venerdì 17 luglio 2009

Mondiali Youth ISAF, prima medaglia azzurretta (nel giorno della Francia)


BRAVA CAMILLA, BRAVA CLAUDIA (ARGENTO NEL 420)!

Penultimo giorno di regate dei contrastati Mondiali Giovanili ISAF a Buzios in Brasile, resi difficili da condizioni meteo limite (poco o troppo vento). E’ stato il giorno della Francia, che con un giorno di anticipo si è assicurata tre medaglie d’oro e la vittoria del Volvo Trophy per nazione. La squadra italiana resiste al terzo posto per nazione anche se le classifiche individuali si complicano un po'. Ma arriva la prima medaglia sicura, con l'argento nel 420 F di Camilla Marino e Claudia Soricelli. Dopo G&G (Giulia Conti e Giovanna Micol, regine del 470 olimpico), la vela femminile azzurra scopre un'altra supercoppia: benvenute C&C.
E nell'Hobie Cat 16 siamo ancora in corsa per l'oro...

420 M – Primo posto e oro sicuro per gli inglesi Sparks-Gratton, sui francesi Scokzek-Soler e i cileni Ahrens-Infante. Per gli azzurri 6° posto di Davide Vognone e Matteo Ramian (6-5-7-2-18-12-11), in discesa verticale dopo l’ottimo avvio da podio.

420 F – L’oro carioca ha il sorriso di papà Torben e gli occhi di mamma Andrea: Martina Grael sale sul podio del mondiale ISAF Youth in casa con la prodiera Kahena Kunze. Una medaglia nella vela: quando si dice un vizio di famiglia... Qui c’è anche l’argento aritmetico delle azzurrine Camilla Marino e Claudia Soricelli, prima medaglia italiana a questo mondiale brasileiro. E se è un caso noi diciamo di no: è una medaglia che arriva dalla classe “curata” (a Buzios, s’intende) come tecnico dalla consigliera federale Anna Bacchiega. Professoressa con passato da velista di eccelso rispetto (mondiale 470 e azzurra alle Olimpiadi con Nives Monico), scrittrice-capo del testo sul Piano Under 16 ormai prossimo alla presentazione (il 21 luglio ai consiglieri, il 22 alla consulta dei presidenti di zona), la Bacchiega ci ha messo sicuramente qualcosa di suo, di quella solidità che serve a vincere. Terze Kiss-McKenna (USA), ma il resto del podio è ancora da decidere con l’ultima giornata.

Hobie Cat 16 – Duello forte quello del catamarano tra gli australiani Waterhouse-Darmanin e gli azzurretti Francesco Porro e Luca Marsaglia: sono a pari punti e a +3 dal terzo, i fratelli francesi Brellet detentori dell’oro allo scorso Youth... Che volata si attende. Forza Bracciano.



Laser Radial M – Francesco Marrai ha tenuto duro e si presenta sul rettilineo finale con un ottimo 3° posto, da difendere con i denti (è a +2 sul 4° (il danese Timshel) e sul 5° (lo svizzero Girod). In testa già oro il kiwi Meech e argento l’argentino Pellejero (eredi di Diego Romero?)

Laser Radial F – Elizabeth Yin di Singapore, bella faccia e bella storia, è oro giovanile ISAF nel singolo olimpico. Il resto è da definire con la danese Rindom seconda, la francese De Karangat terza. L’azzurretta Laura Marimon, all’esordio assoluto in campo internazionale, si è un po’ ripresa dagli smarrimenti iniziali ed è risalita al 27° posto. Per lei un’esperienza.

RSX M – Nelle tavole il francese con un nome quasi cinese, Gueguen, ha l’oro nel mirino ma resta da vincere la resistenza del cipriota con un nome cipriota, Malekkides, che lo tallona a 1 solo punto. Terzo il brasiliano col nome brasilianissimo, Do Amaral Silva. E l’azzurro, col nome che più azzurro non si può: Davide La Vela? Era secondo, è sceso al 6° posto, preceduto da Israele e Germania. Ma nome a parte, Davide ha carattere, speriamo lo tiri fuori nel finale perché il podio è comunque solo a 4 punti, il miracolo si puo’ fare.

RSX F – L’oro, quell’oro che è stato a lungo nelle mani marsalesi di Laura Linares, è volato a Hong Kong, dalla leggiadra Hei Man Chan, che proprio di Laura fu rivale agli ultimi mondiali. Seconda Hamilton (GBR), terza Bosch (FRA). L’azzurra Catherine Fogli, che aveva iniziato alimentando speranze, si è un po’ persa per strada ed è all’8° posto, col 7° lontano 10 punti. Anche per lei comunque un’esperienza preziosa di cui fare tesoro.

VOLTO TROPHY
La Francia allunga e vince aritmeticamente (243 punti), seguita da Gran Bretagna (198) e dall’Italia che difende un ottimo podio (182), dall’assalto del Brasile (160) e dalla Nuova Zelanda (153). In attesa del sipario, il bicchiere azzurretto è ancora mezzo pieno. Una medaglia in più sarebbe la ciliegina sulla torta. A domani.

(PS-En passant, e con un misto di ilarità e disappunto, rilevo che per tutta la mattinata, quindi parecchie ore, questo minuscolo e "unofficial" blog è stata l'unica fonte italiana sul bel successo azzurro nella vela. Il web federale ci ha pensato in tarda mattinata, mentre dall'"ufficio stampa federale" non è giunto alcun segnale. Prosit)

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