(Questo post è pubblicato qualche minuto PRIMA sul portale www.saily.it, nella sezione Piazza Vela. Nei prossimi giorni, gradualmente, tutto il blog "La Mia Federvela" sarà trasferito e gli aggiornamenti saranno attivi SOLO su www.saily.it/piazzavela. A questo indirizzo resterà l'archivio completo dei post pubblicati)
(Carlo Croce, presidente FIV)
A un certo punto del Consiglio Federale il presidente FIV Carlo Emilio Croce ha detto: “Mettiamo subito sul sito il testo dei principi del nuovo Statuto, tanto tra mezzora qualcuno telefonerà a Colivicchi”.
La notizia è che la FIV ha fatto prima di Colivicchi.
Bè, io sono contento. Ero dal commercialista, ho avuto una giornataccia, non avrei proprio potuto seguire il Consiglio, tantomeno “anticiparlo” come fatto giocosamente altre volte in passato. Si sono sbrigati e hanno fatto prima di me. Io ero in banca e poi bloccato nel traffico, e loro han fatto in fretta e furia per battermi sul tempo. Ma è una cosa straordinaria! Hanno "comunicato"! Capite? Praticamente ho fatto più oggi per la (ancora) Nuova FIV che nei 24 mesi precedenti. E senza neanche saperlo.
Scherzi (fino a un certo punto) a parte, il Consiglio Federale, il “governo” FIV, tornava a riunirsi da lungo tempo. A Genova, oggi. Una riunione attesa ed evocata, soprattutto per l’esordio delle bozze sulla riforma dello Statuto seguite al lavoro della Commissione omonima. L’iter è noto: la Commissione elabora una serie di proposte che seguono i principi informatori indicati dal presidente federale Carlo Croce all’inizio del suo mandato, quindi i consiglieri esaminano il testo con le proposte, ed eventualmente il Consiglio approva un testo definitivo sulle modifiche statutarie, da portare all’approvazione (o meno) dell’Assemblea sovrana, la riunione di tutte le società affiliate (i circoli) prevista a inizio 2011. Oggi, insomma, gran giorno dell’atteso esordio del primo testo in Consiglio.
Naturalmente nessuno sente il bisogno di comunicare niente a nessuno, tantomeno la comunicazione FIV comunica qualcosa sull’argomento (una cosina da niente, no?) alla periferia, Zone e Circoli. Come al solito viene (in)caricato (a salve) dell’incombenza il website federale, con una laconica news che sembra scritta da Eugenio Montale. Eccola:
“Si sono svolti oggi presso la sede Fiv a Genova i lavori del 421° Consiglio Federale. Molti gli argomenti trattati ma l'attenzione maggiore si è sicuramente concentrata sull'attesa presentazione da parte del Presidente onorario Carlo Rolandi dei lavori svolti dall'apposita Commissione per la revisione dello statuto federale. Il testo integrale dei principi informatori dello statuto federale elaborati dalla commissione si trova in allegato.”
Più questa frase conclusiva, tutta da interpretare:
“Eventuali osservazioni e proposte potranno essere inviate al Coordinatore Federale nei prossimi 15 giorni, per essere sottoposte all'esame della Commissione per la revisione dello Statuto Federale, che rielaborerà un nuovo testo da presentare all'esame del prossimo Consiglio Federale.”
“L’attenzione maggiore” è durata in realtà ben poco: il tempo di leggere le due pagine e di darsi appuntamento tra due settimane. Da chi dovrebbero arrivare le eventuali osservazioni e ancor più le proposte, entro 15 giorni? Di sicuro dai consiglieri federali. E forse da Zone, Circoli affiliati, singoli tesserati? Voi come lo interpretate? Io voglio farlo estensivamente: tutti voi siete chiamati a intervenire. Osservazioni e proposte al Consiglio Federale, ma entro 15 giorni. Perché poi la Commissione rielaborerà un nuovo testo e lo sottoporrà all’esame del prossimo Consiglio.
Quindi datevi (diamoci) da fare.
Certo non si tratta di osservare o proporre sul testo di articoli di Statuto, ma solo su “principi informatori”, molti dei quali già noti. Ma è qualcosa.
Noi promettiamo di dare il massimo contributo a questa fase: per prima cosa – essenziale visto che non lo fa chi di dovere – comunicando e condividendo al massimo questa informazione e lo stringato documento (2 paginette piuttosto ermetiche) frutto del lavoro della supercommissione per lo Statuto. E poi lanciando idee, osservazioni, facendo interviste e sondaggi. Insomma comunicando e facendo comunicare. Cioè il nostro mestiere.
A proposito: nel comunicato di Montale sul Consiglio (già finito? Che rapidità) si parla anche di “molti argomenti trattati”. Non vi lascia un po’ di curiosità?
Eccovi accontentati.
“MOLTI GLI ARGOMENTI TRATTATI”
Come tutti i Consigli anche questo prende le mosse dall’approvazione del verbale dell’ultima riunione, in questo caso risalente all’8 luglio, seguita dalle varie delibere d'urgenza e delle “comunicazioni” da parte del Presidente e del Coordinatore Federale.
Quindi le proposte di delibera dei Settori. Oggi erano queste. 1) Approvazione del bilancio consuntivo del primo semestre 2010, e del Codice di comportamento etico-sportivo (mica male conoscerlo, no? Ma se lo tengono nel cassetto)
Importante (e forse anche per questo rimasta avvolta nel mistero) la definizione della rappresentanza FIV all’Annual Conferenze dell’ISAF di novembre.
In tema di organizzazione territoriale sono state recepite le risultanze della Commissione Affiliazione e Tesseramento. In tema di Promozione Immagine Comunicazione (si fa sempre per dire), si è parlato della partecipazione FIV al Salone Nautico di Genova.
Per quanto riguarda il vasto settore dell’Attività Agonistica e Squadre Federali: sono stati approvati i piani speciali di preparazione olimpica per gli equipaggi equipaggio Gabrio Zandonà-Pietro Zucchetti e Giulia Conti-Giovanna Micol, definito lo staff tecnico 2011 (non sarebbe male una presentazione ad-hoc, magari al salone chissà: questi ragazzi che “si fanno il mazzo” con professionalità e dedizione alla divisa, per pochi soldi, meritano almeno un po’ di visibilità). Resta invece in bilico l’individuazione della terza regata di selezione olimpica.
Programmazione Attività Sportiva Nazionale: decisa una integrazione del contributo al Comitato Organizzatore del CICO 2010 (meritatissimo), e inserite nel Calendario le manifestazioni internazionali ISAF programmate in Italia.
In tema di Formazione dei Quadri Tecnici, ratificate le nomine degli Istruttori per i corsi di II livello, e stabilita la composizione delle Commissioni d'esame per il passaggio di categoria di Ufficiale di Regata Nazionale con specializzazione in Comitato delle Proteste e Comitato di Regata. Nominati anche i presidenti delle commissioni degli esami per Ufficiali di Regata Zonali.
Il consigliere di presidenza Pino Barbieri ha poi relazionato il Consiglio sulla composizione dei Gruppi A-B-CC e del Team Under 19 per la stagione 2011.
A presto con l’analisi dei principi per le proposte di modifica allo Statuto. Con un primo avviso: sono interessanti. Da approfondire. Un software da far "girare". Scenari da immaginare. E soprattutto: principi da leggere trasformati in articoli di Statuto. La strada non sarà breve.
mercoledì 29 settembre 2010
venerdì 24 settembre 2010
Chi si è ricordato dei 10 anni dall'oro di Alessandra Sensini?
(Questo post è pubblicato qualche minuto PRIMA sul portale www.saily.it, nella sezione Piazza Vela. Nei prossimi giorni, gradualmente, tutto il blog "La Mia Federvela" sarà trasferito e gli aggiornamenti saranno attivi SOLO su www.saily.it/piazzavela. A questo indirizzo resterà l'archivio completo dei post pubblicati)
24 settembre 2000-24 settembre 2010. Dieci anni dalla medaglia d'oro di Alessandra Sensini. Tanto? Poco? Dieci anni: che significano due olimpiadi, altre due medaglie (di bronzo ad Stene, d'argento a Qingdao) per lei e una (di bronzo nel Laser) da Diego Romero, e tante emozioni, cambiamenti, spinte in avanti. Lo sport della vela oscilla tra lusso inarrivabile, imprese sportive al limite, organizzazione e promozione in perenne rilancio, e gesti semplici di eroi di tutti i giorni. Arma e vai, diceva Straulino. Arma e vai, diciamo ancora oggi: c'è da aggiungere altro?
Quella medaglia è storia di una grande atleta e di tutti. E' specchio di un movimento.
