lunedì 30 marzo 2009

Tracce di Vela nel nuovo spot Ucina sulle tv commerciali

Lo spot per promuovere la nautica di UCINA (Unione Nazionale Cantieri Industrie Nautiche ed Affini) nel 2008 fu criticato perchè si riferiva solo a un motoscafo. Adesso la confindustria nautica ci riprova: con il claim “Allarga i tuoi orizzonti. Scegli la barca!”. Parte una campagna TV per sostenere l’industria nautica italiana, e finalmente nel filmato è ben rappresentata anche la componente Vela.



Se ad un bimbo bastano un foglio di carta e pochi gesti per realizzare una barchetta, astrarsi dalla realtà e vivere un’avventura piena di emozioni, da grande sarà l’esperienza reale dell’andar per mare a regalargli quello stesso senso di emozione e libertà che null’altro sa dare. Programmato per due settimane (a partire dal 29 marzo) sulla TV commerciale e successivamente sulla televisione satellitare di settore, lo spot è una testimonianza dello spirito con il quale l’Associazione di categoria sta affrontando il momento congiunturale.

---> Ucina sembra comprendere appieno l'importanza decisiva della Vela per la promozione del mare e della nautica soprattutto ai giovani. Come potremmo far avvicinare un bambino al mare partendo da un rumoroso motoscafo? L'impegno di Ucina si affianca agli sforzi di promozione con "Navigar m'è dolce", e va apprezzato. Non è un grande momento, per la nautica e per Ucina (i soci rumoreggiano e vogliono dai vertici più pressing sul governo per misure a favore del settore, c'è una lite con Fiera Genova che rischia di mettere in pericolo persino il salone, la crisi innervosisce tutti), e questo sforzo di ottimismo è un modo per uscirne.

Cosa ha detto il presidente Ucina, Anton F. Albertoni
“Uno sforzo grande per la nostra Associazione che ha scelto un messaggio positivo, fortemente emozionale, per continuare ad investire nella promozione e valorizzare così l’eccellenza dell’industria nautica che, pur nel contesto attuale, ha confermato di avere le risorse per guardare oltre” - ha commentato il Presidente di UCINA Anton Francesco Albertoni. “Questa campagna televisiva si inserisce in un importante piano di comunicazione che UCINA sta portando avanti e che vuole essere un concreto segnale dell’impegno dell’Associazione nel reagire all’attuale congiuntura economica.”

mercoledì 25 marzo 2009

Come finire all'angolo

La notizia dell’intesa firmata dai presidenti dell’Assonautica (Gianfranco Pontel), della FIV (Carlo Croce) e della LNI (Marcello De Donno) è di quelle buone. Tre entità che hanno funzioni e compiti analoghi nella promozione della passione per il mare e nella gestione dell’utenza, e che normalmente già svolgono attività in tal senso, hanno voluto firmare in pubblico un documento nel quale elencano gli obiettivi condivisi e prefigurano alcune strade comuni per raggiungerli. In tempi in cui ci si divide su tutto, un esempio virtuoso di unità di intenti. Tutto bene, tutto lodevole. Con qualche eccezione, che riguarda la FIV.

Convinta promotrice dell’operazione, che era in pista dal 2007 ed era stata già deliberata dal precedente consiglio federale, la FIV è arrivata al giorno del battesimo quasi di nascosto: non ha promosso in alcun modo la presentazione di oggi, nessun invito né comunicato è stato fatto dalla FIV prima della firma, il palcoscenico è stato lasciato tutto agli altri. E non è tutto. Il taglio degli interventi di oggi ha più volte sottolineato le caratteristiche dei 3 enti firmatari, fino a diventare un leit-motiv: l’Assonautica rappresenta l’”economia”, la LNI la “cultura” e la FIV lo “sport”.

Qui si annida uno dei pericoli di questa alleanza per il resto positiva. La forzatura della FIV che si occupa solo di Sport e vela agonistica. Alla cultura e al sociale legati al mare, ci pensano altri. Possono andare nel dimenticatoio 100 anni di storia, la nascita dello yachting, le scuole di vela, la promozione, i Corsi Olimpia, i Flying Junior penna rossa e arancione, migliaia di istruttori e allievi e la loro formazione, i saloni nautici, fino all’iniziativa Velascuola (intesa con il Ministero della Pubblica Istruzione, 10.000 studenti coinvolti nel primo anno, vela come materia che vale per i POF), che non a caso fa gola ai firmatari dell’alleanza.

