venerdì 2 ottobre 2009
Rio 2016. E' un giorno storico: primi Giochi nel Sud America
HA VINTO ANCHE TORBEN!
(Torben Grael, mito olimpico della vela, festeggia la vittoria di Rio con il presidente Lula e Pelè)
(ANSA) COPENAGHEN - Con l'assegnazione dei Giochi olimpici 2016 a Rio de Janeiro il Brasile e il Sud America ospita per la prima volta nella sua storia le Olimpiadi. In finale Rio ha battuto Madrid. In precedenza erano state eliminate prima Chicago, poi Tokyo.
Lanciata per il 2020 la candidatura di Venezia e Roma. "Sono maturi i tempi per una candidatura olimpica italiana per i Giochi del 2020 - ha detto il presidente del Coni Petrucci - la vittoria di Rio de Janeiro dà sicuramente all'Italia la possibilità di valutare con attenzione di presentare una città per l'edizione estiva successiva al 2016".
VENEZIA SOGNA - L'idea di una candidatura di Venezia e dell'area metropolitana del Nordest ad ospitare le Olimpiadi del 2020 è stata annunciata con una dichiarazione all'ANSA dal sindaco Massimo Cacciari, dal governatore del Veneto Giancarlo Galan, dal vicepresidente e assessore al Turismo regionale Franco Manzato e dal presidente di Confindustria Veneto Andrea Tomat. "Venezia è una città-icona unica nel mondo e gode di una riconoscibilità universale. Le Olimpiadi sono il più grande evento internazionale e promuovere ed organizzare i Giochi nel 2020 permetterebbe alla città e all'intera area metropolitana oggi rappresentata dal triangolo Venezia, Padova e Treviso di accelerare i numerosi progetti di riqualificazione e rilancio, che da anni riempiono l'agenda delle Istituzioni di questo territorio", ha dichiarato Cacciari, appena appreso della vittoria di Rio de Janeiro alla riunione del Cio a Copenaghen. La sconfitta in finale di Madrid, unica candidata europea per il 2016, sancisce così la possibilità concreta del ritorno dei Giochi estivi in Europa.
ROMA SI CANDIDA - "La scelta di Rio de Janeiro come sede delle Olimpiadi del 2016 apre una grande possibilità per l'Italia e per Roma, per la successiva edizione del 2020. Credo che il presidente Petrucci abbia fatto bene a manifestare un interesse per l'Italia e credo che Roma debba avanzare la propria candidatura per i Giochi del 2020". Lo afferma Gianni Alemanno, sindaco di Roma. "Dopo più di mezzo secolo dalle fantastica edizione del 1960 possiamo sognare di portare gli anelli olimpici nella capitale d'Italia".
PELE' IN LACRIME - Pelé in lacrime, piange a dirotto: le telecamere hanno inquadrato 'O Rei' subito dopo l'annuncio dell'assegnazione a Rio de Janeiro delle Olimpiadi del 2016. L'ex fenomeno del calcio, testimonial eccellente della candidatura carioca, è andato ad abbracciare tutte le persone che in questi mesi hanno lavorato con lui nel comitato promotore. Quello di oggi è 'l'ultimo gol' di Pelé, che esattamente 35 anni fa, il 2 ottobre 1974, giocò la sua ultima partita nel Santos, vincendo 2-0 contro il Ponte Preta.
MICHAEL.JORDAN, CHIGAGO FUORI? NON POSSO CREDERCI - "Non posso crederci, onestamente. Sapevamo che ce la giocavamo con altre ottime candidature ma non posso crederci che siamo usciti al primo voto". Michael Jordan, stella dei Bulls di Chicago, due volte olimpionico, e grande testimonial della candidatura americana, commenta così a caldo la bocciatura del Cio. Raggiunto telefonicamente dalla Cnn, Jordan che alla fine ha rinunciato alla trasferta danese, ha ringraziato la coppia presidenziale per il loro impegno: "Hanno fatto tutto il possibile ma non ce l'abbiamo fatta. E' un peccato, Chicago è un posto stupendo dove fare sport, c'era tutto, dalla strutture al grande clima sportivo della gente. Mi dispiace - ha concluso - per tutte quelle persone che speravano nelle Olimpiadi per poter tornare al lavoro".
CASA BIANCA, DELUSI MA NON E'RIPUDIO DI OBAMA - WASHINGTON - La Casa Bianca ha definito oggi una "delusione" la mancata Scelta di Chicago come città ospitante delle Olimpiadi del 2016. Ma l'eliminazione della candidata americana non deve essere vista come un "ripudio" del presidente Obama e di Michelle da parte del Comitato Olimpico Internazionale.
"Il presidente Barack Obama e la first lady Michelle hanno fatto un vigoroso tentativo a favore di Chicago, non abbiamo rimpianti - ha detto David Axelrod, consigliere di Obama - Valeva la pena di fare questo tentativo anche se il risultato finale e stato deludente". Axelrod ha detto che"Chicago era un forte candidato. Ma la scelta è stata ovviamente influenzata da una abbondanza di manovre politiche tra i votanti".
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