Quel giorno era domenica, i negozi erano chiusi a Sydney, e pensando a quanto poteva succedere "rubammo" dal nostro appartamento una vecchissima bottiglia di champagne, forse conservata gelosamente. Lasciammo un biglietto, spiegando che la causa era giusta, giustissima: 48 anni dopo l'ultimo oro olimpico nella vela. Il più difficile fu far passare quel vecchio ammasso di bollicine e poco alcol all'interno del varco olimpico, superando il divieto di introdurre bevande alcoliche. Coinvolgemmo l'ISAF, la polizia, ce la facemmo. E qualcun altro procurò la bandiera tricolore. Avevamo organizzato, come ufficio stampa federale, un motor yacht con 23 giornalisti italiani. Che si misero a fare il tifo come una curva. Insomma, è successo.
Ed è stato bello. Al punto che questo "anniversario" ce lo siamo ricordati, noi di Saily, senza fatica. Non lo ha ricordato nessun altro, eppure a Formia la Polverini consegnerà dei premi a Lars Grael e Robert Scheidt per le loro medaglie olimpiche...
Quando è successo, pochi giorni dopo avevo scritto la ricostruzione che segue, pensando di descrivere quella vittoria, e quell'ultima incredibile regata, a chi non fosse proprio esperto della vela. Oggi ve la ripropongo perchè a me continua a dare le stesse emozioni. Eccolo qui.
La migliore Olimpiade dell'intera storia della vela italiana. Mai prima erano arrivati, insieme, un oro e un argento. La medaglia d'oro che torna nella vela 48 anni dopo Agostino Straulino e Nico Rode. La prima medaglia d'oro vinta da una velista. La prima medaglia d'argento vinta nella classe Finn. Il quinto posto assoluto nel medagliere per la vela. Questo è stata Sydney 2000.
Quanta strada percorre una vela, quante regate deve fare un velista, per ritrovarsi a scavare dentro se stesso cercando tutto, per tirarlo fuori nel momento decisivo. Quattro anni di preparazione olimpica, e Alessandra Sensini, nel 2000 campionessa del mondo e d'Europa, ha rivissuto come in un flashback la sua intera carriera in una regata che sembrava scritta da un maestro dell'horror a lieto fine. Era venerdi 24 settembre. Una settimana più tardi Luca Devoti il vulcano, sempre a inseguire la sua testa che corre avanti e lontano, ha sfidato il suo destino e ridisegnato la scia del suo Finn, in una giornata finale con due prove ventose e piene di tranelli di vento e psiche. Era sabato 30 settembre. Due giorni indimenticabili.
Alessandra Sensini, Oro il 24 settembre 2000
Non le è bastato essere la più forte fisicamente (più di almeno la metà della flotta maschile), la più preparata e ricca di classe. Non le è bastato neanche vincere 4 prove, scartare un 4° come peggiore risultato. Non le è bastato stroncare la resistenza della più temuta rivale, la fuoriclasse neozelandese Barbara Kendall. _Tra Alessandra e il suo oro c'è una sorpresa, piccola e tedesca, si chiama Amelie Lux, 24 anni e 48 chili. Troppo giusta per le ariette della Sydney Harbour versione olimpica, un avvio folgorante e poi sempre regolarissima (sei secondi posti!). _Il duello finale si farà, tutto è pronto: Lux avanti di 1 punto. Sensini, legittima aspirante al trono, con due sole possibilità: vincere, o arrivare seconda davanti alla tedesca.
In mezzo ci sono le onde, il vento, le barche stampa e fotografi, i tifosi persino sulle spiaggie con le bandiere e le trombe, i pensieri. Troppa roba, meglio non pensarci. Così Ale scatta in testa e sembra voler divorare l'ultima regata. Prima alla prima bolina, Lux ottava. Finita? Macchè, è solo l'inizio. Guai a distrarsi perché dopo mezza poppa la Lux è clamorosamente seconda. Accade l'inverosimile: sembra che l'intera flotta di 29 surfiste rallenti fin quasi a fermarsi, lasciando il palcoscenico al primo match race nella storia del windsurf. A colpi di strambate, di virate, marcamenti, bordi, sorpassi.
Si! Sorpassi davvero, perché nella seconda poppa la tedesca passa davanti. Alessandra trova risorse probabilmente spirituali. Guarda la piuma Lux volare in poppa e si chiede cosa fare. Si risponde, perché la terza bolina è un film. La mitica Sensini, il super-atleta, scivola e finisce in acqua, non distante da un promontorio dove sono in delirio una ventina di tedeschi e - mai domi - papà Goffredo e la sorella Irene.
Finita stavolta? Niente da fare. La vela di ITA torna su, si gonfia, vira, rivira, s'incanala su una lay-line disegnata dagli astri e all'incrocio sfila nuovamente avanti alla Lux. Poppa-bolina-poppa (la regata del secolo prevede 4 giri) ancora da infarto fino all'arrivo: un altro paio di sorpassi e controsorpassi, pezzi di vetroresina di due tavolette Mistral che danzano scherzando con la storia a pochi centimetri l'una dall'altra.
Fino a lasciarti senza fiato, senza pensieri, senza più dubbi: il laschetto dice che, si, la regina ha definitivamente preso lo scettro, nei metri finali. L'urlo, quel lungo brivido che i riccioli non riescono stavolta a disperdere, le feste bagnate e tricolori, qualche lacrima nascosta e tanti occhi colmi di felicità vera. Sensini d'oro, era scritto ma è stata durissima. Giusto così. E via alla festa infinita.
24 settembre 2000-24 settembre 2010. Dieci anni dalla medaglia d'oro di Alessandra Sensini. Tanto? Poco? Dieci anni: che significano due olimpiadi, altre due medaglie (di bronzo ad Stene, d'argento a Qingdao) per lei e una (di bronzo nel Laser) da Diego Romero, e tante emozioni, cambiamenti, spinte in avanti. Lo sport della vela oscilla tra lusso inarrivabile, imprese sportive al limite, organizzazione e promozione in perenne rilancio, e gesti semplici di eroi di tutti i giorni. Arma e vai, diceva Straulino. Arma e vai, diciamo ancora oggi: c'è da aggiungere altro?
Quella medaglia è storia di una grande atleta e di tutti. E' specchio di un movimento.
Quel giorno era domenica, i negozi erano chiusi a Sydney, e pensando a quanto poteva succedere "rubammo" dal nostro appartamento una vecchissima bottiglia di champagne, forse conservata gelosamente. Lasciammo un biglietto, spiegando che la causa era giusta, giustissima: 48 anni dopo l'ultimo oro olimpico nella vela. Il più difficile fu far passare quel vecchio ammasso di bollicine e poco alcol all'interno del varco olimpico, superando il divieto di introdurre bevande alcoliche. Coinvolgemmo l'ISAF, la polizia, ce la facemmo. E qualcun altro procurò la bandiera tricolore. Avevamo organizzato, come ufficio stampa federale, un motor yacht con 23 giornalisti italiani. Che si misero a fare il tifo come una curva. Insomma, è successo.
Ed è stato bello. Al punto che questo "anniversario" ce lo siamo ricordati, noi di Saily, senza fatica. Non lo ha ricordato nessun altro, eppure a Formia la Polverini consegnerà dei premi a Lars Grael e Robert Scheidt per le loro medaglie olimpiche...
Quando è successo, pochi giorni dopo avevo scritto la ricostruzione che segue, pensando di descrivere quella vittoria, e quell'ultima incredibile regata, a chi non fosse proprio esperto della vela. Oggi ve la ripropongo perchè a me continua a dare le stesse emozioni. Eccolo qui.
La migliore Olimpiade dell'intera storia della vela italiana. Mai prima erano arrivati, insieme, un oro e un argento. La medaglia d'oro che torna nella vela 48 anni dopo Agostino Straulino e Nico Rode. La prima medaglia d'oro vinta da una velista. La prima medaglia d'argento vinta nella classe Finn. Il quinto posto assoluto nel medagliere per la vela. Questo è stata Sydney 2000.
Quanta strada percorre una vela, quante regate deve fare un velista, per ritrovarsi a scavare dentro se stesso cercando tutto, per tirarlo fuori nel momento decisivo. Quattro anni di preparazione olimpica, e Alessandra Sensini, nel 2000 campionessa del mondo e d'Europa, ha rivissuto come in un flashback la sua intera carriera in una regata che sembrava scritta da un maestro dell'horror a lieto fine. Era venerdi 24 settembre. Una settimana più tardi Luca Devoti il vulcano, sempre a inseguire la sua testa che corre avanti e lontano, ha sfidato il suo destino e ridisegnato la scia del suo Finn, in una giornata finale con due prove ventose e piene di tranelli di vento e psiche. Era sabato 30 settembre. Due giorni indimenticabili.