L’immagine e la comunicazione FIV sono le grandi assenti e quindi le grandi sconfitte della giornata, alla faccia di migliaia di istruttori che in queste stesse ore preparano barche e tengono corsi di vela a giovani allievi insegnando – loro si, concretamente – la cultura del mare e della vela.

Naturale chiedersi dove fosse, in questa giornata, il vicepresidente vicario della FIV, Glauco Valerio Briante, che ha la responsabilità del Settore Promozione Immagine e Comunicazione, e che avrebbe dovuto essere al fianco del presidente Croce.

Il Cartello




Assonautica (che fa capo alle Camere di Commercio), FIV e Lega Navale Italiana firmano oggi un "Protocollo d'Intesa", nel quale si dichiarano alleati per "operare congiuntamente nei confronti delle Autorità Nazionali, Regionali, Provinciali e Comunali per il conseguimento di obiettivi totalmente condivisi e tali da soddisfare interessi ugualmente comuni". Capito? Approfondiamo.

I principali punti sui quali si svilupperà l'alleanza sono così elencati nel Protocollo:

- Promuovere la cultura del mare e delle acque interne, a livello nazionale, in collaborazione con i Ministeri
- Collaborare ogni qualvolta possibile nell’organizzazione di attività nautiche
- Promuovere la nautica da diporto e le attività produttive, sociali, culturali e sportive ad esso connesse

Interessante. Forse non nuovissimo, ma il fatto che tre enti ricerchino la sinergia almeno sugli interessi comuni è una buona notizia, di questi tempi. Il documento - oggetto di un vero e proprio "rito" con tanto di firma davanti ai fotografi da parte dei tre presidenti (Gianfranco Pontel, Carlo Croce, Marcello De Donno) con brindisi finale - termina poi con due lunghe e contorte frasi assai sibilline. Eccole.

- Valorizzare in maniera sinergica la propria presenza ed il proprio contributo nell’ambito delle iniziative normative centrali o locali tese a promuovere lo sviluppo infrastrutturale dedicato al diportismo nautico;

- Condividere, a beneficio dei propri soci e nel rispetto di quanto previsto dai rispettivi regolamenti attraverso accordi specifici da definire a parte, le infrastrutture nautiche sul mare o nelle acque interne onde favorire la pratica del turismo nautico da parte degli associati.

Tra la nebbia dei paroloni, compaiono alcuni termini da tenere d'occhio: "iniziative normative", "infrastrutture" (due volte), "accordi specifici da definire a parte" e "turismo nautico".

Per inquadrare meglio il significato dell'iniziativa, va ricordato che questo protocollo gira sui tavoli dei tre enti dal marzo del 2008, ed era anzi già stato deliberato dal Consiglio Federale FIV e firmato da Assonautica e Federvela. Al tempo, anzi, la FIV era il più attivo dei tre a spingere e promuovere il "cartello". Oggi la spinta viene anche dalla nuova politica della FIV di grande apertura verso la Lega Navale Italiana (da alcuni giudicata anche un po' eccessiva). E' solo politica? O c'è altro? E dov'è in questo cartello UCINA?

Le parole del Protocollo fanno pensare: molte delle attività di promozione (la stessa iniziativa Velascuola) create e svolte dalla FIV potranno diventare oggetto delle "sinergie"; e che dire dei benefici di vario genere legati al tesseramento federale?

Il futuro ci dirà chi ha guadagnato di più da questa alleanza. Resta singolare che la promozione dell'accordo sia snobbata dalla FIV, sconosciuta ai più anche tra gli organi federali, col risultato che la progenitura e la comunicazione sono lasciate completamente ad altri.

