giovedì 1 ottobre 2009

Gli inglesi, a proposito


(Nel fotomontaggio Volvo Team: Nick Rogers e Joe Glanfield, i 470isti inglesi due volte argento olimpico)

LA ROYAL YACHTING ASSOCIATION INVENTA IL LIFESTYLE PERFORMANCE ADVISOR: ECCO CHI E' E COSA FA...

Il successo genera successo, e il dominio della Vela Olimpica inglese ha permesso al team non solo di crescere ma anche di espandere i servizi disponibili. L'ultimo annuncio della Royal Yachting Association (RYA) è la firma un contratto con Joe Glanfield, due medaglie olimpiche d'argento in 470 a prua di Nick Rogers, ingaggiato come nuovo membro della squadra-supporto dello Skandia Team GBR, con la qualifica di Lifestyle Performance Advisor.

Il ruolo di consulente Performance Lifestyle prevede l'assistenza, la guida e l’allenamento degli equipaggi rivolti al raggiungimento degli obiettivi personali, con attenzione a equilibrare e gestire i vari aspetti della loro vita - come la gestione del tempo, di un’ulteriore formazione tecnica, la gestione degli aspetti finanziari e sociali, la carriera futura – nonché raggiungere l’obiettivo principale, ovvero far fronte agli impegni degli allenamenti e delle competizioni fino alla eventuale partecipazione olimpica.

Tra i molti punti di forza della squadra britannica c'è... la comunicazione. In particolare il team fa circolare al proprio interno continui e frequenti aggiornamenti che forniscono informazioni sullo stato della squadra e su ogni aspetto meritevole di essere condiviso (da quelli logistici a quelli operativi alle semplici news), in occasione dei vari eventi in calendario.


Situazione analoga negli Stati Uniti, dove anche l’US SAILING Team Alphagraphics è impegnato a rafforzare questo ambito, al punto che la federvela statunitense sta assumendo una figura di comunicatore professionale col compito di garantire al pubblico la divulgazione di informazioni presenti e future riguardanti tutti gli aspetti relativi al programma e alle attività della squadra della vela olimpica statunitense. (Thanks GC for translations)

E da noi?

Dal 15 marzo a Ostia (presentazione dei "nuovi" programmi della vela olimpica italiana, grosso modo i giorni nei quali è nato anche questo piccolo blog-finestra-riflettore) Luca e Paolo si sono sobbarcati una gran mole di lavoro, molto anche oggettivamente al di fuori dei loro ambiti di Direttori Tecnici, con lo scopo nobile di un profondo rinnovamento del sistema. Poi c'è stata la stagione, che ha portato in cascina due titoli europei e un certo numero di piazzamenti mondiali, oltre a indicazioni di vario segno, positivo o negativo, sull'andamento della preparazione nelle diverse classi e tra i diversi equipaggi.

Se l'impegno non è mancato, tuttavia, di certo è mancato il supporto federale per quanto riguarda la comunicazione, ormai accertato buco-nero della Nuova FIV. E non tanto per quanto riguarda l'enfasi e il seguito delle imprese della squadra, per le quali si è fatta una scelta tecnica e come tale legittima: comunicare chirurgicamente, solo i risultati più eclatanti, e appoggiarsi per la "promozione" della vela olimpica alle co-produzioni di una giovane e ancora acerba webtv. L'assenza di comunicazione sulla vela olimpica da parte della Nuova FIV riguarda tutto il contorno di uno dei settori più duri e difficili della vela, eppure determinante per la vita stessa di una federazione sportiva olimpica: la promozione delle classi e dell'obiettivo olimpico come vetta della carriera di un atleta; l'affermazione dei valori positivi attraverso la promozione a testimonial dei migliori atleti di tutte le fasce di età, per andare a colpire diversi target generazionali, usando tutti gli strumenti tecnologici oggi al servizio della comunicazione; l'ottimizzazione della visibilità della vela olimpica e dei suoi atleti in tutti i media soprattutto in tv; la gestione di una comunicazione interna al team (come visto per GBR e USA) e la creazione di un brand dello stesso team, che sia riconoscibile dal pubblico al pari di una sfida di coppamerica; la definizione della "strada" tecnica e umana per un giovane che voglia intraprendere questo difficile percorso, sia come atleta che come tecnico. Ma questo è cirillico, per qualcuno.

CHE FINE HA FATTO LA SELEZIONE DEI NUOVI TECNICI?
E visto che siamo sui tecnici, c'è un elemento che più di altri è in questi giorni l'emblema del pesante deficit di comunicazione accumulato dai vertici della Nuova FIV: la procedura di selezione dei nuovi allenatori e tecnici. Avviata in grande stile sul website federale, con moduli da riempire, un concorso a titoli, una notevole risposta di interesse (60-80 applicanti), la selezione avrebbe dovuto dare risultati a settembre. O comunque in tempo per inserire nuovi tecnici nel team secondo i programmi. Ad oggi, 1 ottobre, molti amici che hanno partecipato al bando mi dicono che non se ne sa più nulla. E qui non è più questione di cirillico incomprensibile: qui c'è in ballo quanto prospettato a decine di professionisti, che si sono coinvolti e che sono pronti a imprimere una svolta alla loro vita, e che pertanto non è corretto tenere a secco di informazioni. Provvedere, prego.

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