Alessandra Sensini, Oro il 24 settembre 2000
Non le è bastato essere la più forte fisicamente (più di almeno la metà della flotta maschile), la più preparata e ricca di classe. Non le è bastato neanche vincere 4 prove, scartare un 4° come peggiore risultato. Non le è bastato stroncare la resistenza della più temuta rivale, la fuoriclasse neozelandese Barbara Kendall. _Tra Alessandra e il suo oro c'è una sorpresa, piccola e tedesca, si chiama Amelie Lux, 24 anni e 48 chili. Troppo giusta per le ariette della Sydney Harbour versione olimpica, un avvio folgorante e poi sempre regolarissima (sei secondi posti!). _Il duello finale si farà, tutto è pronto: Lux avanti di 1 punto. Sensini, legittima aspirante al trono, con due sole possibilità: vincere, o arrivare seconda davanti alla tedesca.
In mezzo ci sono le onde, il vento, le barche stampa e fotografi, i tifosi persino sulle spiaggie con le bandiere e le trombe, i pensieri. Troppa roba, meglio non pensarci. Così Ale scatta in testa e sembra voler divorare l'ultima regata. Prima alla prima bolina, Lux ottava. Finita? Macchè, è solo l'inizio. Guai a distrarsi perché dopo mezza poppa la Lux è clamorosamente seconda. Accade l'inverosimile: sembra che l'intera flotta di 29 surfiste rallenti fin quasi a fermarsi, lasciando il palcoscenico al primo match race nella storia del windsurf. A colpi di strambate, di virate, marcamenti, bordi, sorpassi.
Si! Sorpassi davvero, perché nella seconda poppa la tedesca passa davanti. Alessandra trova risorse probabilmente spirituali. Guarda la piuma Lux volare in poppa e si chiede cosa fare. Si risponde, perché la terza bolina è un film. La mitica Sensini, il super-atleta, scivola e finisce in acqua, non distante da un promontorio dove sono in delirio una ventina di tedeschi e - mai domi - papà Goffredo e la sorella Irene.
Finita stavolta? Niente da fare. La vela di ITA torna su, si gonfia, vira, rivira, s'incanala su una lay-line disegnata dagli astri e all'incrocio sfila nuovamente avanti alla Lux. Poppa-bolina-poppa (la regata del secolo prevede 4 giri) ancora da infarto fino all'arrivo: un altro paio di sorpassi e controsorpassi, pezzi di vetroresina di due tavolette Mistral che danzano scherzando con la storia a pochi centimetri l'una dall'altra.
Fino a lasciarti senza fiato, senza pensieri, senza più dubbi: il laschetto dice che, si, la regina ha definitivamente preso lo scettro, nei metri finali. L'urlo, quel lungo brivido che i riccioli non riescono stavolta a disperdere, le feste bagnate e tricolori, qualche lacrima nascosta e tanti occhi colmi di felicità vera. Sensini d'oro, era scritto ma è stata durissima. Giusto così. E via alla festa infinita.
lunedì 20 settembre 2010
Diretta RAI da Formia per la Medal Race del CICO
(Questo post è pubblicato qualche minuto PRIMA sul portale www.saily.it, nella sezione Piazza Vela. Nei prossimi giorni, gradualmente, tutto il blog "La Mia Federvela" sarà trasferito e gli aggiornamenti saranno attivi SOLO su www.saily.it/piazzavela. A questo indirizzo resterà l'archivio completo dei post pubblicati)
Tanto tuonò che piovve, ma è una buona notizia, e sappiamo quanto ne abbiamo bisogno. L'aria positiva che aleggia intorno al CICO di Formia (è una edizione record per la partecipazione straordinaria di tanti velisti, vedere il nostro preview sul Magazine) ha fatto effetto anche ai piani alti di Corte Lambruschini. E la notizia è che la RAI - su uno dei due canali Rai Sport Sat - trasmetterà una diretta domenica 26 settembre da Formia, durante le Medal Race del Campionato Italiano Classi Olimpiche 2010.
Per una volta soprassediamo sui meriti e su come si è arrivati a questo risultato, e godiamoci la prospettiva, magari amplificandone i possibili risultati e i telespettatori potenziali. Il fatto è che tra RAI e FIV è in vigore un accordo per la cessione dei diritti delle regate veliche in Italia, che come noto frutta anche qualche buona risorsa per la nostra federazione. L'accordo prevede alcuni impegni da parte della FIV, in termini di produzione, che fin qui non hanno propriamente soddisfatto Viale Mazzini, rimasta un po' a secco di materiale.
Ma adesso c'è un cambio di passo, e la diretta da Formia può rappresentare lo spartiacque. Una diretta di vela olimpica è un fatto importante, alla FIV costa poco e quel poco è comunque un enorme investimento. Sta qui il principio da metabolizzare: ogni euro speso in comunicazione, e quini anche in produzioni tv, tantopiù se dovute contrattualmente al servizio pubblico, è uno straordinario moltiplicatore dell'immagine e della promozione dello sport velico. Speriamo lo capiscano tutti. E che all'esempio di Formia seguano tante altre dirette, e tanto materiale sulla vela affluisca a Rai Sport. Contratto o no.
Stavolta siamo assai soddisfatti. Bravi e grazie.
(E non dite che parliamo sempre male della nostra FIV)
Tanto tuonò che piovve, ma è una buona notizia, e sappiamo quanto ne abbiamo bisogno. L'aria positiva che aleggia intorno al CICO di Formia (è una edizione record per la partecipazione straordinaria di tanti velisti, vedere il nostro preview sul Magazine) ha fatto effetto anche ai piani alti di Corte Lambruschini. E la notizia è che la RAI - su uno dei due canali Rai Sport Sat - trasmetterà una diretta domenica 26 settembre da Formia, durante le Medal Race del Campionato Italiano Classi Olimpiche 2010.
Per una volta soprassediamo sui meriti e su come si è arrivati a questo risultato, e godiamoci la prospettiva, magari amplificandone i possibili risultati e i telespettatori potenziali. Il fatto è che tra RAI e FIV è in vigore un accordo per la cessione dei diritti delle regate veliche in Italia, che come noto frutta anche qualche buona risorsa per la nostra federazione. L'accordo prevede alcuni impegni da parte della FIV, in termini di produzione, che fin qui non hanno propriamente soddisfatto Viale Mazzini, rimasta un po' a secco di materiale.
Ma adesso c'è un cambio di passo, e la diretta da Formia può rappresentare lo spartiacque. Una diretta di vela olimpica è un fatto importante, alla FIV costa poco e quel poco è comunque un enorme investimento. Sta qui il principio da metabolizzare: ogni euro speso in comunicazione, e quini anche in produzioni tv, tantopiù se dovute contrattualmente al servizio pubblico, è uno straordinario moltiplicatore dell'immagine e della promozione dello sport velico. Speriamo lo capiscano tutti. E che all'esempio di Formia seguano tante altre dirette, e tanto materiale sulla vela affluisca a Rai Sport. Contratto o no.
Stavolta siamo assai soddisfatti. Bravi e grazie.
(E non dite che parliamo sempre male della nostra FIV)
venerdì 17 settembre 2010
Cambio Classe? Un raduno FIV per orientarsi
(Questo post è pubblicato qualche minuto PRIMA sul portale www.saily.it, nella sezione Piazza Vela. Nei prossimi giorni, gradualmente, tutto il blog "La Mia Federvela" sarà trasferito e gli aggiornamenti saranno attivi SOLO su www.saily.it/piazzavela. A questo indirizzo resterà l'archivio completo dei post pubblicati)
Appuntamento a Torbole con il futuro. E’ la convocazione arrivata dal Coordinatore federale Gianni Storti a 46 giovani velisti, selezionati da tecnici e allenatori tra quelli più interessanti delle nuove leve, per il primo Raduno di Orientamento per passaggio di Classe. I ragazzi svolgeranno stage tecnici con uscite in barca e preparazione fisica, e avranno a disposizione barche del club (420, 29er, Laser e windsurf RS:X), o la loro stessa barca.
Il raduno ha lo scopo di rendere più consapevole possibile, e guidata tecnicamente, la fase delicatissima del passaggio di classe, che storicamente rappresenta un momento nel quale si perdono molti equipaggi (anche per le distrazioni connesse con l’età). Nel programma della tre giorni sull’alto Garda sono previsti incontri con le segreterie di classe e i cantieri costruttori per spiegare al meglio le caratteristiche di ciascuna imbarcazione. Inoltre i giovani velisti incontreranno lo staff tecnico dei programmi federali Under 16 e Under 19 e parteciperanno a lezioni teoriche sui modelli di prestazione e di allenamento Youth.
Saranno presenti i tecnici Under 16 Marcello Turchi e Marcello Meringolo, i tecnici Under 19 Chicco Caricato, Claudio Bolens, Beppe Devoti e Adriano Stella e Marco Iazzetta, i segretari delle classi Laser, 420, 29er e RSX, e rappresentanti dei cantieri Laser, Nautivela e tavole.