Chissà se è solo una piacevole e innocua commedia, quella in scena oggi a Roma, alla Casa del Cinema a Villa Borghese.

martedì 24 marzo 2009

FIV: III Zona (Sardegna) "commissariata" e nuove elezioni il 4 aprile



Da alcune settimane la regolarità dell'assemblea elettiva del Comitato III Zona era in bilico (per una questione formale legata alla carenza del requisito di affiliazione di alcuni circoli partecipanti al voto), sotto la lente d'osservazione degli esperti di carte federali del Consiglio FIV. Adesso, secondo quanto riporta il quotidiano La Nuova Sardegna (vedi il ritaglio nell'immagine allegata), è arrivata la decisione. Pesante. Elezioni annullate e da ripetersi (il 4 aprile, senza deleghe), "commissario" a guidare il Comitato fino a quella data.

Anche se il quotidiano sardo amplifica la notizia parlando di polemiche, ricorsi e elezioni che si annunciano infuocate, la storia può iscriversi tutto sommato nei normali passaggi della vita democratica di una federazione e dei suoi organi periferici quali sono le Zone. Se qualche aspetto formale non è stato rispettato a dovere, è giusto l'intervento del Consiglio e l'invito alla Zona a mettersi in regola. Semplice e normale, per la tranquillità di tutti, specie in una Zona che anche quest'anno dovrà gestire una stagione di regate intensa e ricca. Non c'è niente da nascondere.

Proprio per questo, quello che stride in tutta la vicenda è il velo di silenzio nella comunicazione, sia interna che esterna. Per fortuna ci sono i giornali e i blog.

lunedì 23 marzo 2009

Londra 2012, comandano gli stessi di Qingdao



L'ISAF ha reso noto di aver nominato i responsabili dei ruoli chiave per le regate veliche alle Olimpiadi di Londra 2012 (Weymouth-Portland). Eccoli:

David Kellet (Australia), tesoriere e membro dell'Executive Committee dell'ISAF, sarà il Delegato Tecnico, che avrà la responsabilità di organizzare, preparare e gestire la competizione olimpica velica ai prossimi Giochi. Sarà affiancato da un secondo Delegato Tecnico entro il 2009. Ha ricoperto lo stesso ruolo anche a Pechino 2008 (Qingdao).

David Tillett (Australia), Giudice di Regata Internazionale del 1990, membro del Racing Rules Committee ISAF dal 2000, sarà il Presidente della Giuria Internazionale, che deciderà in acqua e a terra (in caso di proteste) le medaglie del 2012. E' alla terza conferma: ha ricoperto lo stesso ruolo sia a Pechino 2008 che ad Atene 2000.

Charley Cook (USA), presidente dell'ISAF Race Officials Committee, Giudice Internazionale dal 1991, sarà il capo dei Race Official, e quindi coordinerà il lavoro dei Comitati di Regata. Robusto e occhialuto, si è distinto all'ultima assemblea ISAF per una intensa campagna a sorpresa contro il predominio inglese della federazione internazionale, e molti lo indicano come possibile candidato futuro a presidente ISAF. Ha ricoperto lo stesso ruolo anche a Pechino 2008 (Qingdao), destreggiandosi niente male tra le bonacce e le alghe dell'insidioso campo di regata in Cina.

Dick Batt (GBR), presidente dell'Equipment Committee ISAF sin dalla nascita nel 2004, sarà il capo del team di stazzatori ufficiali. Ha ricoperto lo stesso ruolo anche a Pechino 2008 (Qingdao), e nell'occasione si distinse particolarmente per le decisioni sul caso della Medal Race dei 49er che vide coinvolti i fratelli azzurri Pietro e Gianfranco Sibello.

Dunque squadra che vince non si cambia e a Weymouth la vela sarà gestita dallo stesso dream team che operò in Cina. A loro, di concerto con gli organi federali internazionali, spetteranno decisioni e gestioni sull'operatività e sul formato delle regate. Da loro dipenderanno anche le successive nomine dei delegati e giudici che lavoreranno sui campi di regata e a terra, fra i quali ci si augura di vedere qualche italiano con le giuste credenziali e competenze. Lavoreranno con l'inglese Rob Andrews, capo dell'organizzazione velica olimpica (LOCOG), e un primo meeting è previsto a Varsavia a metà maggio, durante il Mid Year Meeting dell'ISAF.

Meglio saperle queste cose, no?

