martedì 10 novembre 2009

Gary Jobson Presidente US Sailing

IL DISCORSO DEL NEO PRESIDENTE DELLA FEDERVELA USA
Link alla sezione Video & Podcast dell’US Sailing: http://tinyurl.com/GJ-10-25-09

Gary Jobson, 59 anni, di Annapolis, Maryland, è stato eletto nuovo Presidente della US Sailing, la federvela degli Stati Uniti. Gary è un guru della vela: skipper di Coppa America (che ha vinto nel 1977 come tattico di Ted Turner), velista oceanico (vincitore del Fastnet), commentatore tv (vincitore di un Emmy per la sua copertura televisiva della vela ai Giochi di Seul 1988; e ha bissato il riconoscimento nel 2006 per la Volvo Ocean Race; produttore delle immagini veliche di Qingdao 2008 per NBCOlympics.com), autore di 15 libri (uno dei quali, “Fighting Finish”, nominato Best Sports Book dall’Independent Publisher Book Awards) e collaboratore delle riviste Sailing World e Cruising World. Vincitore nel 1999 del Nathanael Herreshoff Trophy, il più prestigioso premio della vela statunitense. Inserito nel 2003 nella America's Cup Hall of Fame dall’Herreshoff Marine Museum. Ha iniziato la sua carriera velica al College (è stato membro delle squadre e due volte Intercollegiate Sailor of the Year), diventando poi Istruttore di vela e allenatore, attività svolta alle Accademie della Marina mercantile e militare USA. Da crocierista esperto ha svolto viaggi in Artico, Antartico e Capo Horn. Regata tuttora sulla classe Etchell, possiede un Sabre 402 e una quota di uno Swan 42 Club. Alcuni anni fa Gary Jobson si è sottoposto a lunghe e difficili cure per un cancro: dopo la sua battaglia vinta si è occupato delle associazioni di malati e ha organizzato evento velici per raccogliere fondi per la ricerca e l’assistenza: è il presidente del comitato organizzatore della Leukemia Cup Regatta e del Leukemia & Lymphoma Society's sailing program. Ha fondato una società (Jobson Sailing Inc.) con la quale è stato protagonista di oltre 2000 eventi in tutto il mondo.

Un bel presidente, non c’è che dire. Il suo discorso di insediamento lo trovate nel video che pubblico in questo post, preso facilmente dalla bella sezione Video & Podcast del sito della US Sailing (che tra le altre cosine carine ha una sezione con i documenti PDF dei verbali completi di ogni riunione del Board of Directors, l’equivalente del nostro Consiglio Federale...). In esso il guru-Gary dice alcune cose interessanti non solo per la federvela USA. La sua priorità assoluta sarà di rendere più visibile lo sport della vela. Niente di nuovo: più o meno ci si prova tutti e con alterni risultati. Ma se ci prova lui... Secondo: nei cinque mesi prima della sua elezione annunciata, Jobson ha viaggiato gli USA e incontrato tantissimi dirigenti di circoli, e oggi che è presidente ha annunciato di voler potenziare la struttura dirigenziale, basata sul volontariato, che oltre al Consiglio (ridotto nel 2005 da 49 a 15 membri) prevede un House of Delegates, una sorta di congresso permanente composto da 50 membri che a loro volta fanno riferimento a un grande numero di Comitati (l’equivalente dei nostri Gruppi di lavoro o Commissioni): altri 50. (--> Praticamente l’opposto di quanto ha fatto la nuova dirigenza FIV in Italia, che ha demolito il sistema dei volontari lasciando solo ai “politici” i 5 Settori dell’attività). Terzo argomento trattato da Gary: è importante capire “chi siamo” e “quanti siamo”, attraverso apposite ricerche di mercato, con l’obiettivo di aumentare i tesserati. (--> Questa mi pare di averla sentita: ah si, era il 2007 quando abbiamo promosso con l’Università la prima ricerca di mercato in Italia su “Vela e Velisti”, che prevedeva notevoli sviluppi. E che è stata ignorata e accantonata dalla Nuova FIV). Conclusione: Big Gary President ricorda a tutti una cosa che è bene tenere a mente: la vela non è fra le cose fondamentali delle nostre vite: non riguarda la salute, i figli. E’ solo un piacere, e tale deve essere. Ed è una disciplina capace di rendere le persone migliori. Se saremo capaci di rendere la vela facile e piacevole per tutti faremo un ottimo lavoro.

Buon lavoro Gary, e che invidia.

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