I convocati vengono da tutta Italia e rappresentano 24 circoli affiliati, da 11 Zone (sulle 15 totali, la più rappresentata è la IV (Lazio) con 6 affiliati e 13 atleti). Eccoli: Vincenzo Marfoli, Daniele Murru, Marco Marcellino e Gianmarco Rosa (YC Porto Rotondo), Ermanno Massoni e Karen Yohana Simoni (CN Amici della Vela Cervia), Rebecca Fiore, Luca Zerba e Tommaso Ciampolini (YCI), Ettore Botticini (LNI Follonica), Carlotta Omari, Francesca Russo Cirillo e Tea Stefani (SV Barcola e Grignano), Enrico Vannucci, Ruggiero Di Luggo e Sara Scotto (CN Posillipo), Josef Malesi e Luca Strazzera (YC Cagliari), Giacomo Ferrari (LNI Ostia), Max Kuester (CV Bellano), Massimo Attinà, Ettore De Marco e Eugenia Bologna (Canottieri Marsala), Riccardo Bevilacqua (CN Brenzone), Emanuele Micozzi (AV Bracciano), Claretta Tempesti (CM Castiglioncello), Maelle Frasari (Planet Sail), Mattia Camboni, Veronica Fanciulli, Daniele Benedetti (LNI Civitavecchia), Anna Bettoni, Sofia Carluccio, Francesca Amicucci, Flaminia Perrone, Clara Addari, Arianna Perini (CV 3V), Sebastiano Stipa (CV Telamone), Enrico Maccaferri e Matteo Saccarola (Compagnia della Vela), Vittoria Barbiero (RYCC Savoia), Maria Sgro (Nauticlub Castelfusano), Massimiliano Alfano (Roggero di Lauria), Marco Benino (FV Riva), Mattia e Davide Chincoli (AN Sebina).
Un bel raduno, con quasi tutti i migliori giovani velisti, molti azzurrini e già con titoli e medaglie al collo, come Veronica Fanciulli (argento alle Olimpiadi Giovanili di Singapore 2010, Francesca Ruso Cirillo europea Optimist, e tanti altri. Una occasione di scambio e crescita tecnica straordinaria per tutti, atleti e tecnici. Una bella iniziativa. Buon lavoro e buon vento (ma quello a Torbole non manca mai).
Appuntamento a Torbole con il futuro. E’ la convocazione arrivata dal Coordinatore federale Gianni Storti a 46 giovani velisti, selezionati da tecnici e allenatori tra quelli più interessanti delle nuove leve, per il primo Raduno di Orientamento per passaggio di Classe. I ragazzi svolgeranno stage tecnici con uscite in barca e preparazione fisica, e avranno a disposizione barche del club (420, 29er, Laser e windsurf RS:X), o la loro stessa barca.
Il raduno ha lo scopo di rendere più consapevole possibile, e guidata tecnicamente, la fase delicatissima del passaggio di classe, che storicamente rappresenta un momento nel quale si perdono molti equipaggi (anche per le distrazioni connesse con l’età). Nel programma della tre giorni sull’alto Garda sono previsti incontri con le segreterie di classe e i cantieri costruttori per spiegare al meglio le caratteristiche di ciascuna imbarcazione. Inoltre i giovani velisti incontreranno lo staff tecnico dei programmi federali Under 16 e Under 19 e parteciperanno a lezioni teoriche sui modelli di prestazione e di allenamento Youth.
Saranno presenti i tecnici Under 16 Marcello Turchi e Marcello Meringolo, i tecnici Under 19 Chicco Caricato, Claudio Bolens, Beppe Devoti e Adriano Stella e Marco Iazzetta, i segretari delle classi Laser, 420, 29er e RSX, e rappresentanti dei cantieri Laser, Nautivela e tavole.
I convocati vengono da tutta Italia e rappresentano 24 circoli affiliati, da 11 Zone (sulle 15 totali, la più rappresentata è la IV (Lazio) con 6 affiliati e 13 atleti). Eccoli: Vincenzo Marfoli, Daniele Murru, Marco Marcellino e Gianmarco Rosa (YC Porto Rotondo), Ermanno Massoni e Karen Yohana Simoni (CN Amici della Vela Cervia), Rebecca Fiore, Luca Zerba e Tommaso Ciampolini (YCI), Ettore Botticini (LNI Follonica), Carlotta Omari, Francesca Russo Cirillo e Tea Stefani (SV Barcola e Grignano), Enrico Vannucci, Ruggiero Di Luggo e Sara Scotto (CN Posillipo), Josef Malesi e Luca Strazzera (YC Cagliari), Giacomo Ferrari (LNI Ostia), Max Kuester (CV Bellano), Massimo Attinà, Ettore De Marco e Eugenia Bologna (Canottieri Marsala), Riccardo Bevilacqua (CN Brenzone), Emanuele Micozzi (AV Bracciano), Claretta Tempesti (CM Castiglioncello), Maelle Frasari (Planet Sail), Mattia Camboni, Veronica Fanciulli, Daniele Benedetti (LNI Civitavecchia), Anna Bettoni, Sofia Carluccio, Francesca Amicucci, Flaminia Perrone, Clara Addari, Arianna Perini (CV 3V), Sebastiano Stipa (CV Telamone), Enrico Maccaferri e Matteo Saccarola (Compagnia della Vela), Vittoria Barbiero (RYCC Savoia), Maria Sgro (Nauticlub Castelfusano), Massimiliano Alfano (Roggero di Lauria), Marco Benino (FV Riva), Mattia e Davide Chincoli (AN Sebina).
Un bel raduno, con quasi tutti i migliori giovani velisti, molti azzurrini e già con titoli e medaglie al collo, come Veronica Fanciulli (argento alle Olimpiadi Giovanili di Singapore 2010, Francesca Ruso Cirillo europea Optimist, e tanti altri. Una occasione di scambio e crescita tecnica straordinaria per tutti, atleti e tecnici. Una bella iniziativa. Buon lavoro e buon vento (ma quello a Torbole non manca mai).
mercoledì 15 settembre 2010
Comunico, ma solo per me
(Questo post è pubblicato qualche minuto PRIMA sul portale www.saily.it, nella sezione Piazza Vela. Nei prossimi giorni, gradualmente, tutto il blog "La Mia Federvela" sarà trasferito e gli aggiornamenti saranno attivi SOLO su www.saily.it/piazzavela. A questo indirizzo resterà l'archivio completo dei post pubblicati)
Marsala. La Primavela è sempre la Primavela, ha quel suo clima tutto particolare, unico, una “chimica” ineguagliabile. Gli occhi dei bambini che guardano all’azzurro del mare e si riempiono di vento, la presenza perlopiù discreta e l’atteggiamento dei parecchi genitori che non si vogliono perdere lo spettacolo della “prima” velica dei figli. Marsala è stato un successo annunciato: per chi ha partecipato, per chi ha organizzato, per le speranze e la solita settembrina ventata di ottimismo sulla nostra vela, aggrappate ai giovani.
E’ stato però un successo tutto interno al mondo velico, tutto autoreferenziale, ambientale. Ce la siamo suonata e cantata da soli, insomma. Al di fuori della cerchia velica (eccezion fatta per un paio di puntate nella città vecchia di Marsala per le sfilate di apertura), questa bell’aria non l’ha respirata nessuno. Peggio: nessuno ha proprio saputo che si era aperta la finestra dalla quale lo spiffero si propagava. Della Primavela non l’ha saputo nessuno. La festa più bella che sa esprimere il nostro sport a livello di coinvolgimento giovanile (e quanto diciamo di averne bisogno, tutti, da Soldini in giù), con centinaia di bambini e bambine tutti testimonial reali per migliaia di coetanei (mi viene in mente quello che rispondendo a una mia intervista ha detto: “meglio il windsurf che stare a casa tutto il giorno a giocare al Nintendo”, geniale), questa occasione è rimasta un segreto ben custodito fra le quattro mura del fortino della “comunicazione” FIV.
Eppure il vice presidente federale, che della “comunicazione” è il coordinatore, a Marsala c’era. Eccome se c’era. Ha fatto riunioni, ha parlato alle premiazioni e alle inaugurazioni, ha spremuto la sua presenza lungo l’intera durata dell’evento (Campionato Under 16 più Primavela) come nessun altro dirigente FIV. E ha utilizzato le potenti truppe della comunicazione FIV “a emissioni zero” per un personalissimo show. Al quale il suddetto target autoreferenziale non è affatto andato stretto.