L'intervistatore misterioso

Sul sito FIV (www.federvela.it), alla sezione Video-tv, visibile dalla home page c'è il clip con alcune dichiarazioni del presidente Carlo Croce e della sua vice Alessandra Sensini in occasione della presentazione del quadriennio olimpico 200-2012 a Ostia. Ma quando la parola passa alle domande dell'intervistatore, inspiegabilmente l'audio diviene muto. Per poi tornare quando risponde l'intervistato. Un bel mistero: di chi è la voce che si vuol mantenere segreta, e perchè?

domenica 22 marzo 2009

Velisti italiani campioni del mondo in Nuova Zelanda




GIGI BERTANZA CAMPIONE DEL MONDO NON VEDENTI IN NUOVA ZELANDA
Era accompagnato dai gargnanesi Pierluigi Omboni e Giulio Comboni

E' il più importante successo della vela italiana in Nuova Zelanda dai tempi della Louis Vuitton Cup di Luna Rossa nel 2000 e del Mondiale RSX di Alessandra Sensini nel 2008, ma pochi ne parlano. Gigi Bertanza, skipper non vedente di Gussago (Brescia), alfiere del team gardesano di Homerus, ha vinto sul lago Rotorua, in Nuova Zelanda , il Campionato Mondiale  “Ifds World Blind Championships”, evento promosso dalla Federazione internazionale degli sport per disabili. Con Bertanza c’era l’altra non vedente, la padovana Elisabetta Bardella, mentre il ruolo di accompagnatori era affidato a due titolati “skipper” del Circolo Vela Gargnano: Giulio Comboni, plurivincitore della Centomiglia, e Pierluigi Omboni, attuale Campione italiano del prestigioso Asso 99.

Bertanza e Comboni (e in quell’occasione c’era il socio del Circolo di Gargnano Marco Schirato) vinsero il Mondiale  nel 2002, quando la manifestazione venne promossa su un ventoso ed assolato Garda dal Circolo Vela Gargnano.

"Ai velisti non vedenti del progetto Homerus ed ai nostri soci Comboni e Omboni - ha detto il presidente del CVG Lorenzo Rizzardi - vanno i complimenti di tutti i soci del nostro Club e miei personali per una vittoria che esalta lo spirito sportivo e solidale che da sempre caratterizza il movimento velico del lago di Garda e di Gargnano. Come del resto mostrano i fatti, la costante collaborazione con importanti e significativi progetti solidali e di vela terapia, il nostro coinvogimento organizzativo in questo mondiale della Bling sailing international che il CVG promosse nel 2002".

venerdì 20 marzo 2009

Addio a Pietro Arvedi, il Conte delle Veliste



A 79 anni, in piena salute, il Conte Pietro Arvedi d'Emilei, uno dei dirigenti di lungo corso della vela gardesana e nazionale, è morto oggi dopo 3 mesi di coma seguiti all'incidente d'auto sull'A22 Autobrenero, dalla dinamica sfortunatissima. Arvedi era fermo nella corsia d'emergenza con la sua Mercedes C e fu tamponato da una Lancia Thema guidata da un autista risultato ubriaco.

Dal settembre 2006 era presidente dell'Hellas Verona Calcio, una operazione che l'aveva portato agli onori della cronaca e gli era valsa i complimenti delle istituzioni sportive e politiche. Ma lo sport è sempre stato nel cuore di Pietro Arvedi, e in particolare la "sua" amata Vela.

Dopo essere stato Presidente del Comitato di Zona per vari anni, divenne Consigliere federale FIV nei quadrienni 1981-1984 e 1985-1988, sotto la presidenza di Carlo Rolandi, e con Beppe Croce presidente onorario, nel secondo dei quali divenne anche responsabile del Settore Vela Femminile, con membri Anna Alvazzi Del Frate, Paola Bacchiega, Luciano Mainardi, Nucci Novi Ceppellini e Laura Simeone. Ancora consigliere federale nel quadriennio 1989-1992 sotto la presidenza di Sergio Gaibisso e con Carlo Rolandi presidente onorario, sempre come responsabile del Settore Vela Femminile, con membri Anna Alvazzi Del Frate, Nucci Novi Ceppellini, Maura Martini Pedemonte e Laura Simeone, e consulente Luciano Mainardi. Dal 1993 esce dalla vita attiva nella FIV ma continua a dedicarsi alla vela gardesana.

