E quali "eventi" immagina di gestire in futuro la Nuova FIV? E perchè questa singolare voglia di bypassare proprio i Circoli, per di più definendo "intermediazione" le loro conclamate e mille volte dimostrate capacità organizzative, in eventi ben più affollati e impegnativi? >>
    Stai a vedere che qui in mezzo c'è anche qualcuna delle tue "criticità da interpretare", oppure qualche elemento che puo' aiutarci a capire quanto siamo famiglia e quanto istituzione, e se, quanto e come cambiare. Insieme, non guidati per mano.

    E adesso, caro Pigi, la cosa più importante, perchè riguarda la nostra amicizia che spero intatta o persino rinforzata, come si addice a persone di mare e di sport: ti chiedo di spiegarmi (non sul blog, anche telefonicamente, a voce) qual è 'il motivo che certamente puoi comprendere' della "malcelata acritudine" che dici di trovare nei miei commenti. Ho già detto (e scritto qui) che ho capito e metabolizzato, è finito il mio lavoro con la FIV, non ne faccio un dramma, sto ricominciando da zero. Accendere un riflettore è acritudine?

    E' forse il caso di ristabilire il giusto valore delle cose?

    Ciao caro Pigi, un abbraccio e a presto.

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  4. Ed Allora,
    Caro Fabio, è mai possibile che ci sia voluta la mia presa di posizione per farti dire come solo le FSN -e quindi la Nostra Federvela- abbiano consentito di portare a termine eccellentemente i GDM2009 ?!?
    Oltre ai due ori QUESTE sono LE notizie: CONI e Federvela compiono un miracolo; Federvela ha eccellenti capacità finora non valorizzate.
    Ed ora proprio con queste evidenze la Nostra Federvela può immaginare e costruire nuove politiche di sviluppo della Vela e può impegnarsi a trovare quelle risorse cui gran parte delle altre FSN attingono da tempo.
    Occorre che le Istituzioni Sportive si impegnino in prima persona di questi tempi per far crescere i propri movimenti sportivi. Se ancora non lo abbiamo fatto è perchè probabilmente c'era la coscienza di una incapacità a farlo con una classe dirigente, pur preparata, ma non a queste nuove sfide.
    Ora il management sportivo studia all'università, di sport si occupa il marketing, di sport di occupa la politica, di sport si occupa il mercato, lo sport veicola tutti i valori positivi, lo sport è il più grande mediatore di comunicazione esistente al mondo.
    Le FSN nono possono restare fuori da questo contesto innovato dalla modernità, pena l'insostenibilità della ricerca della qualità atletica se rimessa solo ai fondi CONI ed alle possibilità pur ammirabili del volontariato sportivo delle ASD affiliate.
    Queste sono gli scenari che escono fuori dalla eccellente organizzazione Federvela dei GDM. Non altri.
    Ed alla fine di questi Giochi io personalmente sono ancora più orgoglioso di questa nostra Istituzione Sportiva che si è presa una responsabilità che nessun Club italiano, pure il più blasonato avrebbe potuto caricarsi una volta letto il protocollo di organizzazione ed accoglienza dell'evento vela ai GDM.
    Proprio l'aver seguito tante edizioni dei GDM e dei GO dovrebbe averTi mostrato le complessità estreme dei Grandi Eventi Sportivi e delle occasioni che possono derivarne per gli accorti organizzatori, ove si tengano in conto le opportunità create dai valori veicolati dallo sport.
    Questo impegno della Nostra Federvela alla chiamata del Nostro CONI è stato illuminante e ci ha fatto comprendere al di la di ogni ragionevole dubbio (come dicono gli avvocati d'oltreoceano)che tutte le analisi e gli impulsi di innovazione apportati dai Presidenti di Zona nello scorso quadriennio per far imboccare alla Nostra Federvela la strada della valorizzazione del "Brand Vela" e delle capacità nascoste della Istituzione Federvela ... era la giusta rotta.
    Ora siamo in rotta ...
    Navighiamo ...!
    Ciao Fabio.
    Pigi

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  5. Grazie del ripristinato "tu" velico, caro amico Pigi (ma non avevo dubbi). Sono felice del tuo entusiasmo, che è stato d'animo essenziale alle grandi visioni e ai relativi progetti, e perdipiù contagioso: sono lieto di poterne essere veicolo tramite questo minimo spazio comune di scambio di informazioni e commenti che è il mio blog, benchè ciò avvenga causa l'attuale carenza di analoghi spazi nella FIV. "Navighiamo"... certo, e insieme, verso il futuro e verso la crescita dello sport e dei suoi valori, sempre più centrali in una società che corre all'impazzata senza regole. Ma mi chiedo: abbiamo mai smesso di navigare? Ci siamo mai fermati? Le "eccellenti capacità" organizzative che la FIV ha scoperto di avere non sono mica nate dal giorno alla notte, o in 4 mesi, o le aveva nella borsa qualche nuovo dirigente federale. La Nostra FIV ha navigato sempre, è cresciuta sempre, ha coltivato le capacità e le eccellenze che l'esperienza pescarese ha evidenziato. Non in due nè in venti anni, ma in oltre ottanta. Anche per questo è singolare che qualcuno nella Nuova FIV abbia pensato di eliminare la bella storia contenuta nello "Speciale 80 anni FIV" dal website federale. La storia sono stati i grandi del passato, degli anni recenti, dell'oggi, con le loro capacità di leggere il proprio tempo. Siamo noi, sei tu col tuo entusiasmo. Per questo resto sempre dell'idea che progettare, progredire, guardare al futuro è utile e necessario, ma rivoluzionare, cambiare per principio, buttare o criticare per forza il passato, è un errore che un management accorto dovrebbe evitare a tutti i costi.
    Grazie ancora e a presto
    Fabio

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