Qualche esempio. 1) Il 4 settembre un comunicato FIV informa sull’apertura della Coppa Primavela, e dettaglia il programma della cerimonia, dalla sfilata degli equipaggi agli interventi delle autorità. Vengono citati: il Presidente del Comitato Organizzatore, l’Assessore al Turismo della Provincia di Trapani, il Sindaco di Marsala, il Presidente della Federazione Italiana Vela e “Glauco Briante, Vice Presidente FIV”. Peccato che quest’ultimo, benché seduto in prima fila, non sia intervenuto, e che la lista fin qui perfetta al millimetro, sia stata chiusa dal consigliere federale per la Sicilia, Vinci Pottino. Magari la scaletta è stata rivoluzionata troppo tardi, perciò perché riscrivere il comunicato (già ne vengono scritti con il contagocce, figurarsi guardare a certi particolari)? Così per chi non c’era, Briante era al posto di Pottino. 2) Sul sito ufficiale della manifestazione è stato annunciata in pompamagna la “media-partnership” con la RAI, e specificato nome e cognome del valido giornalista che sarebbe stato presente per documentare l’evento: Giulio Guazzini. Peccato solo che alla RAI non lo sapessero, e che di conseguenza l’amico collega in questione non fosse della partita. 3) Su Sailrev, il canale online del bravo Luca Bontempelli co-prodotto con la FIV, ci sono una dozzina di interviste fresche e simpatiche con i migliori baby in classifica, tutte di durata intorno a 1 minuto. Dalla lista ecco svettare però una intervista al Vicerè GVB, di ben 6 minuti e 20 secondi, nella quale una delle domande – in perfetto tema con la Primavela – riguarda le intenzioni dell’intervistato di ripresentarsi candidato per il Consiglio alle prossime elezioni (per la cronaca: risposta interlocutoria).
Insomma, svolazzando per 8 lunghi giorni sul litorale lilybetano, il profilo adunco del coordinatore del Settore ci ha convinto. A guardare bene, infatti, Glauco Valerio Briante l’ufficio stampa federale ce l’ha. E lo usa, anche parecchio. Ma non per la Federazione: per se stesso.
Marsala. La Primavela è sempre la Primavela, ha quel suo clima tutto particolare, unico, una “chimica” ineguagliabile. Gli occhi dei bambini che guardano all’azzurro del mare e si riempiono di vento, la presenza perlopiù discreta e l’atteggiamento dei parecchi genitori che non si vogliono perdere lo spettacolo della “prima” velica dei figli. Marsala è stato un successo annunciato: per chi ha partecipato, per chi ha organizzato, per le speranze e la solita settembrina ventata di ottimismo sulla nostra vela, aggrappate ai giovani.
E’ stato però un successo tutto interno al mondo velico, tutto autoreferenziale, ambientale. Ce la siamo suonata e cantata da soli, insomma. Al di fuori della cerchia velica (eccezion fatta per un paio di puntate nella città vecchia di Marsala per le sfilate di apertura), questa bell’aria non l’ha respirata nessuno. Peggio: nessuno ha proprio saputo che si era aperta la finestra dalla quale lo spiffero si propagava. Della Primavela non l’ha saputo nessuno. La festa più bella che sa esprimere il nostro sport a livello di coinvolgimento giovanile (e quanto diciamo di averne bisogno, tutti, da Soldini in giù), con centinaia di bambini e bambine tutti testimonial reali per migliaia di coetanei (mi viene in mente quello che rispondendo a una mia intervista ha detto: “meglio il windsurf che stare a casa tutto il giorno a giocare al Nintendo”, geniale), questa occasione è rimasta un segreto ben custodito fra le quattro mura del fortino della “comunicazione” FIV.
Eppure il vice presidente federale, che della “comunicazione” è il coordinatore, a Marsala c’era. Eccome se c’era. Ha fatto riunioni, ha parlato alle premiazioni e alle inaugurazioni, ha spremuto la sua presenza lungo l’intera durata dell’evento (Campionato Under 16 più Primavela) come nessun altro dirigente FIV. E ha utilizzato le potenti truppe della comunicazione FIV “a emissioni zero” per un personalissimo show. Al quale il suddetto target autoreferenziale non è affatto andato stretto.
Qualche esempio. 1) Il 4 settembre un comunicato FIV informa sull’apertura della Coppa Primavela, e dettaglia il programma della cerimonia, dalla sfilata degli equipaggi agli interventi delle autorità. Vengono citati: il Presidente del Comitato Organizzatore, l’Assessore al Turismo della Provincia di Trapani, il Sindaco di Marsala, il Presidente della Federazione Italiana Vela e “Glauco Briante, Vice Presidente FIV”. Peccato che quest’ultimo, benché seduto in prima fila, non sia intervenuto, e che la lista fin qui perfetta al millimetro, sia stata chiusa dal consigliere federale per la Sicilia, Vinci Pottino. Magari la scaletta è stata rivoluzionata troppo tardi, perciò perché riscrivere il comunicato (già ne vengono scritti con il contagocce, figurarsi guardare a certi particolari)? Così per chi non c’era, Briante era al posto di Pottino. 2) Sul sito ufficiale della manifestazione è stato annunciata in pompamagna la “media-partnership” con la RAI, e specificato nome e cognome del valido giornalista che sarebbe stato presente per documentare l’evento: Giulio Guazzini. Peccato solo che alla RAI non lo sapessero, e che di conseguenza l’amico collega in questione non fosse della partita. 3) Su Sailrev, il canale online del bravo Luca Bontempelli co-prodotto con la FIV, ci sono una dozzina di interviste fresche e simpatiche con i migliori baby in classifica, tutte di durata intorno a 1 minuto. Dalla lista ecco svettare però una intervista al Vicerè GVB, di ben 6 minuti e 20 secondi, nella quale una delle domande – in perfetto tema con la Primavela – riguarda le intenzioni dell’intervistato di ripresentarsi candidato per il Consiglio alle prossime elezioni (per la cronaca: risposta interlocutoria).
Insomma, svolazzando per 8 lunghi giorni sul litorale lilybetano, il profilo adunco del coordinatore del Settore ci ha convinto. A guardare bene, infatti, Glauco Valerio Briante l’ufficio stampa federale ce l’ha. E lo usa, anche parecchio. Ma non per la Federazione: per se stesso.
lunedì 13 settembre 2010
ATTENZIONE, IMPORTANTE:
AIUTIAMO IL BURLO GAROFOLO, L'OSPEDALE CHE AIUTA I BAMBINI.
Francesca Capodanno, giornalista TRIESTINA e amica degli UFO da sempre, ci chiede solidarietà.
Sono certo che saremo tutti pronti a darle una mano:
BASTANO 15 EURO PER ACQUISTARE UN ADESIVO ED ATTACCARLO SULLA BARCA.
UN'IDEA CHE POTREBBE ESSERE ADOTTATA PER IL CAMPIONATO ITALIANO DI OTTOBRE, E PER LA NOTTURNA/BARCOLANA UFO, IN MANIERA DA
RENDERE PIù' EFFICACE POSSIBILE L'AIUTO CHE DIAMO A QUESTA MERAVIGLIOSA STRUTTURA.
PER INFO:www.wpcomunicazione.net/ionavigoperilburlo
AIUTIAMO IL BURLO GAROFOLO, L'OSPEDALE CHE AIUTA I BAMBINI.
Francesca Capodanno, giornalista TRIESTINA e amica degli UFO da sempre, ci chiede solidarietà.
Sono certo che saremo tutti pronti a darle una mano:
BASTANO 15 EURO PER ACQUISTARE UN ADESIVO ED ATTACCARLO SULLA BARCA.
UN'IDEA CHE POTREBBE ESSERE ADOTTATA PER IL CAMPIONATO ITALIANO DI OTTOBRE, E PER LA NOTTURNA/BARCOLANA UFO, IN MANIERA DA
RENDERE PIù' EFFICACE POSSIBILE L'AIUTO CHE DIAMO A QUESTA MERAVIGLIOSA STRUTTURA.
PER INFO:www.wpcomunicazione.net/ionavigoperilburlo
mercoledì 1 settembre 2010
555FIV Story (Riassunto delle puntate precedenti)
(Questo post è pubblicato qualche minuto PRIMA sul portale www.saily.it, nella sezione Piazza Vela. Nei prossimi giorni, gradualmente, tutto il blog "La Mia Federvela" sarà trasferito e gli aggiornamenti saranno attivi SOLO su www.saily.it/piazzavela. A questo indirizzo resterà l'archivio completo dei post pubblicati)
Come negli sceneggiati, c'è chi perde qualche puntata e poi finisce per appassionarsi alla trama. Così, per aiutare chi "prima" non c'era, "nicchiava" o faceva spallucce sulla 555FIV (o proprio sulla FIV tout-court) e invece oggi è (o si sente) talmente in auge da scrivere (o far scrivere, che è lo stesso): "Novità assoluta per l'edizione 2010 dei Campionati Nazionali Giovanili è l'esordio della classe 555 FIV" (da www.federvela.it), eccovi un breve riepilogo delle puntate precedenti.