Arvedi fu dunque una sorta di iniziatore della componente femminile della vela in Italia, anche a seguito delle imprese delle veliste gardesane come le sorelle Bacchiega. Un articolo dell'epoca sul Giornale della Vela lo definì "Il Conte delle donne".

Discendente di una antica famiglia a tradizione agricola, Pietro Arvedi ha vissuto nel palazzo della tenuta dell’Azienda Agricola Arvedi d’Emilei a Cavalcaselle (Verona), paese di fondazione romana divenuto poi un “feudo” che si estendeva sulle ultime colline del lago di Garda e i quali feudatari sono stati per secoli gli Emilei, famiglia le cui nobili origini risalgono al 1382. Il paesaggio della tenuta declina dolcemente verso il lago di Garda in un armonico e panoramico ondeggiare di vigneti. In questo clima si è formata inevitabilmente la passione di Arvedi per la vela e il suo teatro ideale sul lago di Garda.

Nella grande tenuta ospitava spessissimo tutti i concorrenti durante i campionati di vela (il più delle volte Soling).

Aveva iniziato a navigare su un 5.50 della serie Volpina disegnati da Giulio Cesare Carcano, poi era passato sul Soling (un Elvstrom). Molte partecipazioni alla superclassica Centomiglia. In seguito si è dedicato alla crociera su un Comet 13 che teneva in alto Adriatico.

Un signore, un velista, un dirigente dello sport, un navigatore della vita. Buon vento Conte, dalla tua famiglia velica.

martedì 17 marzo 2009

Trasparente, leggera, praticamente invisibile

La trasparenza è una delle parole più usate nel Nuovo Corso FIV. Si vogliono trasparenti i Consigli Federali, le selezioni olimpiche, la gestione amministrativa, e così via. Tutto deve essere improntato alla trasparenza. Un invito e una promessa, percepiti dall'esterno come garanzia di serietà e correttezza, e tanto basta. La gente, si sa, tende a dimenticare: ci si sente tranquillizzati dalla voce "trasparenza" sul vocabolario FIV. Ma quanto è trasparente, davvero, la Nuova FIV?

Qualche esempio. Il Consiglio Federale è l'organo deliberante, il governo federale: ogni sua riunione è occasione per prendere decisioni importanti, che hanno ripercussioni sulle attività di affiliati e tesserati. Tanti temi, tante delibere, tante sfaccettature. Quale occasione migliore per mettere in pratica la trasparenza? Tanto più che per volere del presidente Carlo Emilio Croce, le news sulle decisioni del Consiglio vanno pubblicate sul sito federale al massimo la mattina successiva alla riunione. Il caso dell'ultima riunione del CF non è di quelli da prendere a esempio di questo Nuovo Corso, sia per i tempi (riunione venerdi, news online martedi), che per la trasparenza. Nella notizia infatti si (ri)parla per il 90% del Piano Strategico generale che guiderà i velisti azzurri verso Londra 2012, e poco o nulla delle altre delibere.

Unica concessione, le ultime tre righe: "Nel corso della riunione di Consiglio è stata ribadita la volontà di instaurare un rapporto di massima collaborazione con i Gruppi Sportivi Militari al fine di ottenere una sempre maggiore sinergia tra Federazione, Enti militari ed atleti. E' stata inoltre definita una cospicua razionalizzazione amministrativa che nell'ottica di riduzione dei costi ha drasticamente ridotto i gruppi di lavoro federali." --> Che la Nuova FIV abbia nel proprio cuore le Forze Armate e i Gruppi Sportivi Militari è chiaro da tempo, ed è giusto che l'ente collabori con chi puo' dare molto ai propri atleti. C'è per di più una figura semi-istituzionale creata ad-hoc, quella ricoperta dal valido Ammiraglio Roberto Baggioni quale responsabile delle Relazioni Esterne, incaricato di curare i rapporti in particolare con la Lega Navale Italiana (mai così d'amore e daccordo con la FIV). Dunque si è riunito un Consiglio per "ribadire una volontà" già così chiara?

Veniamo allora alla "razionalizzazione amministrativa che nell'ottica di riduzione dei costi ha drasticamente ridotto i gruppi di lavoro federali". --> Questo è il titolo, ma dov'è la notizia? Nessuno ci spiega come è realizzata la razionalizzazione amministrativa? Quali sono i gruppi di lavoro federali, e con quali criteri sono stati drasticamente ridotti? E che dire dei contratti dei fornitori da rinnovare, compreso il nuovo ufficio stampa? In definitiva: dov'è la tanto attesa e Nuova trasparenza?

