Vela italiana in lutto: è morto ieri a Bellaria Giorgio Ballerini Giacometti, 87 anni, componente del Comitato d’Onore della Federazione Italiana Vela. Come velista, ma soprattutto stazzatore, Giudice di Regata Internazionale e membro della Giuria d’Appello, Ballerini è diventato progressivamente un punto di riferimento per questo sport, soprattutto per le doti umane e per i rapporti personali che sapeva instaurare con grande facilità.
Giorgio era riconoscibilissimo e ben noto a una moltitudine di regatanti, per il suo tipico copricapo, un basco blu con il pon-pon rosso indossato in qualunque stagione, e per il suo incedere chino: quest’ultima caratteristica frutto di una incredibile avventura, uno sfortunato lancio con il paracadute inceppato, e conseguente violenta caduta nelle acque del golfo di Napoli, alla quale Giorgio sopravvisse dopo 30 giorni di coma.
La sua vita avventurosa ha avuto un’infanzia legata al mondo militare. Giovanissimi visse a Parigi dove il papà era addetto militare, in seguito frequentò l’Accademia Militare di Modena e diventò guastatore artificiere. Durante la Seconda Guerra Mondiale partecipò alla Campagna d’Italia a Cassino, quindi fu attendente di Casa Savoia (favorito dal suo perfetto francese), e nel dopoguerra svolse a lungo la pericolosissima attività di sminatore (impiegò un anno intero per ripulire il bosco di Manziana, nei pressi del Lago di Bracciano, dalle bombe tedesche). Gli amici ricordano anche la sua passione per la musica e i lunghi anni passati a fare il pianista Jazz.
Chiuso il periodo militare, Giorgio Ballerini conseguì due Lauree (in Economia e Legge), e diventò direttore della filiale Fiat in Danimarca. Qui la sua passione per lo sport della vela ebbe un’accelerazione e Giorgio si trovò a regatare anche con il grande Paul Elvstrom. La classe delle sue regate fu il Flying Dutchman, mentre per l’attività di Stazzatore e Giudice svariò tra molte classi, sempre con uno spirito di grande pacatezza e disponibilità, una particolare abilità nel bilanciare la dottrina delle regole con interpretazioni sempre sul filo del buon senso.
Da stazzatore fu l’inventore di un singolare rimedio per le rande dei Laser, classe con la quale esercitò grandissima parte della sua attività negli anni ottanta e novanta: faceva tenere per una intera notte le vele nel freezer, in modo da assorbire eventuali piccole discordanze con le misure massime di stazza. Il segretario dell’Assolaser Macrino Macrì, in questi giorni a Kiel, ha voluto sottolineare in particolare il grande rispetto di Ballerini nei confronti degli atleti: con le tasse di stazza raccolte durante un campionato, Giorgio era solito invitare a cena tutti i concorrenti. Una stima del resto molto ricambiata da parte di tutti.
Con la moglie Rosanna, e da felice bisnonno, era tornato da pochi anni nella sua Bellaria, dove tra l’altro era stato tra i fondatori del Centro Velico Bellaria nel 1972. Il suo ultimo club da tesserato FIV era a Bracciano: gli Amici Velici Vigna di Valle. Un grande saggio della nostra vela, un amante dello sport e del mare, dei giovani, un personaggio di grande capacità e conoscenza eppure sempre schivo e modesto, sereno, pacato, gentile nei modi e nella personalità. Il miglior ricordo è sperare che Giorgio possa essere un esempio per molti giovani.
I funerali di Giorgio Ballerini Giacometti si svolgeranno lunedi 21 giugno a Bellaria alle ore 15,30 nella chiesa del Sacro Cuore.
Ciao Fabio,
mi è dispiaciuto molto della scomparsa di Giorgio. Ho letto il tuo ricordo e se non hai nulla in contrario ti mando una foto recente di colui che lascia un vuoto che difficilmente potrà essere riempito.
Un abbraccio Vincenzo
domenica 20 giugno 2010
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un grande. null'altro da aggiungere.
RispondiEliminastefano marchetti
Ciao Caro Giorgio...e' vero sei stato un Grande, sentiremo la Tua mancanza.
RispondiEliminaPietroF
Mi rendo conto adesso che il necrologio e il ricordo di questo Grande Personaggio della Vela italiana, membro della Giuria D'Appello e del Comiitato D'Onore della Fiv, e' pubblicato su questo sito blog di Colivicchi che qualcuno proprio dalla Fiv ha definito Gossip Fazioso: e la tristezza si raddoppia
Caro Fabio,
RispondiEliminami ha fatto davvero molto piacere leggere il tuo ricordo di Giorgio sul tuo Blog. Chi gli è stato vicino lo apprezzerà molto.
A presto,
P.
ciao giorgio quanti bei ricordi! buon vento!
RispondiEliminaGrazie Fabio per questo appassionato ricordo del caro Giorgio Ballerini.
RispondiEliminaG.B.
UN grande vero amico della vela, competente come pochi, serio e signore, disinteressato, sorridente, un vero "onore" per lo sport velico e giustamente nel comitato d'onore della F.I.V.. Ciao
RispondiEliminaUna dissertazione sull'interpretazione di una regola tra Giorgio Ballerini e Manlio Mignani, durante un'edizione di Vele di Pasqua di tanto tempo fa mi convinse a intraprendere la carriera di UdR. Ora sono insieme e sono certo che la discussione continuerà per sempre.
RispondiEliminaciao Giorgio.
Franco P.
"I want to see your flag!"
RispondiEliminasettimana velica di anzio, tantissimi anni fa.
ero con mio fratello su uno dei gommoni di assistenza durante la partenza di una regata, ma non avevamo la bandiera di riconoscimento e lui dalla barca giuria ci urlò questa frase che ancora ci fa ridere. grande ballerini.
ps.: ma che fine ha fatto la mitica settimana velica?
ciao
alberto mariotti
un grande amico, un grande maestro.
RispondiEliminapaolo
caro Fabio grazie per le parole che hai scritto
ciao Giorgio, ti ricordero' sempre con affetto per tutto cio' che ci hai insegnato da ragazzi...
RispondiEliminagv
Giorgio mi ha iniziato a questa grande passione , e ogni volta che ci vedevamo erano grandi e affettuosi e sinceri abbracci .
RispondiEliminaInsieme a Lui se n'è andato un pezzo della mia e nostra storia .
Ciao Giorgio e grazie di essrci stato .
Bruno Manzoni
Siamo molto dispiaciute per la scomparsa di Giorgio, insostituibile punto di riferimento della nostra vela.
RispondiEliminaUn affettuoso abbraccio a Rosanna
Giulia e Roberta (MARISTAT)
Ciao Giorgio! e grazie di tutto
RispondiEliminaPorteremo in giro i tuoi insegnamenti e il tuo esempio
Luigi