La deriva scuola federale 555FIV è oggi protagonista dei Campionati Nazionali Giovanili Under 16 a Marsala. La novità non è lei (che risale, come vedremo al 2002-2003), sono i Campionati. Prima di Marsala, la 555FIV ha disputato tre edizioni di una spettacolare Coppa Italia, e numerose regate di un circuito interzonale, oltre a svariati Match Race. Ripercorriamo, attraverso comunicati stampa, documentazioni e cartelle media (tutte cose absolete, superate, che oggi la Nuova FIV non usa più), la storia della 555FIV: dall'idea alla nascita, dalla promozione allo sviluppo, dai primi ai recenti sponsor. Genesi di un progetto che è più di una barca: una visione tecnica, didattica e promozionale. Della Vecchia FIV. Pfui.
3 giugno 2002 - Un concorso tra progettisti nautici per la nuova "Deriva Nazionale FIV". Una barca per ogni età, per imparare tutti i ruoli e sviluppare lo spirito di squadra
Una nuova barca scuola vela, una deriva lunga tra 5 e 6 metri per equipaggio multiplo, moderna, veloce, facile e rigidamente monotipo, destinata a diventare un grande classico. E' l'idea della Federazione Italiana Vela, che ha presentato un concorso aperto a tutti i progettisti italiani, per la nuova "Deriva Nazionale FIV" che presto vedremo in tutti i circoli velici della penisola.
Una nuova imbarcazione che in realtà nasconde un progetto più ampio, come spiegato dalla stessa Federvela nel bando del concorso. A cominciare dall'incentivare presso le società veliche affiliate alla FIV l'offerta di corsi di iniziazione allo sport della vela per una gamma di allievi più vasta e di ogni età, dai più giovani agli adulti.
L'uso di una barca per equipaggi numerosi evidenzia un altro obiettivo, quello di creare e sviluppare lo spirito di squadra, il team working, e favorire fin dai primi bordi la nascita di una tipologia di velista aperto e pronto a ricoprire diversi ruoli a bordo. In aggiunta, la FIV si propone di sviluppare una specifica attività agonistica per team di circolo. Insomma, la nuova "Super Deriva FIV" potrebbe essere la barca sulla quale formare le nuove generazioni di marinai e di campioni per la vela azzurra del terzo millennio.
In FIV sono convinti che il momento sia favorevole al lancio della nuova barca, e che le potenzialità di crescita della vela possano aumentare con la sua diffusione e il suo utilizzo. Per convincere tutti, nel bando di concorso per i progettisti sono descritte le caratteristiche della barca. Che dovrà essere leggera, maneggevole, stabile, garantire sicurezza in tutte le condizioni meteo ed essere naturalmente inaffondabile. L'attrezzatura di coperta, moderna ed efficiente, sarà semplice ed essenziale e utilizzerà componentistica commerciale di larga diffusione. Anche il piano velico dovrà essere semplice, ma moderno ed eventualmente differenziato per le attività di scuola o regata. Le manovre saranno commisurate alle possibilità fisico-atletiche dei più giovani. Lo scafo sarà realizzato con tecnologie che consentano una produzione a costi moderati, per un prodotto finale con buone prestazioni a fronte di un peso ridotto. Le vele saranno realizzate in materiali tradizionali, mentre particolare importanza assumeranno la facilità di manutenzione, armo e disarmo da parte dell'equipaggio: la barca potrà essere facilmente alata e varata da uno scivolo o da una spiaggia.
Il Concorso è aperto a tutti i progettisti nautici italiani e i progetti saranno valutati da una speciale Commissione nominata dal Presidente FIV. Infine, il vincitore del concorso riceverà un premio in denaro del valore di Euro 15.000,00. La scadenza per la presentazione degli elaborati, che dovranno pervenire alla FIV, è stata fissata per il 30 Settembre 2002.
20 ottobre 2002 - In rampa di lancio la nuova Deriva Nazionale FIV: 15 disegni in gara. La Commissione tecnica riunita a Genova: 5 progetti finalisti e un vincitore
Il progetto di una nuova Deriva nazionale FIV, destinata a diventare la barca scuola del nuovo millennio per tutti i circoli velici italiani, è in dirittura d'arrivo. Il successo dell'iniziativa federale è testimoniato dalla grande partecipazione al concorso indetto tra i progettisti nautici italiani: nonostante i tempi stretti tra il lancio della gara e la consegna dei progetti, ben 15 disegni sono giunti alla FIV di Genova.
La Federazione Italiana Vela ha nominato una Commissione che in questi giorni ha esaminato a Genova gli elaborati. La Commissione è presieduta dal vicepresidente FIV Gianfranco Busatti ed è composta dagli esperti di design velico Sergio Abrami, Maurizio Cossutti e Paolo Luciani, dal consigliere federale e architetto Giuseppe Milanesi, e da Nicola Sironi, già progettista dello studio Vallicelli e attualmente delegato italiano all'Offshore Racing Council. I lavori della Commissione iniziati venerdi 18 pomeriggio, si sono estesi all'intera giornata di sabato 19, per concludersi nella tardissima serata.
Nei suoi lavori la Commissione ha provveduto all'esame generale dei 15 progetti ricevuti, tutti nell'anonimato sull'identità dei progettisti, ammettendone 5 ad un successivo esame finale. Gli elaborati respinti erano privi dei requisiti tecnici o delle caratteristiche previste dal bando federale. Dopo un approfondito esame, la commissione ha infine stilato una classifica e stabilito di indicare alla Presidenza federale un progetto considerato il migliore.
26 ottobre 2003 - Ecco la nuova Deriva Nazionale FIV: è un progetto di Silverio Della Rosa
Con la scelta da parte della commissione tecnica e la ratifica del consiglio di presidenza della FIV il 24 ottobre a Genova coordinato dal presidente federale Sergio Gaibisso, è ufficialmente nata l'era della nuova Deriva Nazionale FIV.
Una commissione tecnica e il consiglio di presidenza hanno scelto tra 15 elaborati il progetto vincente del bando di concorso FIV: l'autore è il designer milanese Silverio Della Rosa. La nuova barca ha deriva e timone ruotanti, pozzetto completamente aperto, prevede la possibilità di un bompresso per l'uso del gennaker. Le Linee d'acqua prevedono una prua verticale e piccole "ali" ai lati dello scafo.
Tra i 15 elaborati presentati alla FIV, il progetto dell'Ing. Silverio della Rosa secondo i tecnici si è avvicinato maggiormente allo spirito del concorso. La barca di Della Rosa, il cui progetto è denominato "Stenella", ma che in codice resta la "Deriva Nazionale FIV", si presenta con la caratteristica di essere completamente aperta, priva di ponte o coperta. La nuova deriva scelta dalla FIV è inoltre studiata per un uso sicuro in tutte le condizioni, è facilmente raddrizzabile in caso di scuffia, è robusta e durevole, risulta stabile alle varie andature pur essendo un progetto dell'ultima generazione, divertente e veloce anche per l'uso di equipaggi più esperti.
8 Luglio 2003 - E' in acqua la nuova barca FIV che rivoluziona il mondo della vela. I primi esemplari in prova per la stampa specializzata a Marina di Ravenna
E' in acqua la nuova imbarcazione FIV destinata a invadere le scuole di vela nei prossimi anni. Dopo la presentazione del prototipo all'assemblea federale di Rimini lo scorso aprile, oggi a Marina di Ravenna sono a disposizione di un gruppo di giornalisti specializzati i primi esemplari naviganti. La nuova barca FIV è lunga 5,50 metri, è destinata ai soli circoli affiliati alla Federazione, per corsi e regate in equipaggio, di giovani e adulti. Una deriva semplice e moderna, sicura e veloce, economica e robusta, destinata a diventare un grande e immediato classico: sarà la nuova barca di riferimento per le oltre 500 scuole vela federali d'Italia.
Grazie al prezzo politico e ai contributi finanziari, gli obiettivi della Federazione sono ambiziosi: 300 barche, numeri che rendono bene l'idea della portata rivoluzionaria del progetto, che vuol creare le condizioni di una rinnovata base culturale dell'approccio alla vela.
Grazie Luna Rossa e Mascalzone Latino
Il progetto complessivo e il lancio della nuova barca federale hanno beneficiato anche dell'aiuto indiretto delle due sfide italiane all'ultima Coppa America: Luna Rossa e Mascalzone Latino. Infatti - come comunicato anche ai due capi dei consorzi, Patrizio Bertelli e Vincenzo Onorato - il consiglio federale FIV ha deciso di investire nella promozione della barca il contributo speciale assegnato alla Federazione Italiana Vela dall'ISAF in funzione delle due sfide italiane ad Auckland.