Il Consiglio federale del 13 marzo, infatti, ha conferito le deleghe per alcuni temi o argomenti in ogni Settore. In sostanza i Gruppi di Lavoro di un tempo non esistono più, e con essi gli incarichi più o meno operativi che riguardavano circa 140 persone. Adesso la struttura è snellissima e si affida a circa 20 incarichi. La possiamo riassumere così.

Settore Amministrazione e Attività Periferica
Coordinatore: Francesco Ettorre
Delegato (Organizzazione Periferica): Raffaele Marinelli

Settore Promozione Immagine e Comunicazione
Coordinatore: Glauco V. Briante
Delegato (Autorizzazione scuole vela): Rita Zappalà
Delegato (Onoreficenze sportive): Paolo R. Barbera
Delegato (Campionati studenteschi/Giochi della Gioventù): Paolo Collina

Settore Attività agonistica e squadre federali
Coordinatore: Giuseppe Barbieri
Delegato (Classi e preparazione olimpica): Carlo Croce
Delegato (Cadetti Under 12): Larissa Nevierov
Delegato (Juniores Under 15): Claudia Tosi
Delegato (Doppi 2er-420): Anna Bacchiega
Delegato (Tavole a vela): Vincenzo Pottino
Delegato (Altomare): Fabrizio Gagliardi
Delegato (Sviluppo 555FIV): Ivo Olivieri

Settore Programmazione attività agonistica sportiva nazionale
Coordinatore: Angelo Insabato
Delegato (Supervisione Bandi e Istruzioni di regata): Luciano Giacomi

Settore Quadri Tecnici
Coordinatore: Sandro Gherarducci
GDL Stazze e Stazzatori: responsabile Paolo Luciani; componenti Luca Taddei, Angelo Lattarulo
GDL Udr e Arbitri: responsabile Adolfo Villani; componenti Bonaventura Pugliese, Alfredo Ricci
Delegato (Formazione Istruttori): Guido Ricetto

Settore Attività veliche speciali
Coordinatore: Fabrizio Gagliardi
Delegato (Match Race e Team Race): Walter Cavallucci
Delegato (Paralimpici): Rodolfo Bergamaschi

Di questa nuova struttura federale (sui cui pregi e difetti certamente torneremo a riflettere), non v'è traccia nè sui comunicati nè sul website. Decisamente trasparente.

lunedì 16 marzo 2009

Tu chiamale, se vuoi, novità


Si è conclusa dunque la convention, la prima presentazione esterna del nuovo corso FIV di Carlo Emilio Croce. Una 48 ore a Ostia: prima la riunione del Consiglio Federale (chiamato tra le altre cose a ratificare proprio il programma della preparazione olimpica la cui presentazione alla stampa era in programma il giorno successivo...), quindi la presentazione del Quadriennio Olimpico 2009-2012.

Una presentazione per molti versi singolare: si svolge di sabato 14 marzo, in una bella caserma della Polizia Tributaria della Guardia di Finanza, immersa nel verde a Ostia Lido. Presenti presidenti di zona, segretari di classe, ovviamente consiglieri federali, molti dei tecnici invitati (quasi 20) e tanti atleti (invitati quasi 40) in gran parte giovani che danno speranza e senso di primavera. L'aula magna è però troppo grande e ci sono ampi vuoti. Su 150 persone, poi, i giornalisti sono un po' sparuti (una ventina). Sul palco Rossana Ciuffetti (Preparazione Olimpica CONI, era anche a Genova il 1° marzo 2008 alla presentazione dello squadrone della nostra vela per Qingdao), il presidente onorario Carlo Rolandi, il comandante della caserma e il presidente della LNI Ammiraglio Marcello De Donno (perchè allora non c'era nessuno della Marina Militare, dell'Aeronautica, dell'Assonautica e di UCINA?).

Le comunicazioni successive enfatizzano le novità del progetto. Proviamo a cercarle. Direttori tecnici sono Luca De Pedrini e Paolo Ghione: non certo facce nuove e ci mancherebbe, essendo i due allenatori più vincenti dell'era di Sergio Gaibisso. La reale funzione e il potere della figura (doppia) di Direttore Tecnico non è stata chiarita, ma il programma della Preparazione Olimpica verso Londra 2012 è opera loro, di concerto con il presidente Croce. Le novità staranno dunque dentro al programma? Vediamo che la Squadra Nazionale sarà divisa in tre Gruppi (A, B, C) secondo i risultati della stagione precedente: ma... è identico al passato (guardare su questi link - http://www.federvela.it/azzurri_vela_olimpica - i Gruppi in vista di Pechino 2008, con l'unico inserimento fuori-gruppo a scelta tecnica, un certo Diego Romero...). I fans del Nuovo Corso sono un po' delusi, ma va peggio quando leggono i nomi del Gruppo A: Romero, Zandonà (senza prodiere, è in ricerca), Conti-Micol, Sensini, i Sibello, Negri-Devoti. L'unica novità è la presenza a prua di Diego Negri sulla Star di Luca Devoti, un'altra delle medaglie di Sergio Gaibisso. Clausole, agevolazioni e norme varie sui Gruppi non presentano grandi novità, rispetto al passato la più significativa è la mancanza dei premi-gara (un concetto peraltro caro anche agli attuali DT, ma la rinuncia è legata alla congiuntura economica e forse solo provvisoria).
Grande rullo di tamburi e suonate di trombe per i criteri di selezione olimpica, annunciati come vera novità. Finalmente, ci siamo. Ecco: selezioni a punteggio numerico, basate su tre regate, tra marzo e maggio 2011, Palma, Hyeres e Riva del Garda (o CICO). Smarrimento per i patiti del Nuovo Corso, prima della mazzata finale, che si legge sul programma stesso: "Un sistema simile già adottato nel quadriennio scorso da 9 classi olimpiche su 11 ha consentito di selezionare un target di atleti in grado di presentarsi ai Giochi Olimpici di Pechino 2008 con reali possibilità di medaglia".

Voglio essere sincero fino in fondo: io provo sicuramente delusione per non essere ancora al servizio della "mia" Federazione dopo 15 anni bellissimi, ma vi assicuro che non è questo il sentimento che ispira queste considerazioni. Cerco piuttosto di guardare con il massimo di oggettività e serenità ciò che la FIV ha presentato. E francamente non riesco proprio a vedere il Grande Cambiamento. Tecnici, Atleti e Selezioni sono del tutto simili al Quadriennio 2005-2008. In passato da un quadriennio all'altro ho assistito a ben altre rivoluzioni, cambi di direzione tecnica e di filosofia. In conclusione, proviamo a essere sinceri tutti: il programma non è cambiato perchè aveva funzionato.

Ma attenzione: le novità, quelle vere, ci sono eccome. Ed è a quelle che bisogna guardare con attenzione.

1) La Nuova FIV comunica che: "La presentazione di criteri, punteggi e relative regate di Selezione Olimpica costituisce una novità introdotta per la prima volta con il nuovo piano strategico generale." -- Chi ha vissuto il passato ricorda i programmi olimpici preparati da Gaibisso: molte pagine di tabelle, programmi, nomi, normative, del tutto simili a quelle presentate a Ostia. Forse la novità sta proprio nella "presentazione"? E a chi era rivolta la presentazione di Ostia 2009? La stampa era poca e gli articoli del giorno dopo pochissimi (il più lungo era il mio su Tuttosport); atleti, tecnici, dirigenti anche zonali e classi: forse i faldoni di Gaibisso non erano circolati abbastanza in passato?

2) Sempre il comunicato della Nuova FIV scrive: "Ufficializzare e rendere trasparenti i criteri e le modalità di accesso alla squadra olimpica permetterà di rilanciare la vela agonistica e in particolare la nuova Squadra Nazionale, oltre che consentire agli atleti italiani di cimentarsi con pari opportunità, legalità e fair-play." -- Eccola, finalmente, nascosta tra le pieghe, la novità. Che non è negli uomini nè nei programmi, ma nelle pari opportunità, nella legalità, nel fair-play, nella trasparenza. Che sottintende come in passato queste categorie non fossero raggiunte o rispettate. Traduzione: "il passato della preparazione olimpica era una giungla, un territorio oscuro, basato sull'illegalità e sui favoritismi". Potevano dirlo subito. Soprattutto poteva dirlo la vicepresidente federale Alessandra Sensini, che su quella giungla ha costruito 4 medaglie, e che sul palco a Ostia ha candidamente dichiarato: "Ultimamente mi chiedono di parlare da vicepresidente federale, ma io sinceramente non ho idea di che cosa significhi".