2004 - Nasce "A bordo del futuro" con la nuova barca scuola 555FIV. I primi sponsor: RAS e Locafit (Gruppo BNL)
Con la deriva chiamata 555FIV, la Federazione Italiana Vela ha varato una nuova imbarcazione destinata a invadere le scuole di vela nei prossimi anni. E' lunga 5,50 metri, è destinata ai soli circoli affiliati alla Federazione, per corsi e regate in equipaggio, di giovani e adulti. Una deriva semplice e moderna, sicura e veloce, economica e robusta, destinata a diventare un grande e immediato classico: è già la nuova barca di riferimento per le oltre 500 scuole vela federali d'Italia. Una commissione tecnica ha scelto tra 15 elaborati il progetto vincente del bando di concorso FIV: l'autore è il designer milanese Silverio Della Rosa.
Grazie al prezzo politico, ai contributi FIV e ai due partner Locafit Mare (Gruppo BNL) e RAS, gli obiettivi diffusionali della Federazione sono ambiziosi, e volti a creare le condizioni di una rinnovata base culturale di approccio alla vela. L’intervento di Locafit – oltre a portare nelle casse federali risorse economiche significative (360 mila euro in 5 anni) – fornisce una efficace consulenza nella fornitura dei servizi finanziari e di leasing legati all’acquisto della barca da parte dei circoli FIV.
Sempre nel 2004, il cantiere Nautivela, tra i leader mondiali nella produzione di derive da regata, è scelto dalla FIV per la costruzione delle 555FIV. Quattro le velerie autorizzate. Presso gli uffici federali il funzionario Claudio Sciaccaluga è incaricato di fungere da prima segreteria di classe.
Grado 2005, Napoli 2006, Bari 2007 – La Coppa Italia RAS 555FIV
La nuova barca scuola 555FIV è ormai un successo annunciato e realizzato. Oltre 100 esemplari già naviganti e altrettanti in consegna e ordinati dai circoli velici e dalle scuole di vela federali. Il 2006 è stato un anno di consacrazione per il progetto FIV, rivolto fin dall’inizio ai club e ai corsi di vela per affermare una didattica moderna e rivolta anche a equipaggi numerosi (può imbarcare fino a 5 allievi più l’Istruttore FIV), a tipologie veliche come il match race e in generale a una filosofia di promozione globale della vela.
E nel 2007 la Federvela replicherà anche la prima regata riservata alla nuova classe 555FIV, denominata “Coppa Italia 555FIV”, che dopo i successi di Grado nel 2005 e Napoli nel 2006, è attesa a Bari (ogni anno il trofeo è rimesso in palio dal circolo vincitore).
La formula è concepita per consentire un confronto su vasta scala tra scuole vele e circoli di tutta Italia, in una sorta di gara allo “scudetto” della vela. La partecipazione è riservata ai velisti under 16, cioè coloro che non hanno compiuto i 16 anni al 31 dicembre 2007. Gli equipaggi sono di 4 persone senza distinzione di sesso, uno dei quali designato dal Team Leader è lo Skipper, cioè il capitano e rappresentante dell’equipaggio. Ogni team è composto da giovani tesserati per lo stesso club e regata con una divisa ben riconoscibile e con grandi numeri o nomi sulle spalle. Sono previste selezioni zonali in vista della grande finale nazionale tra i migliori club rappresentanti delle 15 Zone FIV, che si corre con regate di flotta e match race. I partecipanti alla finale godono dell’ospitalità della società organizzatrice e rimborsi per le spese di viaggio.
La Coppa Italia RAS 555FIV 2006 segna anche la prosecuzione della collaborazione di un marchio assicurativo importante come RAS al fianco della FIV. (RAS è poi stata acquisita da Allianz e anche la marca tedesca assicurativa ha proseguito (e prosegue tuttora) la propria collaborazione con la FIV.
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>>> Da adesso, col riassunto delle puntate precedenti, sarà forse più facile dare un senso alle cose. Un volto e un nome a chi ha pensato e realizzato il progetto 555FIV. E buon divertimento, con le puntate successive. Peccato solo che – tra qualche anno – di questa Nuova Programmazione non ci sarà traccia, né archivio. A Genova infatti, grazie al Vicerè, la Comunicazione è sempre in vacanza.
Come negli sceneggiati, c'è chi perde qualche puntata e poi finisce per appassionarsi alla trama. Così, per aiutare chi "prima" non c'era, "nicchiava" o faceva spallucce sulla 555FIV (o proprio sulla FIV tout-court) e invece oggi è (o si sente) talmente in auge da scrivere (o far scrivere, che è lo stesso): "Novità assoluta per l'edizione 2010 dei Campionati Nazionali Giovanili è l'esordio della classe 555 FIV" (da www.federvela.it), eccovi un breve riepilogo delle puntate precedenti.
La deriva scuola federale 555FIV è oggi protagonista dei Campionati Nazionali Giovanili Under 16 a Marsala. La novità non è lei (che risale, come vedremo al 2002-2003), sono i Campionati. Prima di Marsala, la 555FIV ha disputato tre edizioni di una spettacolare Coppa Italia, e numerose regate di un circuito interzonale, oltre a svariati Match Race. Ripercorriamo, attraverso comunicati stampa, documentazioni e cartelle media (tutte cose absolete, superate, che oggi la Nuova FIV non usa più), la storia della 555FIV: dall'idea alla nascita, dalla promozione allo sviluppo, dai primi ai recenti sponsor. Genesi di un progetto che è più di una barca: una visione tecnica, didattica e promozionale. Della Vecchia FIV. Pfui.
3 giugno 2002 - Un concorso tra progettisti nautici per la nuova "Deriva Nazionale FIV". Una barca per ogni età, per imparare tutti i ruoli e sviluppare lo spirito di squadra
Una nuova barca scuola vela, una deriva lunga tra 5 e 6 metri per equipaggio multiplo, moderna, veloce, facile e rigidamente monotipo, destinata a diventare un grande classico. E' l'idea della Federazione Italiana Vela, che ha presentato un concorso aperto a tutti i progettisti italiani, per la nuova "Deriva Nazionale FIV" che presto vedremo in tutti i circoli velici della penisola.
Una nuova imbarcazione che in realtà nasconde un progetto più ampio, come spiegato dalla stessa Federvela nel bando del concorso. A cominciare dall'incentivare presso le società veliche affiliate alla FIV l'offerta di corsi di iniziazione allo sport della vela per una gamma di allievi più vasta e di ogni età, dai più giovani agli adulti.
L'uso di una barca per equipaggi numerosi evidenzia un altro obiettivo, quello di creare e sviluppare lo spirito di squadra, il team working, e favorire fin dai primi bordi la nascita di una tipologia di velista aperto e pronto a ricoprire diversi ruoli a bordo. In aggiunta, la FIV si propone di sviluppare una specifica attività agonistica per team di circolo. Insomma, la nuova "Super Deriva FIV" potrebbe essere la barca sulla quale formare le nuove generazioni di marinai e di campioni per la vela azzurra del terzo millennio.
In FIV sono convinti che il momento sia favorevole al lancio della nuova barca, e che le potenzialità di crescita della vela possano aumentare con la sua diffusione e il suo utilizzo. Per convincere tutti, nel bando di concorso per i progettisti sono descritte le caratteristiche della barca. Che dovrà essere leggera, maneggevole, stabile, garantire sicurezza in tutte le condizioni meteo ed essere naturalmente inaffondabile. L'attrezzatura di coperta, moderna ed efficiente, sarà semplice ed essenziale e utilizzerà componentistica commerciale di larga diffusione. Anche il piano velico dovrà essere semplice, ma moderno ed eventualmente differenziato per le attività di scuola o regata. Le manovre saranno commisurate alle possibilità fisico-atletiche dei più giovani. Lo scafo sarà realizzato con tecnologie che consentano una produzione a costi moderati, per un prodotto finale con buone prestazioni a fronte di un peso ridotto. Le vele saranno realizzate in materiali tradizionali, mentre particolare importanza assumeranno la facilità di manutenzione, armo e disarmo da parte dell'equipaggio: la barca potrà essere facilmente alata e varata da uno scivolo o da una spiaggia.
Il Concorso è aperto a tutti i progettisti nautici italiani e i progetti saranno valutati da una speciale Commissione nominata dal Presidente FIV. Infine, il vincitore del concorso riceverà un premio in denaro del valore di Euro 15.000,00. La scadenza per la presentazione degli elaborati, che dovranno pervenire alla FIV, è stata fissata per il 30 Settembre 2002.