L'impressione è che i nuovi inquilini del 16° piano di Corte Lambruschini siano più capaci di parlare del Grande Cambiamento che di praticarlo realmente. E' il marketing del cambiamento. E' la continuazione della "rivoluzione dell'aratro" che ha passato il terreno federale con il rinnovamento feroce di tutti i vertici e lo spoil system dei suoi capisaldi. I segnali, convention di Ostia a parte, non mancano, e li vedremo insieme. Con il solito spirito costruttivo e propositivo. E con nuova tranquillità per il futuro: il Grande Cambiamento non c'è, i nostri ragazzi sono sempre gli stessi e la classe non è acqua. Ma il marketing può farcela diventare.

sabato 14 marzo 2009

Eppur si cambia

La vela azzurra è già in marcia per Londra 2012. Si riparte dalle due medaglie e mezzo (Alessandra Sensini, Diego Romero, e il quarto posto dei Sibello nel 49er che brucia ancora) di Pechino 2008, dagli stessi nomi e da programmi simili. Ma il fascino del nuovo corso del presidente Carlo Croce, da solo, è in grado di dare la sensazione di voltare pagina. Luca De Pedrini e Paolo Ghione (i tecnici vincenti dell’era di Sergio Gaibisso) sono i due direttori tecnici, gli allenatori tenderanno a diminuire in quantità per salire in qualità, le squadre nazionali girano intorno agli equipaggi che sono nel club olimpico del CONI, e parallelamente decolla uno Youth Team che guarda al serbatoio di giovani provenienti dalle altre classi. Proprio Croce ha sottolineato le parole d’ordine che vogliono cambiare la Federvela: “La formazione, la meritocrazia e la promozione della vela. Quello che ci prefiggiamo con questo piano è formare gli atleti dall’inizio, per continuare a seguirli nel tempo fino ai più alti livelli agonistici: vogliamo far emergere i migliori e valorizzare i talenti”. Definire in anticipo i criteri di selezione dei velisti per Londra 2012, secondo la nuova dirigenza federale, servirà a dare pari opportunità a tutti, e sfornare atleti in grado di puntare alle finali ai prossimi giochi. Le selezioni si svolgeranno tra marzo e maggio del 2011, e guarderanno a chi sarà classificato nelle prime 10 posizioni o in Medal Race in occasione delle regate di Palma, Hyeres e Riva del Garda. Del piano strategico della Federvela 2009-2012 presentato ieri a Ostia presso la Guardia di Finanza, fa parte anche la diffusione della vela. “L’obiettivo a lungo termine della Federazione - ha detto ancora Croce - è quello di avvicinare il maggior numero di persone a questa bellissima disciplina”.

venerdì 13 marzo 2009

Carlo Croce chiama a Convention

Non un semplice Consiglio Federale (riunito con il contagocce dall'inizio del mandato), non una semplice conferenza stampa, non una location normale: il week-end della FIV detta l'agenda di una vera e propria Convention federale. Venerdi 13 il presidente Carlo Croce (c'è ancora chi lo chiama neo-presidente, dimenticando che è in carica da quasi 90 giorni) riunisce il Consiglio a Ostia, e domani, nella stessa sede - una caserma della Polizia Tributaria della Guardia di Finanza (inquietante o tranquillizzante?), ha indetto la "Presentazione del Quadriennio olimpico 2009-2012". Invitando tutti: dirigenti nazionali e locali della FIV, del CONI, della LNI, rappresentanti delle Forze Armate, tecnici, atleti, segretari di classe, e naturalmente giornalisti.
E' il primo appuntamento FIV per la stampa che non è organizzato da me in 15 anni. Naturale che ne seguiremo attentamente gli sviluppi, su questo blog. Insieme a voi. Buon vento alla FIV.

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