20 ottobre 2002 - In rampa di lancio la nuova Deriva Nazionale FIV: 15 disegni in gara. La Commissione tecnica riunita a Genova: 5 progetti finalisti e un vincitore
Il progetto di una nuova Deriva nazionale FIV, destinata a diventare la barca scuola del nuovo millennio per tutti i circoli velici italiani, è in dirittura d'arrivo. Il successo dell'iniziativa federale è testimoniato dalla grande partecipazione al concorso indetto tra i progettisti nautici italiani: nonostante i tempi stretti tra il lancio della gara e la consegna dei progetti, ben 15 disegni sono giunti alla FIV di Genova.
La Federazione Italiana Vela ha nominato una Commissione che in questi giorni ha esaminato a Genova gli elaborati. La Commissione è presieduta dal vicepresidente FIV Gianfranco Busatti ed è composta dagli esperti di design velico Sergio Abrami, Maurizio Cossutti e Paolo Luciani, dal consigliere federale e architetto Giuseppe Milanesi, e da Nicola Sironi, già progettista dello studio Vallicelli e attualmente delegato italiano all'Offshore Racing Council. I lavori della Commissione iniziati venerdi 18 pomeriggio, si sono estesi all'intera giornata di sabato 19, per concludersi nella tardissima serata.
Nei suoi lavori la Commissione ha provveduto all'esame generale dei 15 progetti ricevuti, tutti nell'anonimato sull'identità dei progettisti, ammettendone 5 ad un successivo esame finale. Gli elaborati respinti erano privi dei requisiti tecnici o delle caratteristiche previste dal bando federale. Dopo un approfondito esame, la commissione ha infine stilato una classifica e stabilito di indicare alla Presidenza federale un progetto considerato il migliore.
26 ottobre 2003 - Ecco la nuova Deriva Nazionale FIV: è un progetto di Silverio Della Rosa
Con la scelta da parte della commissione tecnica e la ratifica del consiglio di presidenza della FIV il 24 ottobre a Genova coordinato dal presidente federale Sergio Gaibisso, è ufficialmente nata l'era della nuova Deriva Nazionale FIV.
Una commissione tecnica e il consiglio di presidenza hanno scelto tra 15 elaborati il progetto vincente del bando di concorso FIV: l'autore è il designer milanese Silverio Della Rosa. La nuova barca ha deriva e timone ruotanti, pozzetto completamente aperto, prevede la possibilità di un bompresso per l'uso del gennaker. Le Linee d'acqua prevedono una prua verticale e piccole "ali" ai lati dello scafo.
Tra i 15 elaborati presentati alla FIV, il progetto dell'Ing. Silverio della Rosa secondo i tecnici si è avvicinato maggiormente allo spirito del concorso. La barca di Della Rosa, il cui progetto è denominato "Stenella", ma che in codice resta la "Deriva Nazionale FIV", si presenta con la caratteristica di essere completamente aperta, priva di ponte o coperta. La nuova deriva scelta dalla FIV è inoltre studiata per un uso sicuro in tutte le condizioni, è facilmente raddrizzabile in caso di scuffia, è robusta e durevole, risulta stabile alle varie andature pur essendo un progetto dell'ultima generazione, divertente e veloce anche per l'uso di equipaggi più esperti.
8 Luglio 2003 - E' in acqua la nuova barca FIV che rivoluziona il mondo della vela. I primi esemplari in prova per la stampa specializzata a Marina di Ravenna
E' in acqua la nuova imbarcazione FIV destinata a invadere le scuole di vela nei prossimi anni. Dopo la presentazione del prototipo all'assemblea federale di Rimini lo scorso aprile, oggi a Marina di Ravenna sono a disposizione di un gruppo di giornalisti specializzati i primi esemplari naviganti. La nuova barca FIV è lunga 5,50 metri, è destinata ai soli circoli affiliati alla Federazione, per corsi e regate in equipaggio, di giovani e adulti. Una deriva semplice e moderna, sicura e veloce, economica e robusta, destinata a diventare un grande e immediato classico: sarà la nuova barca di riferimento per le oltre 500 scuole vela federali d'Italia.
Grazie al prezzo politico e ai contributi finanziari, gli obiettivi della Federazione sono ambiziosi: 300 barche, numeri che rendono bene l'idea della portata rivoluzionaria del progetto, che vuol creare le condizioni di una rinnovata base culturale dell'approccio alla vela.
Grazie Luna Rossa e Mascalzone Latino
Il progetto complessivo e il lancio della nuova barca federale hanno beneficiato anche dell'aiuto indiretto delle due sfide italiane all'ultima Coppa America: Luna Rossa e Mascalzone Latino. Infatti - come comunicato anche ai due capi dei consorzi, Patrizio Bertelli e Vincenzo Onorato - il consiglio federale FIV ha deciso di investire nella promozione della barca il contributo speciale assegnato alla Federazione Italiana Vela dall'ISAF in funzione delle due sfide italiane ad Auckland.
2004 - Nasce "A bordo del futuro" con la nuova barca scuola 555FIV. I primi sponsor: RAS e Locafit (Gruppo BNL)
Con la deriva chiamata 555FIV, la Federazione Italiana Vela ha varato una nuova imbarcazione destinata a invadere le scuole di vela nei prossimi anni. E' lunga 5,50 metri, è destinata ai soli circoli affiliati alla Federazione, per corsi e regate in equipaggio, di giovani e adulti. Una deriva semplice e moderna, sicura e veloce, economica e robusta, destinata a diventare un grande e immediato classico: è già la nuova barca di riferimento per le oltre 500 scuole vela federali d'Italia. Una commissione tecnica ha scelto tra 15 elaborati il progetto vincente del bando di concorso FIV: l'autore è il designer milanese Silverio Della Rosa.
Grazie al prezzo politico, ai contributi FIV e ai due partner Locafit Mare (Gruppo BNL) e RAS, gli obiettivi diffusionali della Federazione sono ambiziosi, e volti a creare le condizioni di una rinnovata base culturale di approccio alla vela. L’intervento di Locafit – oltre a portare nelle casse federali risorse economiche significative (360 mila euro in 5 anni) – fornisce una efficace consulenza nella fornitura dei servizi finanziari e di leasing legati all’acquisto della barca da parte dei circoli FIV.
Sempre nel 2004, il cantiere Nautivela, tra i leader mondiali nella produzione di derive da regata, è scelto dalla FIV per la costruzione delle 555FIV. Quattro le velerie autorizzate. Presso gli uffici federali il funzionario Claudio Sciaccaluga è incaricato di fungere da prima segreteria di classe.
Grado 2005, Napoli 2006, Bari 2007 – La Coppa Italia RAS 555FIV
La nuova barca scuola 555FIV è ormai un successo annunciato e realizzato. Oltre 100 esemplari già naviganti e altrettanti in consegna e ordinati dai circoli velici e dalle scuole di vela federali. Il 2006 è stato un anno di consacrazione per il progetto FIV, rivolto fin dall’inizio ai club e ai corsi di vela per affermare una didattica moderna e rivolta anche a equipaggi numerosi (può imbarcare fino a 5 allievi più l’Istruttore FIV), a tipologie veliche come il match race e in generale a una filosofia di promozione globale della vela.
E nel 2007 la Federvela replicherà anche la prima regata riservata alla nuova classe 555FIV, denominata “Coppa Italia 555FIV”, che dopo i successi di Grado nel 2005 e Napoli nel 2006, è attesa a Bari (ogni anno il trofeo è rimesso in palio dal circolo vincitore).
La formula è concepita per consentire un confronto su vasta scala tra scuole vele e circoli di tutta Italia, in una sorta di gara allo “scudetto” della vela. La partecipazione è riservata ai velisti under 16, cioè coloro che non hanno compiuto i 16 anni al 31 dicembre 2007. Gli equipaggi sono di 4 persone senza distinzione di sesso, uno dei quali designato dal Team Leader è lo Skipper, cioè il capitano e rappresentante dell’equipaggio. Ogni team è composto da giovani tesserati per lo stesso club e regata con una divisa ben riconoscibile e con grandi numeri o nomi sulle spalle. Sono previste selezioni zonali in vista della grande finale nazionale tra i migliori club rappresentanti delle 15 Zone FIV, che si corre con regate di flotta e match race. I partecipanti alla finale godono dell’ospitalità della società organizzatrice e rimborsi per le spese di viaggio.
La Coppa Italia RAS 555FIV 2006 segna anche la prosecuzione della collaborazione di un marchio assicurativo importante come RAS al fianco della FIV. (RAS è poi stata acquisita da Allianz e anche la marca tedesca assicurativa ha proseguito (e prosegue tuttora) la propria collaborazione con la FIV.
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>>> Da adesso, col riassunto delle puntate precedenti, sarà forse più facile dare un senso alle cose. Un volto e un nome a chi ha pensato e realizzato il progetto 555FIV. E buon divertimento, con le puntate successive. Peccato solo che – tra qualche anno – di questa Nuova Programmazione non ci sarà traccia, né archivio. A Genova infatti, grazie al Vicerè, la Comunicazione è sempre in vacanza.
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